Isabella de Bari: «Questo impegno elettorale non è accaduto per caso. Molfetta merita»
La de Bari presenta la sua candidatura. «Impegnamoci tutti per Molfetta, la nostra città. Molfetta merita di più...».
lunedì 27 marzo 2017
«Ho pensato ad una pagina Facebook per interagire con gli amici di sempre e quelli nuovi di rete, quando potrò, vorrò e lo riterrò utile e piacevole». Il candidato sindaco del centrodestra Isabella de Bari presenta così la sua candidatura a sindaco di Molfetta. «Non intendo trattare questioni importanti, programmi politici ed afflizioni sociali, laddove banalità, chiacchiericcio e polemiche fine a se stesse prendano il sopravvento sulla complessità delle problematiche. Né intendo fasciarmi la testa per essere sempre all'altezza delle risposte perché, come gli amici di sempre sanno, i miei post appartengono alla notte».
«Ho chiesto consiglio per impostare questa pagina, tutti mi hanno detto: "scrivi chi sei", chi legge deve saperlo - racconta de Bari - Vi confesso e rivelo da subito la mia latente schizofrenia. Ci sono "Me stessa" ed "Io", inseparabili ma diverse. "Me stessa" è l'umorismo di stampo ed ispirazione freudiano è la componente che genera ottimismo e neutralizza gli effetti di un pessimismo che alla fine è sempre di valore positivo. "Io" è rigorosa, disciplinata solo mentalmente, sgobbona in senso positivo, decisionista senza pari nei tempi, con una massima di vita: "Nulla accade per caso"».
Dall'intervento della candidata emerge con forza un tema, quasi un leitmotiv. La partecipazione. Si punta sul coinvolgimento di elettori e militanti attraverso una piattaforma online. L'hashtag è #molfettamerita. Il centrodestra dovrà essere una realtà inclusiva perché «anche questo impegno elettorale (non una avventura), non è accaduto per caso. Nella mia professione mi nutro di relazioni giovanili e mi propongo sempre come madre autorevole e propositiva di regole. Ho una figlia che è una esplosione di vitalità, di emozioni, di intelligenti estrosità e, perché no, anche di "casini ordinari", una splendida sintesi, elaborata e strutturata, delle contraddizioni generazionali».
Citando le sue esperienze da mamma, Isabella de Bari ricorda «Come tutti i figli, ha la dolcezza di cui sono portatori i nonni, l'intelligenza attiva e concreta di noi genitori, la forza rabbiosa di chi vuole cambiare il mondo in totale dissenso dal contesto. È al futuro dei nostri figli che sarà orientato il mio lavoro, per rimuovere le loro paure. Hanno forza sufficiente per cambiare, ma ci appaiono inibiti ed abbruttiti, solo perché sappiamo che Molfetta non dà occasioni ed opportunità per esprimere la loro intelligenza di cui, peraltro, hanno consapevolezza. Li vediamo tristi perché anche noi adulti e genitori sogniamo e reprimiamo le nostre aspettative rendendoli rabbiosi ed indolenti. Vorrei rasserenarli tutti, questi giovani, uno per uno, dicendo loro di essere pazienti».
L'avvocatessa, con spirito elettorale, porge lo sguardo al futuro. «Una soluzione c'è: se Molfetta decolla nell'economia per produrre "cose" ed "idee", ci saranno spazi di realizzazione per tutti. Nella libertà di ciascuno, in questa che è sì un'avventura, organizziamoci per rendere Molfetta protagonista del suo futuro. Ah, sono anche sposatissima».
Poi fa un appello agli elettori. «E adesso, impegniamoci tutti per Molfetta, la nostra città. Molfetta merita. Molfetta merita di più...».
«Ho chiesto consiglio per impostare questa pagina, tutti mi hanno detto: "scrivi chi sei", chi legge deve saperlo - racconta de Bari - Vi confesso e rivelo da subito la mia latente schizofrenia. Ci sono "Me stessa" ed "Io", inseparabili ma diverse. "Me stessa" è l'umorismo di stampo ed ispirazione freudiano è la componente che genera ottimismo e neutralizza gli effetti di un pessimismo che alla fine è sempre di valore positivo. "Io" è rigorosa, disciplinata solo mentalmente, sgobbona in senso positivo, decisionista senza pari nei tempi, con una massima di vita: "Nulla accade per caso"».
Dall'intervento della candidata emerge con forza un tema, quasi un leitmotiv. La partecipazione. Si punta sul coinvolgimento di elettori e militanti attraverso una piattaforma online. L'hashtag è #molfettamerita. Il centrodestra dovrà essere una realtà inclusiva perché «anche questo impegno elettorale (non una avventura), non è accaduto per caso. Nella mia professione mi nutro di relazioni giovanili e mi propongo sempre come madre autorevole e propositiva di regole. Ho una figlia che è una esplosione di vitalità, di emozioni, di intelligenti estrosità e, perché no, anche di "casini ordinari", una splendida sintesi, elaborata e strutturata, delle contraddizioni generazionali».
Citando le sue esperienze da mamma, Isabella de Bari ricorda «Come tutti i figli, ha la dolcezza di cui sono portatori i nonni, l'intelligenza attiva e concreta di noi genitori, la forza rabbiosa di chi vuole cambiare il mondo in totale dissenso dal contesto. È al futuro dei nostri figli che sarà orientato il mio lavoro, per rimuovere le loro paure. Hanno forza sufficiente per cambiare, ma ci appaiono inibiti ed abbruttiti, solo perché sappiamo che Molfetta non dà occasioni ed opportunità per esprimere la loro intelligenza di cui, peraltro, hanno consapevolezza. Li vediamo tristi perché anche noi adulti e genitori sogniamo e reprimiamo le nostre aspettative rendendoli rabbiosi ed indolenti. Vorrei rasserenarli tutti, questi giovani, uno per uno, dicendo loro di essere pazienti».
L'avvocatessa, con spirito elettorale, porge lo sguardo al futuro. «Una soluzione c'è: se Molfetta decolla nell'economia per produrre "cose" ed "idee", ci saranno spazi di realizzazione per tutti. Nella libertà di ciascuno, in questa che è sì un'avventura, organizziamoci per rendere Molfetta protagonista del suo futuro. Ah, sono anche sposatissima».
Poi fa un appello agli elettori. «E adesso, impegniamoci tutti per Molfetta, la nostra città. Molfetta merita. Molfetta merita di più...».