La Cittadella degli Artisti apre ai bambini

Un Santo Stefano diverso

domenica 27 dicembre 2015 9.11
A cura di Paola Copertino
E' stata veramente una piacevole sorpresa constatare quante famiglie, con i loro bambini al seguito, hanno aderito all'invito dell'amministrazione comunale a trascorrere il sabato di Santo Stefano in maniera diversa.

Infatti, nell'ambito delle iniziative per il "Natale a Molfetta 2015", vi era anche un appuntamento dedicato ai bambini che si è svolto presso la Cittadella degli Artisti che, per la prima volta, ha aperto le sue porte ai più piccoli. Giancarlo Attolico e Giulia Petruzzella del Teatro dei Cipis hanno proposto lo spettacolo "I bambini di Hamelin", liberamente ispirato al Pifferaio Magico. ​Di grande impatto l'effetto scenico e la ricostruzione della città fatta di una serie di cubi multifunzionali sulla scena. I cambi d'abito veloci sul palcoscenico hanno dato tanto ritmo e colore allo spettacolo coadiuvato anche da musiche, canzoni e maschere.

La fiaba tedesca narra che nella città di Hamelin vivere è diventato impossibile, la gente pensa solo a lavorare e ad accumulare soldi. Un giorno una invasione di topi sconvolge tutto e tutti. I cittadini della cittadina pur di liberarsi dai topi assoldano un suonatore si piffero, che con la sua musica allontana i topi dal paese. Ma la spergiura gente di Hamelin, ormai liberata dai ratti, decide incautamente di non pagare il pifferaio. Questi, per vendetta, riprende a suonare mentre gli adulti sono in chiesa, attirando dietro di sé tutti i bambini della città. Centotrenta bambini lo seguono in campagna e vengono rinchiusi dal pifferaio in una caverna. I bambini presenti in sala emulando la fiaba, hanno seguito il pifferaio dietro le quinte del palcoscenico, contenti di vivere questa emozionante avventura perché il teatro educa, emoziona, fa sorridere, crescere e apre la mente alla fantasia e creatività.

I bambini sono stati coinvolti, si sono immersi nella storia. Grande soddisfazione per la risposta del pubblico è stata manifestata dall'Assessore alla cultura Betta Mongelli che ha definito la Cittadella un contenitore culturale a disposizione della città. La fiaba ha anche un risvolto educativo con la raccomandazione a mantenere le promesse, altrimenti si hanno ripercussioni negative e i bambini, anche attraverso le fiabe, che non sempre hanno un lieto fine, imparano quale è la realtà, che ha anche risvolti non felici.