Molfetta Città Europea dello Sport. Ma qual è la situazione degli impianti?
Piscina che chiude, pista di atletica ferma e campi impraticabili
martedì 19 aprile 2016
18.37
Molfetta Città Europea Sport 2016. Questo è il prestigioso riconoscimento che nei mesi scorsi la città si è aggiudicata a livello europeo. Un titolo sbandierato dall'amministrazione Natalicchio ma che, a ben vedere, rischia di restare più sulla carta che nella realtà. Basti pensare alla situazione degli impianti sportivi in città. Tifosi sul piede di guerra per le strutture sportive assolutamente carenti; un impianto di pattinaggio rimasto nel capito "cattedrali nel deserto" nel quartiere di Ponente; campi di calcetto (sempre a Ponente, nei pressi della Santa Famiglia) pressoché inutilizzabili; e una pista di atletica ormai di fatto ferma (con l'amministrazione Natalicchio che addirittura rinuncia a concorrere per un finanziamento pubblico per avrebbe consentito l'ampliamento della struttura nella zona 167. Per non dire della piscina comunale, chiusa dal sindaco per problemi strutturali (ma non tocca al Comune, proprietario della struttura, provvedere alla manutenzione straordinaria?)
Con Giulio Germinario, che dal 28 agosto dell'anno scorso è assessore agli appalti e contratti e impiantistica sportiva, facciamo una panoramica delle strutture sportive cittadine.
Molfetta Città Europea dello sport 2016. Lunedì scorso c'è stata la presentazione ufficiale del progetto che dà lustro a Molfetta. Cosa significa essere Città europea dello sport?
"Come abbiamo sempre detto ci siamo candidati e abbiamo accolto questo riconoscimento come occasione per mettere lo sport al centro delle buone pratiche che migliorano la qualità della vita dei cittadini e l'assessore Spadavecchia e il sindaco avranno modo presto di raccontarlo. Sul piano dell'impiantistica sportiva posso dire che è stato di stimolo per accelerare il lavoro sul miglioramento della qualità delle strutture cittadine, che questa amministrazione ha ereditato in pieno stato di abbandono con manutenzioni ordinarie e straordinarie spesso del tutto assenti. Le abbiamo fatte diventare una priorità, avviato e completato i primi lavori e approvato un importante parco progetti inserito nel piano delle opere pubbliche".
A quali lavori fa riferimento?
"Cominciamo da quelli completati. Il Pala Poli è diventato un gioiello della nostra impiantistica. Dal 2013 sono stati comprati i nuovi canestri e le panchine, realizzati in due stralci i lavori per l'ampliamento delle uscite di sicurezza e la messa a norma di tutti gli impianti, i nuovi infissi e questa estate la posa del nuovo parquet e a gennaio di quest'anno sono arrivate le nuove tribune. Lavori complessivi per 800.000 euro. È uno spettacolo seguire lì le partite della Pallavolo Molfetta e l'impianto è funzionale anche per le altre attività sportive".
Molfetta ha altri due palazzetti, non c'è solo il PalaPoli. Cosa state facendo per quelle strutture?
"Al PalaPanunzio abbiamo recentemente ospitato la Coppa delle Regioni della Fitet continuando quella che è ormai una vocazione per quell' impianto. Al PalaFiorentini c'è stata la sostituzione delle caldaie e presto sarà dotato di un nuovo tabellone elettronico. I due palazzetti hanno entrambi coperture in amianto. Il problema è da anni irrisolto e ci sono pervenute le raccolte firme del Comitato di quartiere di levante. Abbiamo approvato, nell' ultima Giunta, un progetto esecutivo per la rimozione dell'amianto e il rifacimento delle coperture per complessivi lavori di 330.000 euro".
Il calcio non sta vivendo ultimamente grandi stagioni in termini di risultati e seguito da parte del pubblico, ma resta lo sport forse più praticato in città. Qual è la situazione dello stadio Paolo Poli e degli altri campi?
"Sempre a proposito di lavori abbiamo realizzato, prima dell'avvio della stagione sportiva, la messa in sicurezza delle tribune e delle gradinate al Paolo Poli. Siamo consapevoli che non basta perché l'impianto ha grosse carenze. Per questo a luglio abbiamo anche approvato il progetto esecutivo di rifacimento della tribuna, delle gradinate e della recinzione del campo di gioco. Un progetto da 430.000 euro a base d'asta soggetta a ribasso. Siamo prossimi all'approvazione in Giunta anche di un secondo progetto esecutivo per la sostituzione del manto erboso con nuovo manto sintetico, che porterà economie di manutenzione per circa 150.000 euro l'anno.
Al campo sportivo Petrone, abbiamo già effettuato a gennaio la sostituzione del manto erboso, la protezione delle tribune con nuova ringhiera metallica, la sostituzione della caldaia, investendo circa 300.000 euro. A dicembre dello scorso anno sempre per il Petrone abbiamo approvato in giunta un progetto esecutivo di 710.000 euro da mettere a base d'asta del bando per il nuovo blocco spogliatoi e il rifacimento di impianti e servizi"
E le strutture minori come i campi di quartiere di viale Gramsci? Alla Madonna dei Martiri ci sono due campi in abbandono.
"Perché in passato non sono state programmate le manutenzioni straordinarie secondo i cicli di vita ad esempio dei manti erbosi. Si sono sfruttati finché non sono diventati pericolosi e improduttivi. Anche qui stiamo agendo nel segno del cambiamento. Sono in corso lavori per circa 230.000 euro di rifacimento dei tre campi di calcio in via Gramsci, con la sistemazione degli spogliatoi e dell'impianto di illuminazione; lavori ormai ultimati. Gli uffici stanno predisponendo gli atti di gara, di evidenza pubblica, per la nuova gestione della struttura. Per la Madonna dei Martiri abbiamo approvato a fine gennaio il progetto esecutivo di 200.000 euro per la riqualificazione dei campi in erba sintetica".
E la pista d'atletica?
"Stiamo gestendo un appalto complesso le cui procedure sono state definite dalla precedente amministrazione. Dopo la consegna dei lavori sono emersi una serie di problemi che hanno determinato la sospensione dei lavori. Siamo impegnati a risolvere questi problemi e intanto per non penalizzare un movimento florido in città come quello dell'atletica, all'interno del progetto del Paolo Poli abbiamo inserito la sostituzione del tartan della pista di atletica su cui attualmente si allenano".
Tanti numeri e progetti quale sarà il percorso per vederli realizzati?
"Guardate i progetti sono fondamentali. Quelli di cui ho parlato sono stati tutti realizzati all'interno dell'ufficio tecnico comunale, attraverso la valorizzazione delle professionalità presenti all'interno dell'Ente e colgo l'occasione per rivolgere pubblicamente tutta la mia gratitudine a questi dipendenti comunali, eccellenti professionisti. Purtroppo, però, il grande handicap con il quale siamo partiti è stato proprio l'assenza di una progettazione esecutiva per molte opere sportive pur in presenza di una disponibilità economica. C'è stata poi l'entrata in vigore dell' art. 33, comma 3-bis del d.lgs n. 163/06, che prevede per i Comuni non capoluogo di provincia l'acquisizione di lavori nell'ambito delle unioni dei comuni. Per questo è stata necessaria l'adesione alla centrale unica di committenza con i comuni di Bitonto, Ruvo di Puglia, Corato e Giovinazzo. Sono ormai definite le ultime procedure per il funzionamento della CUC e presto saremo pronti a bandire le gare necessarie alla realizzazione dei lavori".
Con Giulio Germinario, che dal 28 agosto dell'anno scorso è assessore agli appalti e contratti e impiantistica sportiva, facciamo una panoramica delle strutture sportive cittadine.
Molfetta Città Europea dello sport 2016. Lunedì scorso c'è stata la presentazione ufficiale del progetto che dà lustro a Molfetta. Cosa significa essere Città europea dello sport?
"Come abbiamo sempre detto ci siamo candidati e abbiamo accolto questo riconoscimento come occasione per mettere lo sport al centro delle buone pratiche che migliorano la qualità della vita dei cittadini e l'assessore Spadavecchia e il sindaco avranno modo presto di raccontarlo. Sul piano dell'impiantistica sportiva posso dire che è stato di stimolo per accelerare il lavoro sul miglioramento della qualità delle strutture cittadine, che questa amministrazione ha ereditato in pieno stato di abbandono con manutenzioni ordinarie e straordinarie spesso del tutto assenti. Le abbiamo fatte diventare una priorità, avviato e completato i primi lavori e approvato un importante parco progetti inserito nel piano delle opere pubbliche".
A quali lavori fa riferimento?
"Cominciamo da quelli completati. Il Pala Poli è diventato un gioiello della nostra impiantistica. Dal 2013 sono stati comprati i nuovi canestri e le panchine, realizzati in due stralci i lavori per l'ampliamento delle uscite di sicurezza e la messa a norma di tutti gli impianti, i nuovi infissi e questa estate la posa del nuovo parquet e a gennaio di quest'anno sono arrivate le nuove tribune. Lavori complessivi per 800.000 euro. È uno spettacolo seguire lì le partite della Pallavolo Molfetta e l'impianto è funzionale anche per le altre attività sportive".
Molfetta ha altri due palazzetti, non c'è solo il PalaPoli. Cosa state facendo per quelle strutture?
"Al PalaPanunzio abbiamo recentemente ospitato la Coppa delle Regioni della Fitet continuando quella che è ormai una vocazione per quell' impianto. Al PalaFiorentini c'è stata la sostituzione delle caldaie e presto sarà dotato di un nuovo tabellone elettronico. I due palazzetti hanno entrambi coperture in amianto. Il problema è da anni irrisolto e ci sono pervenute le raccolte firme del Comitato di quartiere di levante. Abbiamo approvato, nell' ultima Giunta, un progetto esecutivo per la rimozione dell'amianto e il rifacimento delle coperture per complessivi lavori di 330.000 euro".
Il calcio non sta vivendo ultimamente grandi stagioni in termini di risultati e seguito da parte del pubblico, ma resta lo sport forse più praticato in città. Qual è la situazione dello stadio Paolo Poli e degli altri campi?
"Sempre a proposito di lavori abbiamo realizzato, prima dell'avvio della stagione sportiva, la messa in sicurezza delle tribune e delle gradinate al Paolo Poli. Siamo consapevoli che non basta perché l'impianto ha grosse carenze. Per questo a luglio abbiamo anche approvato il progetto esecutivo di rifacimento della tribuna, delle gradinate e della recinzione del campo di gioco. Un progetto da 430.000 euro a base d'asta soggetta a ribasso. Siamo prossimi all'approvazione in Giunta anche di un secondo progetto esecutivo per la sostituzione del manto erboso con nuovo manto sintetico, che porterà economie di manutenzione per circa 150.000 euro l'anno.
Al campo sportivo Petrone, abbiamo già effettuato a gennaio la sostituzione del manto erboso, la protezione delle tribune con nuova ringhiera metallica, la sostituzione della caldaia, investendo circa 300.000 euro. A dicembre dello scorso anno sempre per il Petrone abbiamo approvato in giunta un progetto esecutivo di 710.000 euro da mettere a base d'asta del bando per il nuovo blocco spogliatoi e il rifacimento di impianti e servizi"
E le strutture minori come i campi di quartiere di viale Gramsci? Alla Madonna dei Martiri ci sono due campi in abbandono.
"Perché in passato non sono state programmate le manutenzioni straordinarie secondo i cicli di vita ad esempio dei manti erbosi. Si sono sfruttati finché non sono diventati pericolosi e improduttivi. Anche qui stiamo agendo nel segno del cambiamento. Sono in corso lavori per circa 230.000 euro di rifacimento dei tre campi di calcio in via Gramsci, con la sistemazione degli spogliatoi e dell'impianto di illuminazione; lavori ormai ultimati. Gli uffici stanno predisponendo gli atti di gara, di evidenza pubblica, per la nuova gestione della struttura. Per la Madonna dei Martiri abbiamo approvato a fine gennaio il progetto esecutivo di 200.000 euro per la riqualificazione dei campi in erba sintetica".
E la pista d'atletica?
"Stiamo gestendo un appalto complesso le cui procedure sono state definite dalla precedente amministrazione. Dopo la consegna dei lavori sono emersi una serie di problemi che hanno determinato la sospensione dei lavori. Siamo impegnati a risolvere questi problemi e intanto per non penalizzare un movimento florido in città come quello dell'atletica, all'interno del progetto del Paolo Poli abbiamo inserito la sostituzione del tartan della pista di atletica su cui attualmente si allenano".
Tanti numeri e progetti quale sarà il percorso per vederli realizzati?
"Guardate i progetti sono fondamentali. Quelli di cui ho parlato sono stati tutti realizzati all'interno dell'ufficio tecnico comunale, attraverso la valorizzazione delle professionalità presenti all'interno dell'Ente e colgo l'occasione per rivolgere pubblicamente tutta la mia gratitudine a questi dipendenti comunali, eccellenti professionisti. Purtroppo, però, il grande handicap con il quale siamo partiti è stato proprio l'assenza di una progettazione esecutiva per molte opere sportive pur in presenza di una disponibilità economica. C'è stata poi l'entrata in vigore dell' art. 33, comma 3-bis del d.lgs n. 163/06, che prevede per i Comuni non capoluogo di provincia l'acquisizione di lavori nell'ambito delle unioni dei comuni. Per questo è stata necessaria l'adesione alla centrale unica di committenza con i comuni di Bitonto, Ruvo di Puglia, Corato e Giovinazzo. Sono ormai definite le ultime procedure per il funzionamento della CUC e presto saremo pronti a bandire le gare necessarie alla realizzazione dei lavori".