ll sindaco Natalicchio: "Continueremo con politiche di inclusione socio lavorativa"
Dialogo sereno con la delegazione del gruppo che aveva protestato in Comune
giovedì 22 gennaio 2015
07.26
«Le tensioni di ieri si sono abbassate. C'è stato un incontro civile. Ho ascoltato la delegazione che ci ha chiesto rassicurazioni sui cantieri di servizio e discusso di problematiche relative al lavoro e alle emergenze abitative«». Così il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio al termine dell'incontro con le cinque delegate del gruppo che ieri ha protestato negli uffici del Comune di Molfetta. Presenti anche il presidente della Commissione consigliare politiche sociali, Gianni Facchini, il Presidente del consiglio comunale Nicola Piergiovanni, il consigliere delegato Onofrio Pappagallo e rappresentanti del Comando dei Carabinieri.
«Abbiamo ribadito – spiega la Natalicchio – l'intenzione dare continuità ai cantieri di servizio come forma di sostituzione dei contributi continuativi, cosa già nota e comunicata dagli assistenti sociali, ma evidentemente hanno ritenuto più rassicuranti le parole del Sindaco. E abbiamo illustrato i motivi per cui non siamo partiti dal 1 gennaio. Siamo stati il primo comune di Puglia a sperimentare questa forma di sostituzione del sussidio sociale con un contributo economico riconosciuto per piccoli servizi resi alla città, come l'ausilio ai bambini per l'attraversamento degli incroci in prossimità delle scuole per le donne in collaborazione con i vigili o la ripitturazione delle ringhiere o le piccole manutenzioni nei parchi pubblici per gli uomini in supporto al settore lavori pubblici. E' intervenuta poi la legge regionale che ha istituito i cantieri di cittadinanza, alla quale adesso ci allineeremo. Domani adotteremo la delibera in giunta e poi gli uffici provvederanno con la stesura del nuovo bando. Si tratta non di dare posti di lavoro, cosa che nessun sindaco o comune può dare, ma di mettere in atto una politica attiva di inclusione socio lavorativa come forma di contrasto alla reale difficoltà che abita una parte sempre più rilevante dei cittadini. Ricordo che siamo passati da 535 nuclei famigliari storici a circa 1.000 richiedenti, e non abbiamo operato tagli alla spesa sociale del nostro Comune che è complessivamente di oltre 10 milioni di euro».
«È necessario – aggiunge il sindaco – anche mettere mano al regolamento Barbato che disciplina la concessione dei contributi per rendere una misura ordinaria quella dei cantieri di servizio. In collaborazione con gli uffici stiamo lavorando a una nuova stesura.
Abbiamo anche parlato delle emergenze abitative. Ci sono circa 40 casi di sfratto importanti in città. Anche su questo siamo stati chiari. In questo momento non ci sono case parcheggio o case popolari nella disponibilità del Comune. C'è un piano di politiche abitative che va fatto, ma c'è nel frattempo i nostri servizi sociali stanno seguendo le situazioni una ad una, anche attraverso una misura straordinaria di intermediazione con le agenzie immobiliari per garantire come previsto alcuni canoni di locazione. Sono soddisfatta – conclude – quella di ieri è stata una brutta giornata di grande angoscia, non è bello sentirsi minacciati. Ho denunciato quanto accaduto. E mi auguro che non si ripresentino altre situazioni così gravi di tensione. Oggi è una giornata migliore. Sento il dovere di ringraziare l'arma dei Carabinieri, in particolare il colonnello Rosario Castello e il comando cittadino, perché mi sono stati accanto in queste ore molto difficili».
«Abbiamo ribadito – spiega la Natalicchio – l'intenzione dare continuità ai cantieri di servizio come forma di sostituzione dei contributi continuativi, cosa già nota e comunicata dagli assistenti sociali, ma evidentemente hanno ritenuto più rassicuranti le parole del Sindaco. E abbiamo illustrato i motivi per cui non siamo partiti dal 1 gennaio. Siamo stati il primo comune di Puglia a sperimentare questa forma di sostituzione del sussidio sociale con un contributo economico riconosciuto per piccoli servizi resi alla città, come l'ausilio ai bambini per l'attraversamento degli incroci in prossimità delle scuole per le donne in collaborazione con i vigili o la ripitturazione delle ringhiere o le piccole manutenzioni nei parchi pubblici per gli uomini in supporto al settore lavori pubblici. E' intervenuta poi la legge regionale che ha istituito i cantieri di cittadinanza, alla quale adesso ci allineeremo. Domani adotteremo la delibera in giunta e poi gli uffici provvederanno con la stesura del nuovo bando. Si tratta non di dare posti di lavoro, cosa che nessun sindaco o comune può dare, ma di mettere in atto una politica attiva di inclusione socio lavorativa come forma di contrasto alla reale difficoltà che abita una parte sempre più rilevante dei cittadini. Ricordo che siamo passati da 535 nuclei famigliari storici a circa 1.000 richiedenti, e non abbiamo operato tagli alla spesa sociale del nostro Comune che è complessivamente di oltre 10 milioni di euro».
«È necessario – aggiunge il sindaco – anche mettere mano al regolamento Barbato che disciplina la concessione dei contributi per rendere una misura ordinaria quella dei cantieri di servizio. In collaborazione con gli uffici stiamo lavorando a una nuova stesura.
Abbiamo anche parlato delle emergenze abitative. Ci sono circa 40 casi di sfratto importanti in città. Anche su questo siamo stati chiari. In questo momento non ci sono case parcheggio o case popolari nella disponibilità del Comune. C'è un piano di politiche abitative che va fatto, ma c'è nel frattempo i nostri servizi sociali stanno seguendo le situazioni una ad una, anche attraverso una misura straordinaria di intermediazione con le agenzie immobiliari per garantire come previsto alcuni canoni di locazione. Sono soddisfatta – conclude – quella di ieri è stata una brutta giornata di grande angoscia, non è bello sentirsi minacciati. Ho denunciato quanto accaduto. E mi auguro che non si ripresentino altre situazioni così gravi di tensione. Oggi è una giornata migliore. Sento il dovere di ringraziare l'arma dei Carabinieri, in particolare il colonnello Rosario Castello e il comando cittadino, perché mi sono stati accanto in queste ore molto difficili».