L'Europarlamentare Picaro all'impianto per le acque reflue a Molfetta: «Serve intervento della Regione»

L'onorevole di Fratelli d'Italia: «Progetto rimasto intrappolato nella burocrazia. Adesso è emergenza»

lunedì 17 marzo 2025 18.22
«Non possiamo più tollerare l'inefficienza e lo spreco di risorse mentre la nostra terra e i nostri agricoltori soffrono la carenza idrica. La Regione Puglia deve agire subito per garantire l'acqua, sfruttando al meglio le infrastrutture esistenti».

Lo dichiara l'On. Michele Picaro, eurodeputato di Fratelli d'Italia, a seguito del sopralluogo effettuato oggi presso l'impianto di Molfetta, Ruvo e Terlizzi per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura. «Parliamo di un'opera collaudata oltre 15 anni fa e finanziata con fondi europei, ma che incredibilmente non è mai entrata in funzione. Questo rappresenta un caso emblematico di inefficienza e mancata programmazione da parte della Regione Puglia, che avrebbe dovuto garantire il completamento e l'attivazione dell'impianto. Invece, tutto è rimasto fermo per anni, mentre la nostra agricoltura è messa in ginocchio dalla siccità».

Durante il sopralluogo, l'On. Picaro ha incontrato dirigenti e tecnici, ringraziandoli per la disponibilità, e ha discusso soluzioni concrete per sbloccare il funzionamento dell'impianto e completare la rete idrica, con l'obiettivo di rendere finalmente disponibile questa risorsa fondamentale per il comparto agricolo pugliese.

«Questo progetto, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (PO FESR Puglia 2007-2013) con il motto "Investiamo nel vostro futuro", è rimasto intrappolato nella burocrazia regionale. È inaccettabile. Ho ricevuto rassicurazioni su interventi straordinari che dovrebbero accelerare l'entrata in funzione dell'impianto. Ma non ci accontentiamo delle promesse: continuerò a monitorare attentamente la situazione, perché la Puglia non può più permettersi di disperdere acqua e opportunità di sviluppo».

«L'acqua è vita, è lavoro, è economia. La Regione Puglia deve assumersi le proprie responsabilità e garantire ai cittadini e agli agricoltori ciò che gli spetta: infrastrutture funzionanti e un utilizzo efficiente delle risorse idriche. Noi non arretriamo e continueremo a far sentire la nostra voce fino a quando questa ingiustizia non sarà risolta».