L'asta per Miragica di nuovo deserta. Futuro nero per il parco divertimenti di Molfetta
La procedura il 20 maggio scorso: si partiva da 3 milioni e mezzo di euro
venerdì 27 maggio 2022
E' andata deserta l'asta per l'acquisto del parco divertimenti "Miragica" svolta il 20 maggio scorso e indetta dal Tribunale di Brescia nella procedura del fallimento dell'omonima società, proprietaria della struttura nella zona industriale di Molfetta.
Questa volta si partiva da un prezzo base di circa 3,5 milioni di euro con la possibilità di effettuare rialzi almeno di 50 mila euro per volta.
Ma nessuno ci ha preso parte.
E' da inizio 2022 che il Tribunale sta attivando l'iter per la vendita: la prima asta, infatti, era stata indetta per il 18 febbraio 2022, con un prezzo iniziale di 4,5 milioni di Euro.
Anche in quella occasione nessun acquirente formulò una offerta e il Tribunale rinnovò la procedura al 20 maggio, ribassando il costo come previsto dalla legge.
Adesso bisognerà attendere la nuova decisione del Giudice delegato mentre "Miragica" resta preda di vandali e compare come una cattedrale nel deserto, desolata e desolante.
Il futuro, infatti, è ad oggi nerissimo per il parco divertimenti che potrebbe essere lasciato al proprio decadente destino senza che nessuno possa intervenire, a partire dal mondo dell'imprenditoria che, alla luce delle sedute deserte delle aste, finora non avrebbe ritenuto appetibile l'investimento.
Questa volta si partiva da un prezzo base di circa 3,5 milioni di euro con la possibilità di effettuare rialzi almeno di 50 mila euro per volta.
Ma nessuno ci ha preso parte.
E' da inizio 2022 che il Tribunale sta attivando l'iter per la vendita: la prima asta, infatti, era stata indetta per il 18 febbraio 2022, con un prezzo iniziale di 4,5 milioni di Euro.
Anche in quella occasione nessun acquirente formulò una offerta e il Tribunale rinnovò la procedura al 20 maggio, ribassando il costo come previsto dalla legge.
Adesso bisognerà attendere la nuova decisione del Giudice delegato mentre "Miragica" resta preda di vandali e compare come una cattedrale nel deserto, desolata e desolante.
Il futuro, infatti, è ad oggi nerissimo per il parco divertimenti che potrebbe essere lasciato al proprio decadente destino senza che nessuno possa intervenire, a partire dal mondo dell'imprenditoria che, alla luce delle sedute deserte delle aste, finora non avrebbe ritenuto appetibile l'investimento.