La bellezza non stereotipata si insegna a scuola

Il progetto fotografico Io Mis(s)Stimo

venerdì 11 luglio 2014 9.26
A cura di Paola Copertino
Una campagna di impatto sociale, dai profondi contenuti, ma che strizza anche l'occhio, senza farne una icona, alla bellezza; è quanto messo in atto in un progetto promosso dalla Cooperativa Camera a Sud di Molfetta e la web community "Comunicareilsociale.it", insieme alle allieve dell'Istituto Monsignor Bello di Molfetta.
Il progetto fotografico Io Mis(s)Stimo, curato dagli esperti Gianluca Sciannameo e Donatella Sparapano, coadiuvati dalla prof.ssa Irene Amato, nasce all'interno di un più ampio percorso di conoscenza e utilizzo delle tecniche di comunicazione sociale come efficace strumento di cittadinanza attiva.

Questa campagna per la valorizzazione della bellezza non stereotipata delle qualità autentiche delle ragazze, vuole andare oltre l'aspetto fisico, considerato fondamentale nella nostra società. La campagna vuole diffondere infatti un messaggio diverso, sottolineando che è possibile rifiutare gli stereotipi che alle donne vengono imposti sin da bambine; proporre dei modelli alternativi valorizzandone le qualità autentiche; rendere i giovani consapevoli del proprio essere e cambiare la società cominciando da noi stessi. Spesso infatti in tv passano solo questi messaggi, altamente devianti e condizionanti per ragazzine in fase di formazione e che hanno bisogno di trovare degli ideali a cui ispirarsi e dei modelli a cui rapportarsi. Interessante e formativo quindi questo progetto che, oltre agli splendidi risultati raggiunti dal punto di vista del lavoro realizzato e della fotografia, ha centrato un obiettivo bel più ambizioso: acquisizione della consapevolezza di te e del proprio valore al di là delle qualità fisiche.

Le ragazze dell'istituto molfettese hanno indossato le fasce che rappresentavano non un titolo di miss o una regione, ma una qualità: la coraggiosa, l'indipendente, la sicura, la preparata, la forte, la generosa.