L'Antiracket Molfetta parte civile nel processo contro il clan Parisi
Il processo dopo il maxiblitz "Do ut des" con l'arresto di 26 persone
venerdì 12 maggio 2017
14.49
In data 9 maggio si è tenuta davanti al giudice del Tribunale di Bari, presso aula bunker dell'ex sezione distaccata di Bitonto, l'udienza preliminare del processo nell'ambito dell'operazione denominata "Do ut des". Nel corso dell'udienza è stata accolta la richiesta di costituzione di parte civile della Fai – Antiracket Molfetta, Associazione Regionale, rappresentata dall'avvocato Marco Di Bartolomeo; si sono costituiti parte civile nel processo anche il Comune di Bari, lo Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari) e altre associazioni di categoria di Bari.
Il maxiblitz, lo ricordiamo, era scattato nel marzo 2016 e aveva portato all'arresto di 26 persone a Bari affiliate al clan del boss Parisi, grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Bari e coordinate dal Pm antimafia Patrizia Rautiis. Un'operazione ad ampio respiro che ha smantellato un sistema di estorsioni, con chiaro metodo di stampo mafioso, che coinvolgeva in pratica qualsiasi cantiere edile avviato nel quartiere Japigia di Bari che si ritrovavano sotto il controllo del clan Parisi. Le indagini hanno accertato che il metodo estorsivo si era affinato altresì al sistema dei subappalti controllato dal clan che era riuscito a mettere le mani anche sull'assegnazione delle case popolari.
Un duro colpo assestato alla malavita organizzata di Bari; una che inizi a essere liberata dalle ingerenze dell'illegalità nella vita quotidiana.
L'accoglimento della richiesta di costituzione di parte civile dell'Associazione è, anche in questo caso, un chiaro ed importante segnale di contrasto, conferma il presidente Renato De Scisciolo, che esprime la sua totale soddisfazione per il risultato giunto attraverso l'eccellente lavoro svolto dall'ufficio legale.
Il maxiblitz, lo ricordiamo, era scattato nel marzo 2016 e aveva portato all'arresto di 26 persone a Bari affiliate al clan del boss Parisi, grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Bari e coordinate dal Pm antimafia Patrizia Rautiis. Un'operazione ad ampio respiro che ha smantellato un sistema di estorsioni, con chiaro metodo di stampo mafioso, che coinvolgeva in pratica qualsiasi cantiere edile avviato nel quartiere Japigia di Bari che si ritrovavano sotto il controllo del clan Parisi. Le indagini hanno accertato che il metodo estorsivo si era affinato altresì al sistema dei subappalti controllato dal clan che era riuscito a mettere le mani anche sull'assegnazione delle case popolari.
Un duro colpo assestato alla malavita organizzata di Bari; una che inizi a essere liberata dalle ingerenze dell'illegalità nella vita quotidiana.
L'accoglimento della richiesta di costituzione di parte civile dell'Associazione è, anche in questo caso, un chiaro ed importante segnale di contrasto, conferma il presidente Renato De Scisciolo, che esprime la sua totale soddisfazione per il risultato giunto attraverso l'eccellente lavoro svolto dall'ufficio legale.