L’Ulivo di Antignano è salvo, reciso solo un ramo giovane
Le Guardie Campestri confermano che l'albero non ha riportato seri danni
domenica 8 aprile 2018
10.51
Sarebbe limitato fortunatamente ad un solo folto ramo il danno arrecato all'ulivo di Antignano, il secolare albero che si erge imponente nell'agro molfettese presso l'omonima traversa e nelle vicinanze di contrada Torre Pettine.
A confermare l'accaduto e a constatare il danno è il Consorzio Guardie Campestri di Molfetta: il personale operativo nella mattinata di giovedì scorso ha scoperto il taglio di un folto ramo di medie dimensioni, un ramo fortunatamente "giovane", di circa 6/7 anni rispetto all'ulivo che può ancora vantare lunga vita e una storia secolare.
Il ramo in questione sporgeva sulla strada e presumibilmente poteva arrecare fastidio al transito di alcuni mezzi: potrebbe, infatti, essere questa la motivazione che ha spinto una mano umana armata di motosega a compiere il gesto. Come ci conferma Caterina Roselli, vice presidente delle Guardie Campestri, il taglio è evidentemente netto ma non ha danneggiato l'integrità e la maestosità dell'ulivo d'Antignano che rimane lì, nel cuore delle campagne molfettesi per essere ammirato.
Naturalmente gli operatori della Guardie hanno subito allertato il proprietario del fondo che una volta sul posto non ha che potuto constatare ciò che era stato fatto.
La notizia del danno aveva subito suscitato grande scalpore e indignazione dei cittadini e non solo, segno che le radici, quelle profonde che affondano nella terra e nella storia, vanno sempre difese e tutelate.
A confermare l'accaduto e a constatare il danno è il Consorzio Guardie Campestri di Molfetta: il personale operativo nella mattinata di giovedì scorso ha scoperto il taglio di un folto ramo di medie dimensioni, un ramo fortunatamente "giovane", di circa 6/7 anni rispetto all'ulivo che può ancora vantare lunga vita e una storia secolare.
Il ramo in questione sporgeva sulla strada e presumibilmente poteva arrecare fastidio al transito di alcuni mezzi: potrebbe, infatti, essere questa la motivazione che ha spinto una mano umana armata di motosega a compiere il gesto. Come ci conferma Caterina Roselli, vice presidente delle Guardie Campestri, il taglio è evidentemente netto ma non ha danneggiato l'integrità e la maestosità dell'ulivo d'Antignano che rimane lì, nel cuore delle campagne molfettesi per essere ammirato.
Naturalmente gli operatori della Guardie hanno subito allertato il proprietario del fondo che una volta sul posto non ha che potuto constatare ciò che era stato fatto.
La notizia del danno aveva subito suscitato grande scalpore e indignazione dei cittadini e non solo, segno che le radici, quelle profonde che affondano nella terra e nella storia, vanno sempre difese e tutelate.