La Cittadella degli artisti di Molfetta come polo attrattivo nel 2022
Una stagione che ha coinvolto musica, teatro, cultura, sport, aziende e scuole: parla Michele Depalo di Cooperativa Kismet
giovedì 29 dicembre 2022
Nel 2022 è ripartita anche la cultura a Molfetta. Per approfondire questa tematica abbiamo scelto di intervistare Michele Depalo, referente di Cooperativa Kismet, che da cinque anni gestisce la Cittadella degli Artisti. Un laboratorio urbano che rappresenta uno spazio importante per il settore culturale sul territorio. In questa intervista, Depalo traccia un bilancio dell'anno in termini di crescita e di opportunità.
Come valuta l'anno 2022 della Cittadella degli Artisti?
«Il 2022 è stato l'anno della ripresa anche per la Cittadella degli Artisti. Molte sono state le difficoltà, ma grande era la voglia di riprendere regolarmente il nostro lavoro culturale sulla città. Abbiamo finalmente ripreso la nostra stagione teatrale con i grandi nomi portati da Teatri di Bari, con una stagione come sempre firmata dalla preziosa direttrice artistica Teresa Ludovico. Siamo contenti di aver affiancato un'offerta formativa con l'associazione Malalingua, portando a Molfetta eccellenze del territorio. Come sempre, molte sono state le collaborazioni e le co-produzioni con le associazioni e le imprese del territorio che utilizzano i nostri spazi per i eventi, spettacoli teatrali, concerti, convegni e tanto altro. La nostra stagione teatrale ha registrato numeri importanti, con la maggior parte degli spettacoli in sold out. Come ogni anno un ruolo fondamentale lo ha avuto la musica, con piccoli e grandi concerti realizzati grazie alla rete di associazioni che la Cittadella ha tessuto in questi anni. Abbiamo ospitato concerti con artisti emergenti ma anche concerti di artisti nazionali e internazionali. Le aziende del territorio scelgono sempre di più la nostra struttura per i loro convegni. Diventare calamita anche per le piccole e grandi imprese del territorio ci rende molto orgogliosi del nostro lavoro. Anche lo sport ha avuto un ruolo importante con workshop, finali regionali ed eventi ufficiali importanti. Presente anche il mondo della scuola, con le nostre matinée che cercano di far avvicinare i più giovani al mondo del teatro. È stato un anno pieno, la voglia di tornare vicini con l'arte, lo sport, la formazione e l'intrattenimento era tanta e abbiamo fatto il massimo per recuperare il tempo perso».
Quali sono state le iniziative che hanno avuto maggiore riscontro da parte dell'utenza?
«La stagione teatrale ha avuto alcuni appuntamenti molto importanti e con una risposta molto grande. Ricordiamo spettacoli come "Il malato immaginario" con due repliche andate in sold out oppure "Schiaparelli Life" o ancora "Il Dio del Massacro". Grande riscontro ha avuto anche il Festival "Trame Contemporanee" organizzato da Malalingua in collaborazione con Teatri di Bari. Importanti i concerti organizzati dalla Fondazione Valente come per esempio Beppe Servillo, o la selezione per il Festival "MarteLive" organizzato dall'associazione Node. Grande successo hanno avuto gli eventi organizzati da T.ES.L.A., come lo spettacolo di Alessandro Gori o i vari concerti hip-hop organizzati in collaborazione con il Da Mic Dojo. In questo periodo ci stiamo preparando anche per accogliere un'iniziativa di Up to you, il Pulp Fest+, appuntamento ormai consolidato con quasi un migliaio di presenze. Ci piace sottolineare anche lo splendido lavoro dell'associazione InCo, che riesce sempre a creare un filo comune con l'Europa. La risposta da parte della città c'è stata e siamo molto felici perché abbiamo la possibilità di intrecciare il nostro lavoro a quello di tante realtà che animano sempre più il territorio molfettese».
Quali sono state le novità nella gestione del laboratorio urbano rispetto agli altri anni?
«Sono ormai 5 anni che Cooperativa Kismet gestisce la Cittadella degli Artisti. La ricetta credo è sempre la stessa: cercare di instaurare quanti più rapporti possibili con il territorio, con le associazioni e con le imprese che animano la nostra città per portare valore aggiunto alla proposta culturale già presente. Abbiamo grandi progetti per questo spazio, progetti che comprendono la collaborazione anche del Comune di Molfetta. Far diventare la Cittadella un polo attrattivo per tutti gli artisti è sicuramente uno dei nostri obiettivi. Le idee in cantiere sono tante, soprattutto quando ci si confronta con un territorio, come quello molfettese, ricco di "bollenti spiriti". Stiamo scommettendo molto sulle residenze artistiche, compagnie teatrali che cercano un teatro dove poter svolgere i loro studi e le loro prove. Ci piacerebbe far diventare la Cittadella un Centro di Produzione, un luogo di studio per tutti gli artisti, sia emergenti che affermati, che hanno bisogno di spazi. Ci piacerebbe regalare alla città le anteprime e far sentire il pubblico come parte della costruzione degli spettacoli. Il pubblico ha bisogno degli artisti come gli artisti hanno bisogno del pubblico».
Quali sono i propositi e gli auspici per il palinsesto 2023?
«L'auspicio è sempre migliorare. La stagione 2023 è appena stata pubblicata, sarà corta ma preziosa ed è come sempre firmata da Teresa Ludovico. Ne siamo molto fieri perché riusciamo a portare sempre grandi nomi a prezzi accessibili a tutti. Avere il teatro pieno durante gli spettacoli è veramente un'emozione unica, che ripaga sempre tutto il lavoro fatto. Ci saranno nomi come Giuseppe Scoditti, dopo il suo successo su Italian's got Talent, o la stessa Teresa Ludovico che apre la stagione con lo spettacolo "Una bambina venuta dal mare". Spettacoli importanti come "La stanza di Agnese", che riguarda la mafia o "E la felicità, prof?", nuova produzione di Teatri di Bari comporranno il nuovo cartellone. Questi due anni li dedicheremo a progettare il Centro di produzione e la formazione. Ci piacerebbe molto puntare sulle nuove generazioni di attori. Ci aspetta un anno importante, difficile ma stimolante».
Come valuta l'anno 2022 della Cittadella degli Artisti?
«Il 2022 è stato l'anno della ripresa anche per la Cittadella degli Artisti. Molte sono state le difficoltà, ma grande era la voglia di riprendere regolarmente il nostro lavoro culturale sulla città. Abbiamo finalmente ripreso la nostra stagione teatrale con i grandi nomi portati da Teatri di Bari, con una stagione come sempre firmata dalla preziosa direttrice artistica Teresa Ludovico. Siamo contenti di aver affiancato un'offerta formativa con l'associazione Malalingua, portando a Molfetta eccellenze del territorio. Come sempre, molte sono state le collaborazioni e le co-produzioni con le associazioni e le imprese del territorio che utilizzano i nostri spazi per i eventi, spettacoli teatrali, concerti, convegni e tanto altro. La nostra stagione teatrale ha registrato numeri importanti, con la maggior parte degli spettacoli in sold out. Come ogni anno un ruolo fondamentale lo ha avuto la musica, con piccoli e grandi concerti realizzati grazie alla rete di associazioni che la Cittadella ha tessuto in questi anni. Abbiamo ospitato concerti con artisti emergenti ma anche concerti di artisti nazionali e internazionali. Le aziende del territorio scelgono sempre di più la nostra struttura per i loro convegni. Diventare calamita anche per le piccole e grandi imprese del territorio ci rende molto orgogliosi del nostro lavoro. Anche lo sport ha avuto un ruolo importante con workshop, finali regionali ed eventi ufficiali importanti. Presente anche il mondo della scuola, con le nostre matinée che cercano di far avvicinare i più giovani al mondo del teatro. È stato un anno pieno, la voglia di tornare vicini con l'arte, lo sport, la formazione e l'intrattenimento era tanta e abbiamo fatto il massimo per recuperare il tempo perso».
Quali sono state le iniziative che hanno avuto maggiore riscontro da parte dell'utenza?
«La stagione teatrale ha avuto alcuni appuntamenti molto importanti e con una risposta molto grande. Ricordiamo spettacoli come "Il malato immaginario" con due repliche andate in sold out oppure "Schiaparelli Life" o ancora "Il Dio del Massacro". Grande riscontro ha avuto anche il Festival "Trame Contemporanee" organizzato da Malalingua in collaborazione con Teatri di Bari. Importanti i concerti organizzati dalla Fondazione Valente come per esempio Beppe Servillo, o la selezione per il Festival "MarteLive" organizzato dall'associazione Node. Grande successo hanno avuto gli eventi organizzati da T.ES.L.A., come lo spettacolo di Alessandro Gori o i vari concerti hip-hop organizzati in collaborazione con il Da Mic Dojo. In questo periodo ci stiamo preparando anche per accogliere un'iniziativa di Up to you, il Pulp Fest+, appuntamento ormai consolidato con quasi un migliaio di presenze. Ci piace sottolineare anche lo splendido lavoro dell'associazione InCo, che riesce sempre a creare un filo comune con l'Europa. La risposta da parte della città c'è stata e siamo molto felici perché abbiamo la possibilità di intrecciare il nostro lavoro a quello di tante realtà che animano sempre più il territorio molfettese».
Quali sono state le novità nella gestione del laboratorio urbano rispetto agli altri anni?
«Sono ormai 5 anni che Cooperativa Kismet gestisce la Cittadella degli Artisti. La ricetta credo è sempre la stessa: cercare di instaurare quanti più rapporti possibili con il territorio, con le associazioni e con le imprese che animano la nostra città per portare valore aggiunto alla proposta culturale già presente. Abbiamo grandi progetti per questo spazio, progetti che comprendono la collaborazione anche del Comune di Molfetta. Far diventare la Cittadella un polo attrattivo per tutti gli artisti è sicuramente uno dei nostri obiettivi. Le idee in cantiere sono tante, soprattutto quando ci si confronta con un territorio, come quello molfettese, ricco di "bollenti spiriti". Stiamo scommettendo molto sulle residenze artistiche, compagnie teatrali che cercano un teatro dove poter svolgere i loro studi e le loro prove. Ci piacerebbe far diventare la Cittadella un Centro di Produzione, un luogo di studio per tutti gli artisti, sia emergenti che affermati, che hanno bisogno di spazi. Ci piacerebbe regalare alla città le anteprime e far sentire il pubblico come parte della costruzione degli spettacoli. Il pubblico ha bisogno degli artisti come gli artisti hanno bisogno del pubblico».
Quali sono i propositi e gli auspici per il palinsesto 2023?
«L'auspicio è sempre migliorare. La stagione 2023 è appena stata pubblicata, sarà corta ma preziosa ed è come sempre firmata da Teresa Ludovico. Ne siamo molto fieri perché riusciamo a portare sempre grandi nomi a prezzi accessibili a tutti. Avere il teatro pieno durante gli spettacoli è veramente un'emozione unica, che ripaga sempre tutto il lavoro fatto. Ci saranno nomi come Giuseppe Scoditti, dopo il suo successo su Italian's got Talent, o la stessa Teresa Ludovico che apre la stagione con lo spettacolo "Una bambina venuta dal mare". Spettacoli importanti come "La stanza di Agnese", che riguarda la mafia o "E la felicità, prof?", nuova produzione di Teatri di Bari comporranno il nuovo cartellone. Questi due anni li dedicheremo a progettare il Centro di produzione e la formazione. Ci piacerebbe molto puntare sulle nuove generazioni di attori. Ci aspetta un anno importante, difficile ma stimolante».