L'on. Speranza: «il Sud ha bisogno di virtù antieroiche»
Il coordinatore nazionale di Articolo 1 a Molfetta per sostenere la candidatura a sindaco di Gianni Porta
venerdì 2 giugno 2017
13.48
Verità, umiltà e coraggio. Sono le tre parole da cui deve ripartire la sinistra e il centrosinistra per l'on. Roberto Speranza, coordinatore nazionale di Articolo 1- Movimento democratico e progressista, a Molfetta ieri sera per sostenere la candidatura a sindaco di Gianni Porta.
Dire sempre la verità, anche se questa è scomoda. Umiltà di andare oltre le arroganze, ma comprendere i problemi della gente. Ed infine avere il coraggio delle proprie idee, non nascondendosi mai.
I valori devono essere il faro da cui partire, fondamentale per Speranza che al centro dell'agenda politica si rimettano i temi dell'equità, dell'uguaglianza e della giustizia sociale.
Essere di sinistra e di centrosinistra, per l'onorevole, significa «guardare al mondo con gli occhi dei più deboli, così facendo si costruisce un mondo migliore per tutti. I valori non sono negoziabili, non si possono ammazzare nel trasformismo».
Altre parole d'ordine della serata e principi fondamentali del movimento i concetti di legalità, trasparenza e cambiamento che deve partire dal basso.
In tema di Sud, a cui Speranza è molto legato avendo mosso i suoi primi passi nel mondo della politica proprio nella sua città Potenza, afferma «ha bisogno di virtù antieroiche, persone normali e perbene che hanno voglia di fare. La partecipazione è l'arma con cui si può sconfiggere l'antipolitica ed è la cosa più importante della democrazia».
E del suo ex partito il Pd dice «ha sbagliato strada, è diventato altro, per questo noi abbiamo il compito di tenere viva una storia».
Gianni Porta, nel suo intervento, precisa: «in questo momento storico siamo un argine al clientelismo storico della destra, ma anche al trasformismo di chi ieri era centrosinistra presunto e ora rivela il suo volto di destra, non soltanto per la collocazione politica, ma anche per le scelte di politica economica che vanno contro i diritti del lavoro, contro il mantenimento dello stato sociale».
Rivolgendosi a Dep in merito al sostegno alla sua candidatura dichiara: «la vostra scelta è una scelta di orgoglio e di dignità, è una scelta difficile ma di rilancio».
Ancora una volta Molfetta si conferma un laboratorio politico e di idee, la coalizione di Porta, piace a livello nazionale, potrebbe addirittura essere un esempio da seguire, perché cerca di unire le anime della sinistra senza trasformismi.
Questa sera alle ore 19 a Corso Umberto sarà a Molfetta il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, per sostenere la candidatura di Gianni Porta.
Dire sempre la verità, anche se questa è scomoda. Umiltà di andare oltre le arroganze, ma comprendere i problemi della gente. Ed infine avere il coraggio delle proprie idee, non nascondendosi mai.
I valori devono essere il faro da cui partire, fondamentale per Speranza che al centro dell'agenda politica si rimettano i temi dell'equità, dell'uguaglianza e della giustizia sociale.
Essere di sinistra e di centrosinistra, per l'onorevole, significa «guardare al mondo con gli occhi dei più deboli, così facendo si costruisce un mondo migliore per tutti. I valori non sono negoziabili, non si possono ammazzare nel trasformismo».
Altre parole d'ordine della serata e principi fondamentali del movimento i concetti di legalità, trasparenza e cambiamento che deve partire dal basso.
In tema di Sud, a cui Speranza è molto legato avendo mosso i suoi primi passi nel mondo della politica proprio nella sua città Potenza, afferma «ha bisogno di virtù antieroiche, persone normali e perbene che hanno voglia di fare. La partecipazione è l'arma con cui si può sconfiggere l'antipolitica ed è la cosa più importante della democrazia».
E del suo ex partito il Pd dice «ha sbagliato strada, è diventato altro, per questo noi abbiamo il compito di tenere viva una storia».
Gianni Porta, nel suo intervento, precisa: «in questo momento storico siamo un argine al clientelismo storico della destra, ma anche al trasformismo di chi ieri era centrosinistra presunto e ora rivela il suo volto di destra, non soltanto per la collocazione politica, ma anche per le scelte di politica economica che vanno contro i diritti del lavoro, contro il mantenimento dello stato sociale».
Rivolgendosi a Dep in merito al sostegno alla sua candidatura dichiara: «la vostra scelta è una scelta di orgoglio e di dignità, è una scelta difficile ma di rilancio».
Ancora una volta Molfetta si conferma un laboratorio politico e di idee, la coalizione di Porta, piace a livello nazionale, potrebbe addirittura essere un esempio da seguire, perché cerca di unire le anime della sinistra senza trasformismi.
Questa sera alle ore 19 a Corso Umberto sarà a Molfetta il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, per sostenere la candidatura di Gianni Porta.