La Buona Novella di Cristicchi conquista Molfetta
Grande successo per il concerto al Regina Pacis
giovedì 30 aprile 2015
17.26
Grande successo per la "Buona Novella" di Fabrizio De Andrè riproposta in chiave originale e innovativa dal cantautore, Simone Cristicchi con la straordinaria partecipazione dell'Orchestra ICO Magna Grecia e del Coro del Liceo Musicale "Archita" di Taranto diretti da Valter Sivilotti nella splendida cornice dell'Auditorium Regina Pacis.
La "Buona Novella" di De Andrè è nata da un'idea di Valter Sivilotti e di Giuseppe Tirelli con i testi di don Andrea Gallo e di don Pierluigi Di Piazza che ha ottenuto il patrocinio morale della Fondazione "De Andrè" Onlus di Milano.
Simone Cristicchi ha recitato con la delicatezza e con l'umiltà che lo contraddistinguono da sempre un progetto importante del grande cantautore del panorama musicale italiano, Fabrizio De Andrè con un inedito monologo, drammatico e ironico allo stesso tempo, in cui immagina con ironia il ritorno sulla terra di Gesù, facendogli vivere la stessa Via Crucis degli ultimi del nostro tempo. Cristo viene inviato in un centro di identificazione e di espulsione ed è considerato un clandestino, un emarginato, un tipo diverso dai luoghi comuni. Poi finirà in carcere ed infine tra i clochard in una stazione.
Cristicchi si sofferma sui nuovi poveri, sugli immigrati con l'intento di richiamare il valore di essere uomini, di essere una comunità attenta alle esigenze di ogni indifeso che necessita di essere tutelato.
È la denuncia forte e immediata di Simone Cristicchi nei confronti di una società sempre più distaccata dal messaggio evangelico, una società che dimentica il comandamento "ama il tuo prossimo come te stesso", un monologo emozionante che ha presentato una figura nuova e particolare di Gesù.
Il cantautore prima di terminare la sua esibizione ha riproposto una delle sue canzone più belle e intense che abbia scritto come "Ti regalerò una rosa", in cui descrive la vita nei manicomi e l'amore di Antonio per Margherita trionfa anche in quei luoghi di dolore, di sofferenze, di disperazione per testimoniare che dal buio può nascere la luce per la vita.
Il concerto, voluto dalla Fondazione Valente, si è concluso con un applauso di ringraziamento per aver donato sorrisi, speranze, sogni per un futuro migliore e sempre più attento ai diritti umani.
La "Buona Novella" di De Andrè è nata da un'idea di Valter Sivilotti e di Giuseppe Tirelli con i testi di don Andrea Gallo e di don Pierluigi Di Piazza che ha ottenuto il patrocinio morale della Fondazione "De Andrè" Onlus di Milano.
Simone Cristicchi ha recitato con la delicatezza e con l'umiltà che lo contraddistinguono da sempre un progetto importante del grande cantautore del panorama musicale italiano, Fabrizio De Andrè con un inedito monologo, drammatico e ironico allo stesso tempo, in cui immagina con ironia il ritorno sulla terra di Gesù, facendogli vivere la stessa Via Crucis degli ultimi del nostro tempo. Cristo viene inviato in un centro di identificazione e di espulsione ed è considerato un clandestino, un emarginato, un tipo diverso dai luoghi comuni. Poi finirà in carcere ed infine tra i clochard in una stazione.
Cristicchi si sofferma sui nuovi poveri, sugli immigrati con l'intento di richiamare il valore di essere uomini, di essere una comunità attenta alle esigenze di ogni indifeso che necessita di essere tutelato.
È la denuncia forte e immediata di Simone Cristicchi nei confronti di una società sempre più distaccata dal messaggio evangelico, una società che dimentica il comandamento "ama il tuo prossimo come te stesso", un monologo emozionante che ha presentato una figura nuova e particolare di Gesù.
Il cantautore prima di terminare la sua esibizione ha riproposto una delle sue canzone più belle e intense che abbia scritto come "Ti regalerò una rosa", in cui descrive la vita nei manicomi e l'amore di Antonio per Margherita trionfa anche in quei luoghi di dolore, di sofferenze, di disperazione per testimoniare che dal buio può nascere la luce per la vita.
Il concerto, voluto dalla Fondazione Valente, si è concluso con un applauso di ringraziamento per aver donato sorrisi, speranze, sogni per un futuro migliore e sempre più attento ai diritti umani.