La Fondazione Valente alza il sipario su "I suoni della cultura 2022"
Marcello Carabellese e Sara Allegretta hanno presentato il cartellone di eventi
sabato 26 febbraio 2022
9.26
Dopo due anni di silenzio, di concerti annullati e di manifestazioni culturali ridotte al minimo, la città di Molfetta ha una grande fame di musica. E la Fondazione Vincenzo Maria Valente, da sempre impegnata nel mettere in campo un'offerta musicale di prima scelta per la cittadinanza, allestisce un cartellone di eventi per la stagione 2022 che, per varietà e prestigio, somiglia in tutto e per tutto ad una luculliana tavola imbandita, pronta a venir incontro a tutti i gusti musicali dei suoi avventori.
Venerdì 25 febbraio infatti nella sede della Fondazione Valente in Via Amente è stato presentato "I suoni della cultura 2022", ricchissimo calendario di eventi che andranno in scena da marzo a dicembre, riportando la musica ad essere protagonista assoluta della scena culturale molfettese, orfana da mesi di questo genere di iniziative a causa della pandemia. Nel cartellone, introdotto dal presidente della Fondazione Marcello Carabellese e illustrato nei suoi dettagli dal direttore artistico Sara Allegretta, non mancano elementi di novità rispetto alla tradizionale offerta culturale messa in scena dalla Fondazione. Non solo quindi concerti collocati nei mesi estivi, ma una serie di iniziative disseminate anche nel resto dell'anno: del resto, l'entusiasmo del pubblico che ha decretato il successo del concerto di Natale della Fondazione nello scorso dicembre già testimonia in modo evidente quanto sia forte il desiderio di normalità e di aggregazione. Un desiderio a cui dare una risposta diversa da tutte le altre annate, montando un mosaico basato su alcune parole chiave, come raccontato dal direttore artistico Allegretta.
La prima di queste parole è quella più forte, più sentita da tutti in ambito artistico: "ripartenza", un nuovo inizio che ha come base una valorizzazione degli artisti che parta dal territorio e dalle tradizioni dei nostri luoghi, così da poter rendere visibile e peculiare il cartellone degli eventi anche nel circondario, come auspicato dal presidente Carabellese. Per questo, nell'intero carnet di eventi, grande risalto viene dato agli artisti molfettesi che, nel corso delle loro carriere, hanno brillato altrove con i loro unici talenti e che adesso tornano nella loro terra a restituirne splendore. Un'altra delle colonne a cui la ricerca del direttore Sara Allegretta si è ispirata è quella della contaminazione: gli spettacoli scelti perciò vedono spesso la fusione della musica con la drammaturgia, venendo incontro all'interesse di un pubblico sempre più esigente.
Da dove partire quindi come ideale punto di rinascita e di resurrezione se non dalla festività più sentita dai molfettesi, la Pasqua, e in particolar modo dalla Settimana Santa? Da lì infatti è nata l'intuizione di Sara Allegretta per il Festival di Pasqua "Inflammatus" che già nel suo nome porta le tracce di quel sentimento di amore ardente che hanno i molfettesi per questo periodo.
Il Festival di Pasqua si comporrà di quattro appuntamenti: il 26 marzo con lo "Stabat Mater" di Pergolesi con l'Ensemble S. Teresa dei Maschi e la partecipazione straordinaria della Compagnia di danza Lost Movement di Milano, in scena presso la Chiesa Madonna della Pace e che vedrà la partecipazione straordinaria dopo anni di assenza sulla scena molfettese della stessa Sara Allegretta in veste di cantante soprano. Il secondo appuntamento avrà luogo il 2 aprile nella chiesa San Domenico con "Sacralità e sacro in Mozart e Boccherini" con il quintetto "Le consonanze" e il soprano Anna Maria Stella Pansini. Poi sarà la volta di "Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce" di Joseph Haydn il 9 aprile con l'Ensemble "Alter-Azioni" e le voci recitanti di Isabella Ragno e Zaccaria Gallo, e infine il 17 aprile il Duomo sarà la sede di "Et resurrexit" con la Cantata di Pasqua BWV4 di Bach e il Gloria di Vivaldi, eseguiti dall'Ensemble vocale Florilegium Vocis e dall'Orchestra Barocca S. Teresa dei Maschi.
Maggio invece sarà il mese della Rassegna "Teatro&Musica" con gli spettacoli "Femmes Fatales" con Violante Placido il 6 maggio e "Il carnevale degli animali e altre fantasie" con Peppe Servillo il 21 maggio. A questo punto, via libera alla stagione dei grandi concerti estivi: il 2 luglio con "Concerto dei sognatori" con Mizio Vilardi e Orazio Saracino; il 16 luglio con "No limits" con Alessandro Quarta Quintet; il 30 luglio con "Classicheggiando" con gli Italian Harmonists". Infine agosto sarà il mese della musica jazz: il 10 si esibiranno Niki Nicolai e Stefano di Battista Quintet e il 20 il Trio Liturri Jazz.
In autunno, la Fondazione Valente sarà ospitata dal Foyer del Teatro Petruzzelli con il recital lirico "Le rivali" in scena il 1°ottobre, per poi tornare a Molfetta per "L'affare Vivaldi" il 22 ottobre, "Italian Brass Week Quintet", "I classici americani", "Sestetto Ensemble Teatro San Carlo" e "Dal classicismo al Romanticismo" a novembre.
A chiudere naturalmente la rassegna sarà il Concerto di Natale che, a dicembre 2022, vedrà la Jazz Studio Orchestra esibirsi nella prima versione originale della "Rhapsody in Blue" di George Gershwin.
Un cartellone ambizioso, corposo e armonioso nella diversità delle sue voci, che restituisce Molfetta alla sua dimensione culturale più preziosa. Le intenzioni della Fondazione però non si esauriscono qui: sia il presidente Carabellese che il direttore artistico Allegretta hanno infatti lasciato aperta la porta a qualsiasi altra iniziativa culturale, dalle presentazioni di libri alle mostre, che possano promuovere i talenti del territorio. Tutto all'insegna di quell'eco forte che è la "ripartenza", parola chiave della rassegna, ma che è diventata per tutti, organizzatori e pubblico amante della cultura, una sorta di imperativo categorico.
Venerdì 25 febbraio infatti nella sede della Fondazione Valente in Via Amente è stato presentato "I suoni della cultura 2022", ricchissimo calendario di eventi che andranno in scena da marzo a dicembre, riportando la musica ad essere protagonista assoluta della scena culturale molfettese, orfana da mesi di questo genere di iniziative a causa della pandemia. Nel cartellone, introdotto dal presidente della Fondazione Marcello Carabellese e illustrato nei suoi dettagli dal direttore artistico Sara Allegretta, non mancano elementi di novità rispetto alla tradizionale offerta culturale messa in scena dalla Fondazione. Non solo quindi concerti collocati nei mesi estivi, ma una serie di iniziative disseminate anche nel resto dell'anno: del resto, l'entusiasmo del pubblico che ha decretato il successo del concerto di Natale della Fondazione nello scorso dicembre già testimonia in modo evidente quanto sia forte il desiderio di normalità e di aggregazione. Un desiderio a cui dare una risposta diversa da tutte le altre annate, montando un mosaico basato su alcune parole chiave, come raccontato dal direttore artistico Allegretta.
La prima di queste parole è quella più forte, più sentita da tutti in ambito artistico: "ripartenza", un nuovo inizio che ha come base una valorizzazione degli artisti che parta dal territorio e dalle tradizioni dei nostri luoghi, così da poter rendere visibile e peculiare il cartellone degli eventi anche nel circondario, come auspicato dal presidente Carabellese. Per questo, nell'intero carnet di eventi, grande risalto viene dato agli artisti molfettesi che, nel corso delle loro carriere, hanno brillato altrove con i loro unici talenti e che adesso tornano nella loro terra a restituirne splendore. Un'altra delle colonne a cui la ricerca del direttore Sara Allegretta si è ispirata è quella della contaminazione: gli spettacoli scelti perciò vedono spesso la fusione della musica con la drammaturgia, venendo incontro all'interesse di un pubblico sempre più esigente.
Da dove partire quindi come ideale punto di rinascita e di resurrezione se non dalla festività più sentita dai molfettesi, la Pasqua, e in particolar modo dalla Settimana Santa? Da lì infatti è nata l'intuizione di Sara Allegretta per il Festival di Pasqua "Inflammatus" che già nel suo nome porta le tracce di quel sentimento di amore ardente che hanno i molfettesi per questo periodo.
Il Festival di Pasqua si comporrà di quattro appuntamenti: il 26 marzo con lo "Stabat Mater" di Pergolesi con l'Ensemble S. Teresa dei Maschi e la partecipazione straordinaria della Compagnia di danza Lost Movement di Milano, in scena presso la Chiesa Madonna della Pace e che vedrà la partecipazione straordinaria dopo anni di assenza sulla scena molfettese della stessa Sara Allegretta in veste di cantante soprano. Il secondo appuntamento avrà luogo il 2 aprile nella chiesa San Domenico con "Sacralità e sacro in Mozart e Boccherini" con il quintetto "Le consonanze" e il soprano Anna Maria Stella Pansini. Poi sarà la volta di "Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce" di Joseph Haydn il 9 aprile con l'Ensemble "Alter-Azioni" e le voci recitanti di Isabella Ragno e Zaccaria Gallo, e infine il 17 aprile il Duomo sarà la sede di "Et resurrexit" con la Cantata di Pasqua BWV4 di Bach e il Gloria di Vivaldi, eseguiti dall'Ensemble vocale Florilegium Vocis e dall'Orchestra Barocca S. Teresa dei Maschi.
Maggio invece sarà il mese della Rassegna "Teatro&Musica" con gli spettacoli "Femmes Fatales" con Violante Placido il 6 maggio e "Il carnevale degli animali e altre fantasie" con Peppe Servillo il 21 maggio. A questo punto, via libera alla stagione dei grandi concerti estivi: il 2 luglio con "Concerto dei sognatori" con Mizio Vilardi e Orazio Saracino; il 16 luglio con "No limits" con Alessandro Quarta Quintet; il 30 luglio con "Classicheggiando" con gli Italian Harmonists". Infine agosto sarà il mese della musica jazz: il 10 si esibiranno Niki Nicolai e Stefano di Battista Quintet e il 20 il Trio Liturri Jazz.
In autunno, la Fondazione Valente sarà ospitata dal Foyer del Teatro Petruzzelli con il recital lirico "Le rivali" in scena il 1°ottobre, per poi tornare a Molfetta per "L'affare Vivaldi" il 22 ottobre, "Italian Brass Week Quintet", "I classici americani", "Sestetto Ensemble Teatro San Carlo" e "Dal classicismo al Romanticismo" a novembre.
A chiudere naturalmente la rassegna sarà il Concerto di Natale che, a dicembre 2022, vedrà la Jazz Studio Orchestra esibirsi nella prima versione originale della "Rhapsody in Blue" di George Gershwin.
Un cartellone ambizioso, corposo e armonioso nella diversità delle sue voci, che restituisce Molfetta alla sua dimensione culturale più preziosa. Le intenzioni della Fondazione però non si esauriscono qui: sia il presidente Carabellese che il direttore artistico Allegretta hanno infatti lasciato aperta la porta a qualsiasi altra iniziativa culturale, dalle presentazioni di libri alle mostre, che possano promuovere i talenti del territorio. Tutto all'insegna di quell'eco forte che è la "ripartenza", parola chiave della rassegna, ma che è diventata per tutti, organizzatori e pubblico amante della cultura, una sorta di imperativo categorico.