L’addio a Gabriella
La chiesa gremita, l’abbraccio della città
lunedì 19 maggio 2014
18.45
All'improvviso l'ultimo abbraccio a Gabriella, quello di amici, parenti, colleghi, diventa grande come l'amore di un'intera città che piange la scomparsa prematura di una sua giovane figlia. Tutti raccolti nel dolore per il funerale che è stato celebrato a Molfetta nella Chiesa "Madonna della Pace".
C'erano, davvero tutti. Tantissimi amici, conoscenti persone che avevano visto Gabriella esibirsi molto spesso col suo inseparabile violino, tutti conquistati dalla sua semplicità e dalla sua generosità. E poi c'erano i familiari. Una famiglia incredibile.. Tanto semplice e fuori dal comune che nonostante il dolore si è dimostrata forte ringraziando con applausi l'orchestra che ha suonato proprio per Gabriella.
Tutti, volevano bene a Gabriella, molto bene. Impossibile non volergliene. Perché era solare. Perché aveva sempre il sorriso sulle labbra. Aveva valori fuori dal comune, era allegra, positiva, dolce.
Era una ragazza speciale perché, ci provava sempre e comunque. Perché ci credeva tantissimo in tutto quello che faceva. Perché si divertiva a suonare col suo violino. Per tutto questo - e per molto altro ancora - Gabriella aveva conquistato tutti, grazie a qualità umane ancora più grandi di quelle di violinista, esempio più unico che raro nel mondo della musica.
Il feretro è sfilato sotto la pioggia di applausi delle centinaia di persone accorse per salutarla per l'ultima volta. Il rito funebre è stato celebrato da don Vincenzo de Palo che a conclusione di una commovente omelia ha detto: "Mons. Martella ha incontrato famiglia e benedetto salma. Il perché della morte non lo so quello della tua morte ancora di più. È stato tutto veloce, tutto in un attimo proprio come te con la voglia di fare mille cose al giorno. Solo che in un attino sei andata via per sempre. Atroce crudeltà. La tua vita era piena di significati. Voi giovani musicisti suonante solo per amore e non per soldi. Avevi un viso gentile specchio di un animo profondo, eri disciplinata e instancabile. Gabriella ora insegnaci la vita visto che tanti giovani se la bevono e se la fumano. Ma per te era una melodia stupenda. Grazie Gabriella arrivederci in cielo".
"Gabriella era bella in tutto. - ha dichiarato Annalisa Andriani, sua maestra di violino - una bellezza che avvolgeva tutto. Non ci è stato intento che non abbia raggiunto con successo. La musica l'ha portata a sostenere sacrifici e studi importanti. Il nostro linguaggio è la musica ed è in questo che lei continuerà a vivere".
Tremava d'emozione la chiesa della Madonna della Pace quando un componente dell'orchestra conclude l'addio a Gabriella con pensieri che lei stessa aveva scritto di proprio pugno qualche settimana fa. "25 aprile 2014. Stare lontano dallo strumento non e del tutto negativo. Ho lasciato il violino per dedicarmi ad altro ed ho scoperto degli aspetti della musica del tutto nuovi. La musica non e un attività di serie b. Pochi sono i privilegiati che hanno assaporato la materia. La società attuale infatti pensa solo ad accumulare soldi. Dove è il resto? Io cerco di non perdere mai l'entusiasmo per la musica. Per me la musica è puro godimento del dettaglio, è uno specchio in cui riflettersi".
Il funerale di Gabriella è roba da musicisti: quando esce il feretro si sentono le note di vari strumenti che raccontano l'essenza di una giornata di dolore, ma che aspettano il ritorno di Ilaria. Le lacrime avvolgono ogni persona. Il magone sembra non voler lasciare le gole dei familiari, degli amici, dei musicisti, della gente accorsa per dirle addio. Il mondo delle musica è composto ma caloroso, sincero, nel saluto a quella ragazza che, in soli 22 anni, ha conquistato tutti.
C'erano, davvero tutti. Tantissimi amici, conoscenti persone che avevano visto Gabriella esibirsi molto spesso col suo inseparabile violino, tutti conquistati dalla sua semplicità e dalla sua generosità. E poi c'erano i familiari. Una famiglia incredibile.. Tanto semplice e fuori dal comune che nonostante il dolore si è dimostrata forte ringraziando con applausi l'orchestra che ha suonato proprio per Gabriella.
Tutti, volevano bene a Gabriella, molto bene. Impossibile non volergliene. Perché era solare. Perché aveva sempre il sorriso sulle labbra. Aveva valori fuori dal comune, era allegra, positiva, dolce.
Era una ragazza speciale perché, ci provava sempre e comunque. Perché ci credeva tantissimo in tutto quello che faceva. Perché si divertiva a suonare col suo violino. Per tutto questo - e per molto altro ancora - Gabriella aveva conquistato tutti, grazie a qualità umane ancora più grandi di quelle di violinista, esempio più unico che raro nel mondo della musica.
Il feretro è sfilato sotto la pioggia di applausi delle centinaia di persone accorse per salutarla per l'ultima volta. Il rito funebre è stato celebrato da don Vincenzo de Palo che a conclusione di una commovente omelia ha detto: "Mons. Martella ha incontrato famiglia e benedetto salma. Il perché della morte non lo so quello della tua morte ancora di più. È stato tutto veloce, tutto in un attimo proprio come te con la voglia di fare mille cose al giorno. Solo che in un attino sei andata via per sempre. Atroce crudeltà. La tua vita era piena di significati. Voi giovani musicisti suonante solo per amore e non per soldi. Avevi un viso gentile specchio di un animo profondo, eri disciplinata e instancabile. Gabriella ora insegnaci la vita visto che tanti giovani se la bevono e se la fumano. Ma per te era una melodia stupenda. Grazie Gabriella arrivederci in cielo".
"Gabriella era bella in tutto. - ha dichiarato Annalisa Andriani, sua maestra di violino - una bellezza che avvolgeva tutto. Non ci è stato intento che non abbia raggiunto con successo. La musica l'ha portata a sostenere sacrifici e studi importanti. Il nostro linguaggio è la musica ed è in questo che lei continuerà a vivere".
Tremava d'emozione la chiesa della Madonna della Pace quando un componente dell'orchestra conclude l'addio a Gabriella con pensieri che lei stessa aveva scritto di proprio pugno qualche settimana fa. "25 aprile 2014. Stare lontano dallo strumento non e del tutto negativo. Ho lasciato il violino per dedicarmi ad altro ed ho scoperto degli aspetti della musica del tutto nuovi. La musica non e un attività di serie b. Pochi sono i privilegiati che hanno assaporato la materia. La società attuale infatti pensa solo ad accumulare soldi. Dove è il resto? Io cerco di non perdere mai l'entusiasmo per la musica. Per me la musica è puro godimento del dettaglio, è uno specchio in cui riflettersi".
Il funerale di Gabriella è roba da musicisti: quando esce il feretro si sentono le note di vari strumenti che raccontano l'essenza di una giornata di dolore, ma che aspettano il ritorno di Ilaria. Le lacrime avvolgono ogni persona. Il magone sembra non voler lasciare le gole dei familiari, degli amici, dei musicisti, della gente accorsa per dirle addio. Il mondo delle musica è composto ma caloroso, sincero, nel saluto a quella ragazza che, in soli 22 anni, ha conquistato tutti.