La molfettese Susanna e il sogno chiamato Sanremo - L'INTERVISTA
Tra i momenti più belli dell'esperienza l'incontro con Donatella Rettore e Giovanni Allevi
lunedì 19 febbraio 2024
12.03
Non solo musica, palcoscenico e arte. Il Festival di Sanremo è anche ciò che c'è dietro le quinte e che non si vede sul piccolo schermo, ma rappresenta il motore di quello che viene trasmesso in tv.
A raccontarlo è la molfettese Susanna Petruzzella, che è stata chiamata a far parte dei massaggiatori del Festival per il secondo anno consecutivo. La concittadina ha vissuto una settimana all'insegna delle emozioni, dell'impegno e della crescita umana e professionale.
«La mia seconda esperienza a Sanremo è stata incredibile, mi sentivo ancora più responsabile in quanto ho ricoperto per la prima volta il ruolo di tutor - racconta Susanna - anche Amadeus, nella presentazione del Festival, ha parlato di noi come le persone che avevano il compito di far rilassare i cantanti: abbiamo lavorato tantissimo per regalare a tutti la giusta preparazione prima delle esibizioni».
Per Susanna l'emozione più grande è stata vedere che i cantanti e gli artisti si sono affidati più volte al suo team di massaggiatori presente al Grand Hotel & Des Anglais. La molfettese considera i colleghi del progetto come una vera e propria squadra, coordinata da Stefano Serra.
«Come ogni anno abbiamo consegnato agli artisti che ci hanno scelto una targa di ringraziamento - continua - io l'ho donata personalmente a Donatella Rettore, che si è emozionata per il nostro gesto e per le parole che le abbiamo dedicato».
Un altro momento che Susanna porterà nel cuore è stato quello in cui il team ha ballato la bio-danza, ossia la "danza della vita", nota perché riesce a rigenerare il corpo e la mente. «Questo ci ha dato la forza di affrontare il lavoro, che era cinque volte più impegnativo rispetto allo scorso anno - prosegue la massaggiatrice molfettese - naturalmente questa consapevolezza ci rende orgogliosi, significa che l'importanza del massaggio viene riconosciuta sempre di piú».
In particolare questo vale per il Dream, il tipo di massaggio che viene applicato da Susanna e dal suo team. Una tecnica che ha un forte legame con la musica: è come se il corpo fosse uno strumento musicale che il massaggiatore ha il compito di suonare, toccando i tasti giusti.
Un altro incontro che per Susanna è stato indelebile è avvenuto con il maestro Giovanni Allevi. «Abbiamo avuto modo di conoscerlo, è stato un onore, ci ha trasmesso la sua speranza, la sua umiltà e la sua forza interiore - conclude - mi sento fortunata ad aver avuto ancora una volta la possibilità di vivere un sogno come questo».
A raccontarlo è la molfettese Susanna Petruzzella, che è stata chiamata a far parte dei massaggiatori del Festival per il secondo anno consecutivo. La concittadina ha vissuto una settimana all'insegna delle emozioni, dell'impegno e della crescita umana e professionale.
«La mia seconda esperienza a Sanremo è stata incredibile, mi sentivo ancora più responsabile in quanto ho ricoperto per la prima volta il ruolo di tutor - racconta Susanna - anche Amadeus, nella presentazione del Festival, ha parlato di noi come le persone che avevano il compito di far rilassare i cantanti: abbiamo lavorato tantissimo per regalare a tutti la giusta preparazione prima delle esibizioni».
Per Susanna l'emozione più grande è stata vedere che i cantanti e gli artisti si sono affidati più volte al suo team di massaggiatori presente al Grand Hotel & Des Anglais. La molfettese considera i colleghi del progetto come una vera e propria squadra, coordinata da Stefano Serra.
«Come ogni anno abbiamo consegnato agli artisti che ci hanno scelto una targa di ringraziamento - continua - io l'ho donata personalmente a Donatella Rettore, che si è emozionata per il nostro gesto e per le parole che le abbiamo dedicato».
Un altro momento che Susanna porterà nel cuore è stato quello in cui il team ha ballato la bio-danza, ossia la "danza della vita", nota perché riesce a rigenerare il corpo e la mente. «Questo ci ha dato la forza di affrontare il lavoro, che era cinque volte più impegnativo rispetto allo scorso anno - prosegue la massaggiatrice molfettese - naturalmente questa consapevolezza ci rende orgogliosi, significa che l'importanza del massaggio viene riconosciuta sempre di piú».
In particolare questo vale per il Dream, il tipo di massaggio che viene applicato da Susanna e dal suo team. Una tecnica che ha un forte legame con la musica: è come se il corpo fosse uno strumento musicale che il massaggiatore ha il compito di suonare, toccando i tasti giusti.
Un altro incontro che per Susanna è stato indelebile è avvenuto con il maestro Giovanni Allevi. «Abbiamo avuto modo di conoscerlo, è stato un onore, ci ha trasmesso la sua speranza, la sua umiltà e la sua forza interiore - conclude - mi sento fortunata ad aver avuto ancora una volta la possibilità di vivere un sogno come questo».