L'intervista ad Alberto d'Amato, nuovo segretario del PD di Molfetta
«Non saremo minoranza, ma forte opposizione, critica e propositiva»
domenica 12 febbraio 2023
12.14
A seguito del congresso del Partito Democratico di Molfetta che si è svolto ieri, il circolo locale del Pd ha un nuovo segretario, Alberto d'Amato.
Lo abbiamo intervistato per capire i suoi valori, i suoi obiettivi e la direzione del suo impegno nei confronti della comunità.
Cosa significa per te essere stato scelto come segretario?
«Per me è un grande onore, sono tesserato a questo partito da quando avevo 16 anni. Oggi ne ho 25 e varcare la porta della sezione in qualità di segretario mi rende orgoglioso e sempre più motivato a lavorare per il bene di Molfetta e di tutta la comunità Democratica».
Quali sono le tue priorità per questo incarico?
«Questo è il momento per scrivere una nuova pagina per l'intera comunità dei democratici molfettesi. Questo partito non sarà di nessuno, sarà di tutti coloro intenderanno partecipare con le idee, le competenze, l'entusiasmo e le loro differenze alla vita democratica di questa comunità politica. Le porte del Partito saranno sempre aperte a tutti. L'unica alleanza che siamo chiamati a costruire oggi è con i cittadini. Inizia anche un percorso in cui non saremo minoranza ma forte opposizione, critica e propositiva, anche grazie alla nostra voce in Consiglio Comunale, insieme alle altre forze di centrosinistra con il quale dovremo fare squadra e lavorare in sinergia. Questo è il nostro dovere nei confronti di chi ha creduto in noi: trovare una solida e credibile alternativa a questa amministrazione che sta lasciando voragini in svariati campi».
Come pensi che in quanto "forte opposizione" possiate essere presenti sul territorio?
«Sicuramente saremo molto più presenti sul territorio, spesso le forze politiche e i partiti iniziano a parlare alla città solo nei momenti in cui ci si avvicina alle elezioni, noi dobbiamo farlo sin da subito, iniziare già da ora a parlare alla gente, dobbiamo essere però soprattutto concreti, le nostre parole dovranno essere comprese da tutti, il nostro messaggio dovrà arrivare puntuale a tutti i destinatari, a tutte le età e a tutte le classi sociali. Iniziamo a raccontare sin da subito la nostra idea di città, raccontiamo la nostra voglia di riscatto vista anche l'ultima tornata elettorale cittadina. Raccontiamo chi siamo, la nostra storia, cos'è il Partito Democratico e come si sta evolvendo».
Lo abbiamo intervistato per capire i suoi valori, i suoi obiettivi e la direzione del suo impegno nei confronti della comunità.
Cosa significa per te essere stato scelto come segretario?
«Per me è un grande onore, sono tesserato a questo partito da quando avevo 16 anni. Oggi ne ho 25 e varcare la porta della sezione in qualità di segretario mi rende orgoglioso e sempre più motivato a lavorare per il bene di Molfetta e di tutta la comunità Democratica».
Quali sono le tue priorità per questo incarico?
«Questo è il momento per scrivere una nuova pagina per l'intera comunità dei democratici molfettesi. Questo partito non sarà di nessuno, sarà di tutti coloro intenderanno partecipare con le idee, le competenze, l'entusiasmo e le loro differenze alla vita democratica di questa comunità politica. Le porte del Partito saranno sempre aperte a tutti. L'unica alleanza che siamo chiamati a costruire oggi è con i cittadini. Inizia anche un percorso in cui non saremo minoranza ma forte opposizione, critica e propositiva, anche grazie alla nostra voce in Consiglio Comunale, insieme alle altre forze di centrosinistra con il quale dovremo fare squadra e lavorare in sinergia. Questo è il nostro dovere nei confronti di chi ha creduto in noi: trovare una solida e credibile alternativa a questa amministrazione che sta lasciando voragini in svariati campi».
Come pensi che in quanto "forte opposizione" possiate essere presenti sul territorio?
«Sicuramente saremo molto più presenti sul territorio, spesso le forze politiche e i partiti iniziano a parlare alla città solo nei momenti in cui ci si avvicina alle elezioni, noi dobbiamo farlo sin da subito, iniziare già da ora a parlare alla gente, dobbiamo essere però soprattutto concreti, le nostre parole dovranno essere comprese da tutti, il nostro messaggio dovrà arrivare puntuale a tutti i destinatari, a tutte le età e a tutte le classi sociali. Iniziamo a raccontare sin da subito la nostra idea di città, raccontiamo la nostra voglia di riscatto vista anche l'ultima tornata elettorale cittadina. Raccontiamo chi siamo, la nostra storia, cos'è il Partito Democratico e come si sta evolvendo».