La diversità come forma di ricchezza: ieri la Festa dei Popoli a Molfetta

Presenti numerosi stand a rappresentare Paesi e culture diverse

lunedì 17 giugno 2024 12.13
A cura di Gianni Spadavecchia
La città di Molfetta si è dimostrata, ancora una volta, aperta e pronta all'inclusione, dando vita alla Festa dei popoli, tenutasi ieri, domenica 16 giugno, dalle ore 18 fino a mezzanotte, in villa comunale. Lo scopo era – ed è – quello di conoscere nuove culture, abbracciare il "diverso" e arricchirsi dal punto di vista umano. Una splendida serata che ha regalato emozioni, gioia e spensieratezza alla città. A parteciparvi non soltanto ospiti di diverse nazioni, ma anche associazioni e volontari molfettesi che, con i loro progetti, lottano per l'inclusione e il cambiamento.

Gli stand che hanno raccontato le loro origini

Una serata che ha raccontato diverse storie, quelle tramandate dai diversi "stand", ognuno dei quali rappresentava un paese diverso. Gli stand coinvolti sono stati differenti, da quello dell'Europa a quello della Nigeria, passando per Etiopia-Eritrea, Georgia, Albania, Marocco, Venezuela, Ucraina, Pakistan e Tunisia.

Presenti anche due "spazi" speciali: "Bambini dal mondo" e un Infopoint, utile non soltanto per i molti cittadini stranieri a Molfetta, ma per gli stessi abitanti, dando supporto nella ricerca del lavoro o di eventuali lavoratori.

Un clima di festa, grazie alla musica e ai racconti di ogni singolo popolo, che si è mostrato attraverso l'arte, la storia, le origini e le abitudini. Diversi i molfettesi che ne hanno preso parte, curiosi e pronti a conoscere e conoscersi.

L'iniziativa è nata con l'obiettivo di combattere ancora per la parità e l'inclusione, abbattendo muri sociali e culturali che – troppo spesso – ne limitano la libertà, di pensiero, di parola, di opinione.

Grande protagonista dell'iniziativa l'associazione InCo, impegnata in progetti di volontariato e in moltissimi altri programmi.

Al di fuori della serata vissuta e trascorsa da molti ospiti e molti ospitanti, la tematica principale è sempre la medesima: la pace.



Non solo intesa come "pace" opposta alla guerra, bensì come crescita culturale e spirituale, unione tra le diverse identità e culture, entrando nell'ottica che la "diversità" non è altro che una forma di ricchezza. Dunque, come lo slogan dell'intero evento, si raccomanda di "abbracciare le differenze", nella speranza che la Festa dei popoli diventi la quotidianità.