Intervista esclusiva all'arch. Nicola Massimo, amministratore unico dell'ASM
Tanti i temi affrontati e sul porta a porta «Impossibile rimettere i cassonetti»
lunedì 30 gennaio 2017
È entrato in punta di piedi nella gestione commissariale dell'ASM, la municipalizzata che gestisce la raccolta ed il ciclo dei rifiuti a Molfetta. Di origine campana ed uomo fidato del commissario Passerotti, che lo ha nominato amministratore unico dell'azienda, l'arch. Nicola Massimo ci ha rilasciato un'intervista esclusiva sulla quale non si è risparmiato su nessuno dei punti affrontati, rivelandosi un amministratore già appasionatosi allle vicende di Molfetta e connotato da un decisionismo da molti apprezzato, o criticato a seconda dei punti di vista. Il risultato è quindi questa intervista da leggere con interesse.
Qual è lo stato in cui ha trovato l'ASM?
Come ho già dichiarato, ho trovato un'azienda in buono stato, con delle professionalità rilevanti. C'è da lavorare sul progetto già avviato e sto cercando di dare il mio contributo per lasciare un segno della mia attività. Abbiamo trovato un'azienda a cui è stata data una dignità strategica, proiettata verso un futuro importante.
Il sistema porta a porta è stato ed è ancora oggi, oggetto di discussione cittadina. Secondo lei come hanno reagito i molfettesi a questa innovazione?
Ci sono ancora degli episodi di cattivo conferimento dei rifiuti perché sono ancora presenti dei cassonetti, ma quando la raccolta porta a porta, sicuramente entro fine febbraio, sarà operativa in tutta la città questi episodi caleranno ulteriormente.
Partiremo inoltre con un'opera di controllo non per attuare una "repressione" ma per evidenziare che il sistema dei cassonetti è un sistema che non ha più motivo di esistere, non per scelta politica, ma sono le norme nazionali e comunitarie che spingono solo verso questa direzione.
Il Commissario inoltre sta davvero facendo tutto quanto è possibile e in suo potere per far si che anche Molfetta raggiunga livelli soddisfacenti di raccolta differenziata.
Indietro non si può tornare quindi.
Parlando da tecnico, è impossibile rimettere i cassonetti in strada. Gli effetti sarebbero disastrosi.
Il sistema di raccolta porta a porta è l'unico sistema che consente ai Comuni di registrare percentuali molto alte di raccolta differenziate e che soddisfino gli obiettivi di legge. Molfetta non è da meno ai Comuni che raggiungono le percentuali richieste. Sicuramente il cambiamento ha necessità di tempi e di controllo e noi ci stiamo attivando per questo. Al momento dopo le Ordinanze commissariali stimiamo la raccolta differenziata al 47%
Quello che però i cittadini lamentano è anche un controllo molto blando sui cittadini sporcaccioni.
Il punto è che in questa fase noi dobbiamo innanzitutto garantire il servizio nel miglior modo possibile. È chiaro che certi atteggiamenti vanno bloccati sul nascere, come il cittadino refrattario al sistema che ci sarà fino a quando non verrano messi in atto dei sistemi sanzionatori. Noi stiamo predisponendo un tavolo che programmi un'azione di controllo e monitoraggio del territorio in stretta collaborazione con la Polizia Municipale. Per la prossima settimana avvieremo questo programma, fortemente voluto dal Commissario.
Sarà un programma che prevederà controlli tre giorni a settimana con Polizia Municipale ed ASM su tutto il territorio. Questo tipo di lavoro ci permetterà di individuare e sanare coloro che sono irrispettosi nei confronti della città e di coloro che svolgono correttamente la raccolta. Sarà un'attività duratura e che si prolungherà per diversi mesi. E' prevista, inoltre, l'implementazione del sistema di video sorveglianza della città anche al fine di monitorare fenomeni di sversamento di rifiuti.
Anche perché c'è una parte di città che invece ha risposto positivamente al nuovo metodo.
Non è una parte di città: è la stragrande maggioranza della popolazione. Non possiamo dire che la città è contro il porta a porta, sono un tecnico non sono un politico e non voglio entrare nel merito, ma c'è fortunatamente solo una minima parte che contesta questo sistema. La stragrande maggioranza dei cittadini la vuole ed a dirlo non sono io ma i dati che segnalano una differenza enorme tra il prima ed il dopo.
A dirlo sono anche i dati dell'affluenza presso le isole ecologiche. In quest'ottica state quindi lavorando per una terza isola?
La terza isola rappresenta un ulteriore salto in avanti in quanto consente di avere più a portata di mano l'opportunità di liberarsi in maniera consona dei rifiuti. Le risorse finanziarie sono già state reperite e l'idea è quella di realizzare la terza isola nei pressi dello svincolo dell'autostrada e che possa coinvolgere gli abitanti dei nuovi quartieri formando un triangolo con le altre due isole.
Altro tema che da tempo riguarda l'ASM è quello dell'impiantistica. A che punto sono gli iter per la realizzazione dell'impianto di compostaggio e di selezione della plastica?
Assieme alla realizzazione dell'autoparco, parliamo di progetti su cui stiamo lavorando alacremente. Circa l'impianto di compostaggio è importante sottolineare che parliamo di una struttura che rappresenterebbe una risorsa importantissima per Molfetta: realizzarlo permetterebbe di chiudere il ciclo in loco, abbattere in maniera cospicua i costi ed addirittura creare surplus economico per la città.
L'impiantistica rappresenta il valore aggiunto: sia quello di selezione che di compostaggio non solo sarebbero infatti a disposizione di Molfetta ma anche di altri Comuni e quindi farebbero arrivare nuove risorse e opportunità per nuovi investimenti.
La realizzazione non è lontana: la prossima settimana abbiamo una riunione tecnica per l'impianto di compostaggio tant'è che entro la prima decade di febbraio chiederemo l'AIA alla Regione. Per l'impianto di selezione invece stiamo lavorando all'adeguamento del progetto preliminare affinché divenga definitivo.
Siamo molto vicini al traguardo. Abbiamo il sostegno della gestione commissariale che ha posto i due impianti tra le priorità di realizzazione.
Quale azienda vorrebbe lasciare a chi verrà dopo di lei?
Lasceremo un'azienda con una programmazione importante. Stiamo anche lavorando sul fronte della forza lavoro, nel rispetto dei vincoli del patto di stabilità e della normativa di settore. Non escludiamo la realizzazione di un bando pubblico per l'assunzione di nuovo personale, perché la crescita dei risultati del porta a porta ci permette di risparmiare risorse da poter investire in forza lavoro.
Lasceremo un'azienda risanata anche economicamente e con una strada tracciata. Chi verrà dopo di noi avrà sicuramente modo di poter lavorare serenamente.
Che ricordo porterà di Molfetta?
Io porterò con me il ricordo di una città che ha voglia di crescere e lavorare. E questo fa onore alla bellissima Molfetta.
Qual è lo stato in cui ha trovato l'ASM?
Come ho già dichiarato, ho trovato un'azienda in buono stato, con delle professionalità rilevanti. C'è da lavorare sul progetto già avviato e sto cercando di dare il mio contributo per lasciare un segno della mia attività. Abbiamo trovato un'azienda a cui è stata data una dignità strategica, proiettata verso un futuro importante.
Il sistema porta a porta è stato ed è ancora oggi, oggetto di discussione cittadina. Secondo lei come hanno reagito i molfettesi a questa innovazione?
Ci sono ancora degli episodi di cattivo conferimento dei rifiuti perché sono ancora presenti dei cassonetti, ma quando la raccolta porta a porta, sicuramente entro fine febbraio, sarà operativa in tutta la città questi episodi caleranno ulteriormente.
Partiremo inoltre con un'opera di controllo non per attuare una "repressione" ma per evidenziare che il sistema dei cassonetti è un sistema che non ha più motivo di esistere, non per scelta politica, ma sono le norme nazionali e comunitarie che spingono solo verso questa direzione.
Il Commissario inoltre sta davvero facendo tutto quanto è possibile e in suo potere per far si che anche Molfetta raggiunga livelli soddisfacenti di raccolta differenziata.
Indietro non si può tornare quindi.
Parlando da tecnico, è impossibile rimettere i cassonetti in strada. Gli effetti sarebbero disastrosi.
Il sistema di raccolta porta a porta è l'unico sistema che consente ai Comuni di registrare percentuali molto alte di raccolta differenziate e che soddisfino gli obiettivi di legge. Molfetta non è da meno ai Comuni che raggiungono le percentuali richieste. Sicuramente il cambiamento ha necessità di tempi e di controllo e noi ci stiamo attivando per questo. Al momento dopo le Ordinanze commissariali stimiamo la raccolta differenziata al 47%
Quello che però i cittadini lamentano è anche un controllo molto blando sui cittadini sporcaccioni.
Il punto è che in questa fase noi dobbiamo innanzitutto garantire il servizio nel miglior modo possibile. È chiaro che certi atteggiamenti vanno bloccati sul nascere, come il cittadino refrattario al sistema che ci sarà fino a quando non verrano messi in atto dei sistemi sanzionatori. Noi stiamo predisponendo un tavolo che programmi un'azione di controllo e monitoraggio del territorio in stretta collaborazione con la Polizia Municipale. Per la prossima settimana avvieremo questo programma, fortemente voluto dal Commissario.
Sarà un programma che prevederà controlli tre giorni a settimana con Polizia Municipale ed ASM su tutto il territorio. Questo tipo di lavoro ci permetterà di individuare e sanare coloro che sono irrispettosi nei confronti della città e di coloro che svolgono correttamente la raccolta. Sarà un'attività duratura e che si prolungherà per diversi mesi. E' prevista, inoltre, l'implementazione del sistema di video sorveglianza della città anche al fine di monitorare fenomeni di sversamento di rifiuti.
Anche perché c'è una parte di città che invece ha risposto positivamente al nuovo metodo.
Non è una parte di città: è la stragrande maggioranza della popolazione. Non possiamo dire che la città è contro il porta a porta, sono un tecnico non sono un politico e non voglio entrare nel merito, ma c'è fortunatamente solo una minima parte che contesta questo sistema. La stragrande maggioranza dei cittadini la vuole ed a dirlo non sono io ma i dati che segnalano una differenza enorme tra il prima ed il dopo.
A dirlo sono anche i dati dell'affluenza presso le isole ecologiche. In quest'ottica state quindi lavorando per una terza isola?
La terza isola rappresenta un ulteriore salto in avanti in quanto consente di avere più a portata di mano l'opportunità di liberarsi in maniera consona dei rifiuti. Le risorse finanziarie sono già state reperite e l'idea è quella di realizzare la terza isola nei pressi dello svincolo dell'autostrada e che possa coinvolgere gli abitanti dei nuovi quartieri formando un triangolo con le altre due isole.
Altro tema che da tempo riguarda l'ASM è quello dell'impiantistica. A che punto sono gli iter per la realizzazione dell'impianto di compostaggio e di selezione della plastica?
Assieme alla realizzazione dell'autoparco, parliamo di progetti su cui stiamo lavorando alacremente. Circa l'impianto di compostaggio è importante sottolineare che parliamo di una struttura che rappresenterebbe una risorsa importantissima per Molfetta: realizzarlo permetterebbe di chiudere il ciclo in loco, abbattere in maniera cospicua i costi ed addirittura creare surplus economico per la città.
L'impiantistica rappresenta il valore aggiunto: sia quello di selezione che di compostaggio non solo sarebbero infatti a disposizione di Molfetta ma anche di altri Comuni e quindi farebbero arrivare nuove risorse e opportunità per nuovi investimenti.
La realizzazione non è lontana: la prossima settimana abbiamo una riunione tecnica per l'impianto di compostaggio tant'è che entro la prima decade di febbraio chiederemo l'AIA alla Regione. Per l'impianto di selezione invece stiamo lavorando all'adeguamento del progetto preliminare affinché divenga definitivo.
Siamo molto vicini al traguardo. Abbiamo il sostegno della gestione commissariale che ha posto i due impianti tra le priorità di realizzazione.
Quale azienda vorrebbe lasciare a chi verrà dopo di lei?
Lasceremo un'azienda con una programmazione importante. Stiamo anche lavorando sul fronte della forza lavoro, nel rispetto dei vincoli del patto di stabilità e della normativa di settore. Non escludiamo la realizzazione di un bando pubblico per l'assunzione di nuovo personale, perché la crescita dei risultati del porta a porta ci permette di risparmiare risorse da poter investire in forza lavoro.
Lasceremo un'azienda risanata anche economicamente e con una strada tracciata. Chi verrà dopo di noi avrà sicuramente modo di poter lavorare serenamente.
Che ricordo porterà di Molfetta?
Io porterò con me il ricordo di una città che ha voglia di crescere e lavorare. E questo fa onore alla bellissima Molfetta.