La Caritas diocesana cerca giovani per il servizio civile

Il bando di adesione scade il prossimo 16 aprile

mercoledì 1 aprile 2015 7.22
A cura di Paola Copertino
Scadrà il prossimo 16 aprile, alle 14, il bando nazionale volontari per individuare giovani da impiegare in progetti di servizio civile. La Caritas Diocesana in collaborazione con il nucleo regionale per il servizio civile, impiegherà 12 giovani che interagiranno con i minori su tutto il territorio di competenza della diocesi che comprende le città di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo. Sul sito www.diocesimolfetta.it, nonché sul sito del Servizio Civile Nazionale è possibile reperire e venire a conoscenza di tutte le informazioni tecniche relative al bando.

Il progetto della diocesi si chiama "Talenti in rete". La Caritas diocesana di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi è l'organismo pastorale istituito dal Vescovo per promuovere la testimonianza della Carità della Comunità Cristiana con particolare attenzione ai più poveri e con prevalente funzione pedagogica.
Nasce già negli anni '70, ma trova una nuova configurazione con il nuovo statuto entrato in vigore l'01.01.1993, sotto la guida e l'impulso del Vescovo mons. Antonio Bello.Tra le finalità della Caritas diocesana c'è l'avvio di opere-segno permanenti: Centro d'Accoglienza (Molfetta): sorto il 9.02.1989 per accogliere persone in difficoltà (immigrati, senza fissa dimora, profughi, sfrattati, donne in difficoltà);Centro Caritas Ruvo di Puglia: attivo già dal 1991 con i seguenti servizi: centro d'ascolto, segretariato sociale,servizio guardaroba, sostegno didattico in favore di minori, mediazione familaire e scolastica; Centro Caritas "Santa Luisa" (Terlizzi): attivo dal 1991 con i seguenti servizi: centro d'ascolto, segretariato,sociale,servizio guardaroba, sostegno didattico e animazione di minori a rischio, mediazione familiare,consulenza legale; Centro Caritas Giovinazzo: sorto nel 2002, servizi offerti: centro d'ascolto, segretariato sociale, animazione e sostegno scolastico per minori. Comunità C.A.S.A. (Comunità accoglienza Solidarietà Apulia): nata nel 1984 per il recupero terapeutico dei tossicodipendenti. Possono presentare domanda i giovani che abbiano compiuto 18 anni e non ne abbiano oltre 29; questa una delle prerogative imprescindibili.

Le candidature vanno inviate tramite raccomandata al seguente indirizzo: Caritas Diocesi Molfetta- Ruvo- Giovinazzo- Terlizzi, Piazza Giovene 4 -70056 Molfetta oppure consegnate a mano presso la portineria di piazza Giovene 4 – Molfetta al signor Onofrio Sgherza dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12.

Obiettivi principali sono: Prevenire e contrastare l'emarginazione e la devianza minorile attivando sani processi di inserimento ed integrazione nel tessuto sociale e culturale di riferimento. Favorire un sano ed equilibrato sviluppo psico-fisico del minore mediante forme di promozione di sana affettività con gli adulti di riferimento (c.d. "care givers"). Promuovere il benessere dell'infanzia e dell'adolescenza, riconoscendo e tutelando diritti e opportunità; Favorire l'integrazione dei minori stranieri di 2^ generazione. Ridurre il tasso di abbandono scolastico anche nelle forme di discontinuità della frequenza. Conoscenza del territorio, lettura e analisi dei bisogni. Informazione e sensibilizzazione ai diritti e al benessere dell'infanzia e dell'adolescenza. Il servizio prevede 36 ore settimanali, ovvero 2016 ore annue per sei giorni alla settimana.
E' questa una interessante opportunità per giovani che vogliono mettersi in gioco, provare ad affacciarsi al mondo del lavoro, sperimentando i primi impegni, la gestione di incarichi e provando ad assumersi le responsabilità che caratterizzeranno la loro vita lavorativa futura, oltre che, cosa che non guasta, avranno la possibilità di conquistarsi un piccolo gruzzoletto da gestire. Ai giovani che si avvicinano al Servizio Civile in Caritas si chiede di pensare a questo anno non come una "parentesi" nella loro vita, ma come un anno intenso, ricco di stimoli e di sfide, un anno che raccoglie le memorie del passato e produce orientamenti per le scelte future. Un anno per mettersi alla prova, per conoscere se stessi e fare nuove amicizie; per condividere con altri giovani i propri vissuti attraverso la dimensione comunitaria e la sensibilizzazione.
L'intento è quello di proporre una esperienza che davvero cambi.