La III Commissione consiliare regionale boccia il piano di riordino ospedaliero
Il parere non è vincolante. Ma scricchiola il governo Emiliano
mercoledì 21 settembre 2016
9.39
La III Commissione della Regione Puglia ha bocciato il piano di riordino ospedaliero nel corso della seduta di ieri: a non essere approvata è stata la relazione conclusiva con cui l'Ufficio di presidenza della III Commissione consiliare si era espresso sui riscontri del Presidente Michele Emiliano e del Direttore generale del Dipartimento Salute Giovanni Gorgoni rispetto agli emendamenti prodotti.
Si lavorava da due giorni sulle richieste di modifica e già ne erano state positivamente accolte alcune, soprattutto per il tarantino.
A cambiare gli equilibri è stato Cosimo Borracino, leader di "Noi a sinistra con la Puglia": il consigliere avrebbe voltato le spalle alla sua maggioranza, votando con l'opposizione.
«Dopo due giorni di proficuo lavoro comune nel quale il governo ha riposto la sua fiducia nella lealtà delle opposizioni, era stata infine raggiunta un'intesa per la quale le opposizioni medesime non avrebbero partecipato al voto in Commissione lasciando alla maggioranza il compito di approvare il parere della Commissione Sanità sul Piano di Riordino. Ne consegue il decadere di ogni impegno preso dal Governo con la III Commissione.
Il Piano dunque non verrà modificato come concordato in Commissione», ha spiegato Emiliano.
Tuttavia, bisogna sottolineare che l'intoppo è più formale che sostanziale: la Commissione, infatti, era chiamata ad esprimere un parere obbligatorio ma non vincolante. Adesso, però, con una probabile crisi interna che farebbe vacillare la poltrona dell'ex sindaco di Bari, sorge un dubbio: Emiliano riuscirebbe ad avere in Consiglio regionale i numeri necessari per l'approvazione della delibera?
Per la sanità del nord barese potrebbe trattarsi di una boccata d'ossigeno: nulla, allo stato attuale delle cose, sarebbe stato fatto per accogliere le richieste avanzate soprattutto per il territorio che ha negli ospedali di Corato, Terlizzi e Molfetta i propri punti di riferimento.
Si lavorava da due giorni sulle richieste di modifica e già ne erano state positivamente accolte alcune, soprattutto per il tarantino.
A cambiare gli equilibri è stato Cosimo Borracino, leader di "Noi a sinistra con la Puglia": il consigliere avrebbe voltato le spalle alla sua maggioranza, votando con l'opposizione.
«Dopo due giorni di proficuo lavoro comune nel quale il governo ha riposto la sua fiducia nella lealtà delle opposizioni, era stata infine raggiunta un'intesa per la quale le opposizioni medesime non avrebbero partecipato al voto in Commissione lasciando alla maggioranza il compito di approvare il parere della Commissione Sanità sul Piano di Riordino. Ne consegue il decadere di ogni impegno preso dal Governo con la III Commissione.
Il Piano dunque non verrà modificato come concordato in Commissione», ha spiegato Emiliano.
Tuttavia, bisogna sottolineare che l'intoppo è più formale che sostanziale: la Commissione, infatti, era chiamata ad esprimere un parere obbligatorio ma non vincolante. Adesso, però, con una probabile crisi interna che farebbe vacillare la poltrona dell'ex sindaco di Bari, sorge un dubbio: Emiliano riuscirebbe ad avere in Consiglio regionale i numeri necessari per l'approvazione della delibera?
Per la sanità del nord barese potrebbe trattarsi di una boccata d'ossigeno: nulla, allo stato attuale delle cose, sarebbe stato fatto per accogliere le richieste avanzate soprattutto per il territorio che ha negli ospedali di Corato, Terlizzi e Molfetta i propri punti di riferimento.