L'ultimo discorso di don Mimmo Amato durante la Festa Patronale

L’Amministratore diocesano disse: «Don Gino è con noi, ci guarda e sorride»

domenica 4 ottobre 2015 16.10
A cura di Andrea Teofrasto
«Don Gino è con noi, ci guarda e sorride». Monsignor Domenico Amato, Amministratore diocesano, apriva così il suo discorso in Cattedrale martedì 8 settembre in occasione della Madonna dei Martiri, ricordando il vescovo, Monsignor Luigi Marella, scomparso improvvisamente, il 6 luglio scorso.

Toccante il messaggio scritto proprio in occasione della Festa Patronale della Madonna dei Martiri, da Don Mimmo Amato, ricordando il vescovo e proiettandosi verso il nuovo anno pastorale, Anno Santo della Misericordia.
«La devozione mariana della città Molfetta raggiunge il suo apice - si legge nel testo - con la grande festa della Madonna dei Martiri. I gesti antichi del pellegrinaggio al Santuario, della sagra a mare, della permanenza della Madonna in Cattedrale e il suo rientro alla Basilica, quest'anno si tingeranno della mestizia per l'improvvisa morte di Mons. Martella».

«Il ricordo di lui ci accompagnerà e noi lo affideremo alla Vergine Santa. – ha scritto Amato - A Lei, che con il suo sguardo dolce, veglia su tutti i suoi figli. Uno sguardo che ogni molfettese conosce molto bene e che conserva ben custodito nel proprio cuore. Ed è proprio quello sguardo di amore che deve prepararci allo straordinario Anno Santo della Misericordia che papa Francesco ha voluto indire per il prossimo anno: «La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio», come ci ricorda nella Misericordiae vultus».

«Infatti nessuno come Maria - ricordava don Mimmo - ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo, perché tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. Per questo, contemplando il volto dolcissimo della Madonna dei Martiri, impariamo a sentirci confortati e a sentire il suo quotidiano sostegno nelle nostre fatiche. A ciascuno rivolgo l'invito del Papa a pregare ogni giorno la Madonna con la «preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché la Vergine Maria non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù».