L'8 febbraio 1703 nasceva a Molfetta Corrado Giaquinto
Per l'occasione previste visite gratuite al Museo Diocesano
giovedì 8 febbraio 2024
Corrado Domenico Nicolò Antonio Giaquinto nacque a Molfetta, nel Regno di Napoli, l'8 febbraio 1703, da Francesco, un sarto originario di Montoro, in provincia di Avellino, e da Angela Fontana di Bari, quinto di sette figli, nella vigilia della festa di San Corrado di Baviera patrono della città, da cui prese il nome.
A lui, ma non solo, è dedicata la mostra "Il mestiere del pittore", a cura di Cecilia Veronese e Francesco De Nicolo, inaugurata il 10 novembre 2023 nei nuovi ambienti del Seminario Vescovile annessi al Museo Diocesano di Molfetta grazie ai fondi POR Puglia 2014/2020 Asse VI "Tutela dell'Ambiente e Promozione delle Risorse Naturali e Culturali" - Azione 6.7 "Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale".
In migliaia hanno visitato i nuovi spazi della struttura diocesana negli ultimi mesi ed apprezzato le esposizioni temporanee promosse da "Arte in arte": la personale di Giovanni Gasparro, straordinario artista contemporaneo pugliese, dal titolo "Il nuovo teatro del divino", e la mostra dedicata allo studio della collezione disegnativa Piepoli-Spadavecchia, giunta al Museo Diocesano di Molfetta nel 2013, per volontà di Virginia Piepoli, desiderosa di non disperdere un fondo di importanza storica e artistica. Da questo alcuni dei disegni sono stati posti in dialogo con opere pittoriche provenienti dalla Terra di Bari, dalla Sicilia e dalla Campania, con prestiti eccezionali dal Museo Diocesano e dalla chiesa di San Francesco di Andria, dall'Archivio Biblioteca Museo civico di Altamura, da Palazzo Abatellis di Palermo, dalla Certosa di San Martino di Napoli e dalla collezione de Luca.
«In questo contesto, attraverso il fondo grafico e le opere sul territorio pugliese è stato possibile, inoltre, mettere a fuoco un artista e una personalità disegnativa di straordinaria importanza come quella di Nicola Porta, che riprese l'officina molfettese al ritorno da Roma nel 1743 con un aggiornato bagaglio visivo, disegnativo e didattico al contempo napoletano e romano – tra modelli antichi e moderni – e nuove suggestioni da Corrado Giaquinto, veicolo di questo transfert culturale, iconografico e figurativo insieme».
Temi ed esiti di una ricerca condotta sulla collezione, in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova e la Fondazione Museo Diocesano, e confluiti in una pregevole pubblicazione edita da Claudio Grenzi con prefazione di Clara Gelao – già direttrice della Pinacoteca metropolitana "C. Giaquinto" – e saggio di Corrado Pisani. Ad impreziosire ulteriormente l'esposizione, inoltre, all'interno della sala immersiva si può prendere parte alla "Giaquinto Experience" realizzata da DOT Studio, che permette per la prima volta di poter ammirare i dipinti della collezione De Luca, dodici tele a tema mitologico, le cui storie sono animate cogliendo i particolari eventi narrati dalla pittura.
Con l'approssimarsi del termine della mostra ed in occasione della ricorrenza della nascita di Corrado Giaquinto, il Museo Diocesano promuove una giornata ad ingresso gratuito giovedì 8 febbraio 2024, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e visite guidate in compagnia del curatore Francesco De Nicolo dal 9 all'11 febbraio, giorno di chiusura della mostra, alle ore 19.00 su prenotazione.
A lui, ma non solo, è dedicata la mostra "Il mestiere del pittore", a cura di Cecilia Veronese e Francesco De Nicolo, inaugurata il 10 novembre 2023 nei nuovi ambienti del Seminario Vescovile annessi al Museo Diocesano di Molfetta grazie ai fondi POR Puglia 2014/2020 Asse VI "Tutela dell'Ambiente e Promozione delle Risorse Naturali e Culturali" - Azione 6.7 "Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale".
In migliaia hanno visitato i nuovi spazi della struttura diocesana negli ultimi mesi ed apprezzato le esposizioni temporanee promosse da "Arte in arte": la personale di Giovanni Gasparro, straordinario artista contemporaneo pugliese, dal titolo "Il nuovo teatro del divino", e la mostra dedicata allo studio della collezione disegnativa Piepoli-Spadavecchia, giunta al Museo Diocesano di Molfetta nel 2013, per volontà di Virginia Piepoli, desiderosa di non disperdere un fondo di importanza storica e artistica. Da questo alcuni dei disegni sono stati posti in dialogo con opere pittoriche provenienti dalla Terra di Bari, dalla Sicilia e dalla Campania, con prestiti eccezionali dal Museo Diocesano e dalla chiesa di San Francesco di Andria, dall'Archivio Biblioteca Museo civico di Altamura, da Palazzo Abatellis di Palermo, dalla Certosa di San Martino di Napoli e dalla collezione de Luca.
«In questo contesto, attraverso il fondo grafico e le opere sul territorio pugliese è stato possibile, inoltre, mettere a fuoco un artista e una personalità disegnativa di straordinaria importanza come quella di Nicola Porta, che riprese l'officina molfettese al ritorno da Roma nel 1743 con un aggiornato bagaglio visivo, disegnativo e didattico al contempo napoletano e romano – tra modelli antichi e moderni – e nuove suggestioni da Corrado Giaquinto, veicolo di questo transfert culturale, iconografico e figurativo insieme».
Temi ed esiti di una ricerca condotta sulla collezione, in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova e la Fondazione Museo Diocesano, e confluiti in una pregevole pubblicazione edita da Claudio Grenzi con prefazione di Clara Gelao – già direttrice della Pinacoteca metropolitana "C. Giaquinto" – e saggio di Corrado Pisani. Ad impreziosire ulteriormente l'esposizione, inoltre, all'interno della sala immersiva si può prendere parte alla "Giaquinto Experience" realizzata da DOT Studio, che permette per la prima volta di poter ammirare i dipinti della collezione De Luca, dodici tele a tema mitologico, le cui storie sono animate cogliendo i particolari eventi narrati dalla pittura.
Con l'approssimarsi del termine della mostra ed in occasione della ricorrenza della nascita di Corrado Giaquinto, il Museo Diocesano promuove una giornata ad ingresso gratuito giovedì 8 febbraio 2024, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e visite guidate in compagnia del curatore Francesco De Nicolo dal 9 all'11 febbraio, giorno di chiusura della mostra, alle ore 19.00 su prenotazione.