La calda estate della politica a Molfetta e quei 20 giorni che potrebbero evitare le dimissioni del sindaco

Minervini non sarebbe intenzionato a lasciare. In caso contrario la procedura gli consentirebbe comunque di tornare a guidare la città

mercoledì 23 giugno 2021
Tommaso Minervini, ad oggi, non è intenzionato a lasciare il mandato di sindaco della città di Molfetta.

Niente dimissioni, niente incarico rimesso se bisogna attenersi alla sola volontà del primo cittadino eletto nel 2017 e che in questi giorni vede cadere il quarto anniversario dall'insediamento. Conclusione naturale: la primavera del 2022.

Eppure le pressioni sarebbero diverse, a partire già dal Partito Democratico che ha ufficializzato di lasciare la maggioranza e da Officine Molfetta che in Consiglio Comunale si è dichiarata indipendente.
Unanime la richiesta da parte delle opposizioni di centrosinistra e del movimento Rinascere, vicino a Felice Spaccavento che potrebbe essere il prossimo candidato sindaco: Tommaso Minervini deve dimettersi.
Dal centrodestra, invece, ufficialmente nessuna comunicazione.

Tuttavia qualora dovessero arrivare le dimissioni la procedura sarebbe comunque lunga.
Infatti, la legge prevede che in questo caso le dimissioni diventano efficaci ed irrevocabili trascorsi 20 giorni dalla loro presentazione al Consiglio Comunale: in questo arco di tempo, in pratica, qualora Tommaso Minervini dovesse dimettersi, avrebbe comunque modo di cercare di ricomporre la propria maggioranza amministrativa (magari anche con nuovi alleati) e ritirarle.