L’Associazione Regionale antiracket plaude ai Carabinieri

Le dichiarazioni del presidente, Renato De Scisciolo

giovedì 26 giugno 2014 7.38
L'Associazione Regionale Antiracket Antiusura con sede a Molfetta intende congratularsi con i Carabinieri della Compagnia della Stazione di Palo del Colle e della stazione di Molfetta per l'azione e l'intervento significativo che ha portato all'arresto di quella che ormai da tempo veniva definita la "banda del cacciavite". La banda intorno alle 20.30 aveva da poco fatto irruzione in un supermercato di Palo – posto in posizione defilata rispetto al centro per agevolare la fuga – arraffando il contante disponibile nella cassa per poi fuggire grazie ad un terzo complice che li attendeva a bordo di una Peugeot 206 bianca e dirigendosi verso Bitonto. Proprio attraverso l'auto in questione, che non risultava rubata, i Carabinieri sono riusciti a risalire al proprietario, un uomo di 33 anni residente a Santo Spirito, che è stato tratto in arresto con l'accusa di rapina aggravata in concorso, assieme al secondo complice, un ragazzo di 22 anni anche lui residente a Santo Spirito e vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. Si è invece sulle tracce del terzo complice che si è dato irreperibile.

In questa operazione fondamentale è risultato essere l'intuito e la prontezza delle Forze dell'Ordine, così come nell'operazione di qualche giorno fa che a Molfetta ha portato all'arresto di un venticinquenne per che deteneva in casa illegalmente un mitragliatore Kalashnikov, privo di matricola e completo di caricatore, 67 cartucce calibro 7,62 e 40 grammi di marijuana, sottoposti a sequestro; al giovane i Carabinieri sono giunti nel corso delle indagini avviate in seguito all'omicidio di Claudio Fiorentino, il 33enne freddato nei giorni scorsi a Giovinazzo.

«Operazioni come queste - conferma il presidente Renato de Scisciolo - non possono che rafforzare la fiducia dell'Associazione nei confronti delle Forze dell'Ordine e della Magistratura che si sono sempre rivelati preziosi alleati al fine di perpetrare la propria azione di contrasto ai crimini di usura ed estorsione, e altresì agli atti illegali in generale».