Intervista esclusiva al Commissario prefettizio dott. Mauro Passerotti
«C'è un Governo ed è un Governo forte della Città intenzionato a lavorare ed a collaborare con tutti»
venerdì 26 agosto 2016
00.01
Da pochi mesi al governo di Molfetta, il Commissario prefettizio Mauro Passerotti (nella foto in uno scatto di R. Cimini) si rivela lontano dall'immagine del funzionario concentrato esclusivamente sugli aspetti, pure importanti, dell'ordinaria amministrazione. Il Dott. Passerotti si mostra, infatti, molto attento alle esigenze della Città, che vive sicuramente uno dei momenti più complessi e delicati della sua storia, e pronto ad ascoltare le istanze e le richieste dei cittadini.
Nell'intervista che ci ha gentilmente concesso abbiamo discusso di alcune delle problematiche cittadine più pressanti:
Una delle più importanti azioni compiute dal momento del Suo insediamento è stata l'approvazione del rendiconto 2015, sul quale, però, si è scatenata la diatriba politica. Il contendere è sulla presenza o meno di debiti e sul rispetto del patto di stabilità, in altri termini se il bilancio sia o meno in passivo. Qual è la reale situazione dei conti?
In relazione al Bilancio 2015, come è agevole rilevare, la gestione di competenza ha chiuso in attivo, mentre si è accertato il disavanzo di quasi 3 milioni di euro dovuto ad una operazione di eliminazione di residui attivi che probabilmente il Comune non avrebbe mai riscosso.
Per quanto concerne il prospetto del disavanzo di circa 13 milioni di euro è un dato che non deve allarmare. Infatti, sotto il profilo strettamente contabile si tratta di un accantonamento che tiene conto di debiti di dubbia esigibilità per circa 8 milioni di euro, oltre che dell'IMU non riscossa nel 2015 e delle somme vincolate per legge.
Certamente gli Uffici dovranno prestare la massima attenzione al fine di riscuotere il più possibile le somme rimaste a residui e devo dire che si sono già attivati in tal senso facendo partire gli accertamenti per i tributi e le entrate patrimoniali, con particolare riguardo ai permessi a costruire e alle violazioni al codice della strada. In tal senso si è disposto di comune intesa un apposito monitoraggio.
Ha approvato anche il bilancio di previsione ma, alla luce di quanto detto in precedenza, ritiene necessarie variazioni? Se sì, su quali poste?
Per quanto riguarda il Bilancio di Previsione 2016 come è noto è stato approvato con atto n. 10 del 21 luglio 2016.
Sicuramente, sono previste alcune variazioni che andranno apportate d'intesa con i Dirigenti. Posso dire che sono da tempo in corso i necessari incontri tra il Dirigente del Servizio Finanziario e gli altri Dirigenti Comunali per approfondire nel dettaglio dove si dovrà intervenire.
Ho approvato il bilancio di previsione 2016, i cui termini erano dal 30 aprile 2016, in quanto l'Ente non era più in esercizio provvisorio, ma in gestione provvisoria. Tale situazione, se protratta, avrebbe portato ad una gravissima limitazione sulla regolare gestione dei servizi pubblici tenuto anche conto che occorreva dare corso all'introito dei trasferimenti da parte dello Stato. In tal modo si prevede l'incasso di questi ultimi a partire dal prossimo mese di settembre. Ho dovuto verificare prima, con molta attenzione, con l'approvazione del Rendiconto 2015, i risultati delle asseverazioni delle Società partecipate, cioè che le stesse non chiudessero in perdita tale da influenzare le previsioni di bilancio 2016.
Una vera e propria "bomba" per la marineria molfettese è stato il sequestro – con la conseguente chiusura – dei cantieri navali. A farne le spese, oltre agli imprenditori e ai dipendenti direttamente interessati, anche i pescatori che in questo periodo effettuano la manutenzione delle imbarcazioni. Con la chiusura dei cantieri devono rivolgersi ad altre strutture con un notevole incremento dei costi. Il Comune può intervenire in qualche maniera?
In relazione ai cantieri navali, indubbiamente si tratta di un'altra emergenza, peraltro anche questa ben nota, della Città di Molfetta. Ho già incontrato alcuni operatori. Altri stanno scrivendo al Comune facendo presente le loro problematiche per il ripristino dei luoghi sotto il profilo igienico sanitario e della sicurezza. Riguardo al sequestro giudiziario in senso stretto l'Amministrazione comunale non può interloquire. Ma dopo alcuni incontri con alcuni operatori e con la Guardia costiera, si è deciso l'attivazione di un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti gli interessati e dei soggetti istituzionali coinvolti per favorire e agevolare per quanto possibile, d'intesa, i lavori necessari ed il superamento delle anomalie e criticità ben note da tempo a tutti. Il criterio anche qui sarà la concertazione nel rispetto delle regole e delle norme in materia. Il tavolo avrà avvio dagli inizi di settembre. Mentre le scrivo sto valutando una proroga dell'ordinanza già adottata al riguardo.
Altro problema che coinvolge numerose famiglie, sia quelle dei dipendenti sia quelle degli utenti, è la chiusura delle piscine comunali. Tra l'altro, allo stato attuale, non ci risulta ci sia ancora un servizio di guardiania o custodia, cosa che favorisce atti vandalismo. Quali sono i tempi previsti perché tutto possa tornare alla normalità?
Per le Piscine comunali sono intervenuto anche qui personalmente. È incredibile che l'Amministrazione si debba difendere dai vandali che non si capisce per quale motivo, se non perverso e del tutto anomalo, devastano quanto è rimasto di una struttura al servizio della Città e dei Cittadini. Dobbiamo fare presto! L'Ufficio sta valutando l'installazione di un sistema di allarme con intervento di sorveglianza immediato per 24 ore al giorno. Ciò sarà più economico di un servizio di guardiania armato anche solo notturno. Nel frattempo si dovrà bandire una gara per la gestione in tempi ristretti. Tutto ciò è all'attenzione degli Uffici competenti.
Veniamo alla ormai annosa questione del porto commerciale. Nonostante il dissequestro del cantiere, è ancora tutto bloccato. Quali prospettive si aprono, soprattutto dopo il parere dell'ANAC e di quello del legale nominato dalla precedente amministrazione?
La questione del Porto di Molfetta è sicuramente una delle priorità tra le varie situazioni e temi altrettanto delicati ed importanti che stiamo trattando. Forse la prima delle priorità. È stata intanto depositata una istanza alla Procura per un chiarimento sulle opere di messa in sicurezza per le quali si è operato il dissequestro. La problematica come sapete è molto complessa dal punto di vista giuridico, amministrativo e contabile. I pareri resi finora dall'ANAC e dai consulenti sono in fase di approfondimento dettagliato da parte della gestione commissariale. Il criterio che verrà seguito è il rispetto della legalità prima di tutto attraverso il sistema della concertazione di tutte le istituzioni e le Amministrazioni coinvolte, unitamente agli esperti ed ai consulenti già nominati. Le iniziative da assumere saranno attentamente ponderate nei giusti tempi necessari per l'approfondimento rigoroso in corso, in attesa di avviare l'apposito tavolo di lavoro e di coordinamento con tutti gli Enti e Amministrazioni interessate.
Da molto tempo è stato bandito il concorso per incrementare l'organico della Polizia Locale. Poi, tra blocco del turn over nella pubblica amministrazione e difficoltà di bilancio, non se ne è saputo più nulla. Cosa possiamo dire ai tanti giovani che si erano iscritti e sono ancora in attesa delle prove?
Mi risulta siano state esaminate le domande presentate ai fini dell'ammissione. Contemporaneamente era stata programmata l'assunzione di 8 vigili per il 2016, 1 nel 2017 e 1 nel 2018. Ora si ritiene opportuno, ove possibile, fare in modo che la procedura possa andare avanti ed in questo senso ho investito il Segretario Generale dell'Ente e gli Uffici competenti.
Molfetta si è divisa sulla gestione dei rifiuti e sulla scelta della raccolta differenziata porta a porta. Qual è il suo parere in merito?
La scelta del porta a porta è condivisibile in quanto diretta a garantire i migliori risultati in termini di differenziazione dei rifiuti e riduzione di costi nel tempo. Ciononostante per ottenere i migliori risultati deve necessariamente seguire la massima collaborazione degli utenti e, quindi, deve essere condivisa per quanto possibile con tutti. È importante, quindi, la metodologia seguita e la concertazione. Per questo nel dare corso alle scelte già effettuate nel tempo sto raccogliendo le richieste degli utenti, che risultano sensate e opportune, per introdurre e far seguire ove possibile eventuali correttivi organizzativi. Nel frattempo sto affrontando le questioni contabili e organizzative dell'Azienda i cui amministratori devono essere rinnovati. Ritengo necessario anche in questa materia, attraverso il dialogo, superare steccati politici o meno che dividono la città, ricercando maggiore unità sulle scelte nel superiore interesse pubblico di Molfetta e per il suo sviluppo.
Il sistema del "Porta a Porta", che non può essere e non è esclusivo del solo Comune di Molfetta, in quanto trattasi di percorso condiviso anche dagli altri Comuni e dal quale non si può prescindere, costituisce oggi testimonianza generale della crescita e della sensibilità umana nei confronti dell'ambiente. Invero in tutte le Regioni d'Italia tale sistema è ormai ampiamente consolidato e sperimentato, anche in considerazione del principio più si differenzia e meno si paga in discarica. Del resto le norme regionali sui rifiuti prevedono l'utilizzo di detto sistema.
Va aggiunto, inoltre, che Mercoledì 2 luglio 2016 la Commissione dell'Unione europea ha approvato una serie di misure per aumentare il tasso di riciclo negli Stati membri e facilitare la transizione verso "un'economia circolare": un modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Si tratta di un sistema opposto a quello definito "lineare", che parte dalla materia e arriva al rifiuto.
Tra le proposte della Commissione ce ne sono alcune che dovrebbero diventare giuridicamente vincolanti per gli Stati dell'UE: il riciclaggio del 70 per cento dei rifiuti urbani e dell'80 per cento dei rifiuti di imballaggio (vetro, carta, plastica ecc.) entro il 2030 e, a partire dal 2025, anche il divieto di collocare in discarica i rifiuti riciclabili e biodegradabili. Le proposte passeranno ora al Consiglio e al Parlamento europeo per l'approvazione.
Grande è l'attenzione da Lei mostrata nell'ascoltare le istanze di tanti cittadini e comitati di quartiere. Quali sono, secondo Lei, le esigenze più sentite dai molfettesi?A quali si potrà dare adeguata risposta e in che tempi?
Caro Direttore La ringrazio molto per l'intervista. Come Lei sa, per esperienza diretta nel corso di miei precedenti incarichi, proprio nell'ambito della comunicazione, credo molto nella funzione dei mass media come massima espressione del diritto all'informazione corretta dei cittadini e come strumento anche di trasparenza. In tal senso ho predisposto un "modulo di ascolto" al servizio dei cittadini in cui questi ultimi possono segnalare criticità, anomalie o suggerimenti. I moduli vengono inviati agli Uffici per i necessari interventi. È stata aperta anche sul sito una rubrica in cui raccogliere, in via sperimentale in forma anonima, le segnalazioni pervenute non in maniera sconosciuta, raccogliendone gli esiti e le iniziative adottate dagli Uffici. Un sistema per favorire la partecipazione e migliorare il funzionamento degli Uffici.
Per quanto concerne le esigenze e le priorità della Città di Molfetta, sicuramente una parte importante sono quelle che qui abbiamo trattato. Penso anche alla sicurezza urbana. In tal senso verrà riesaminato anche il sistema di videosorveglianza della Città e ove possibile implementato.
Ma in questo primissimo percorso di gestione commissariale sono stati affrontati altri argomenti altrettanto importanti e delicati per la Città. Penso all'iter procedurale di valorizzazione e conferma delle Società partecipate, che al momento ha portato alla approvazione del Bilancio della Multiservizi ed al rinnovo dei suoi amministratori con persone di elevato profilo professionale e con risparmio per l'Azienda. Infatti, anticipando le nuove norme in materia che nel frattempo sono state emanate, relative ai requisiti, controlli e verifiche proprio sulle società partecipate di Enti pubblici, si è provveduto alla necessarie modifiche statutarie e alla previsione di un Amministratore unico il cui corrispettivo è stato determinato in 30.000 euro annue, rispetto agli oltre 100.000 del Cda precedente, con possibilità di raggiungere al massimo euro 45.000 in caso solo di conseguimento del bilancio positivo. Insomma comunque il risparmio sarà superiore al 50% seppure impiegando professionalità qualitativamente significative. Stesso discorso vale per il collegio sindacale e stesso procedimento è in corso per le altre Società partecipate che dovranno conformarsi alla nuova disciplina normativa.
A proposito desidero qui rassicurare, come peraltro fatto negli incontri sindacali, i lavoratori delle Aziende per il rinnovo dei contratti e per la salvaguardia dei posti di lavoro.
Vorrei solo aggiungere in ultimo e non ultimo il tavolo tecnico avviato a seguito del nubifragio che ha interessato l'area industriale nei giorni 16 e 17 luglio scorso. Si sono svolti ben due tavoli tecnici in comune con la partecipazione di tutti gli Interessati, oltre alle riunioni in Regione. Procederemo in sintonia con tutti, da ultimo anche Legambiente che siede al tavolo, a concertare e condividere l'adozione di progetti mirati per la riduzione del rischio sismico. In tal senso il comune ha pubblicato un avviso finalizzato all'affidamento dell'incarico professionale di supporto per la progettazione delle opere di mitigazione indispensabili. Desidero ringraziare tutti quanti stanno collaborando fattivamente agli atti e ai procedimenti, sia all'interno che all'esterno dell'Amministrazione e i due sub Commissari incaricati dalla Prefettura e la Prefettura stessa.
Come si vede c'è un Governo ed è un Governo forte della Città intenzionato a lavorare ed a collaborare con tutti, volto ad agire concretamente. Una gestione tecnica, non politica, il cui solo fine è evitare qualsiasi perdita di opportunità per Molfetta, in modo da poterla consegnare ai nuovi Amministratori nel migliore stato possibile. Mi fermo qui per il momento per ragioni di tempo e spazio, rinviando a momenti più opportuni per altre tematiche da affrontare ed in corso d'opera come per esempio l'organizzazione della struttura comunale confermata nel suo complesso, l'organizzazione e la ripresa del Centro disabili e gli interventi nel welfare, l'uso e la gestione dei centri sportivi e dei beni immobili dell'Ente e tanti altri.
Nell'intervista che ci ha gentilmente concesso abbiamo discusso di alcune delle problematiche cittadine più pressanti:
Una delle più importanti azioni compiute dal momento del Suo insediamento è stata l'approvazione del rendiconto 2015, sul quale, però, si è scatenata la diatriba politica. Il contendere è sulla presenza o meno di debiti e sul rispetto del patto di stabilità, in altri termini se il bilancio sia o meno in passivo. Qual è la reale situazione dei conti?
In relazione al Bilancio 2015, come è agevole rilevare, la gestione di competenza ha chiuso in attivo, mentre si è accertato il disavanzo di quasi 3 milioni di euro dovuto ad una operazione di eliminazione di residui attivi che probabilmente il Comune non avrebbe mai riscosso.
Per quanto concerne il prospetto del disavanzo di circa 13 milioni di euro è un dato che non deve allarmare. Infatti, sotto il profilo strettamente contabile si tratta di un accantonamento che tiene conto di debiti di dubbia esigibilità per circa 8 milioni di euro, oltre che dell'IMU non riscossa nel 2015 e delle somme vincolate per legge.
Certamente gli Uffici dovranno prestare la massima attenzione al fine di riscuotere il più possibile le somme rimaste a residui e devo dire che si sono già attivati in tal senso facendo partire gli accertamenti per i tributi e le entrate patrimoniali, con particolare riguardo ai permessi a costruire e alle violazioni al codice della strada. In tal senso si è disposto di comune intesa un apposito monitoraggio.
Ha approvato anche il bilancio di previsione ma, alla luce di quanto detto in precedenza, ritiene necessarie variazioni? Se sì, su quali poste?
Per quanto riguarda il Bilancio di Previsione 2016 come è noto è stato approvato con atto n. 10 del 21 luglio 2016.
Sicuramente, sono previste alcune variazioni che andranno apportate d'intesa con i Dirigenti. Posso dire che sono da tempo in corso i necessari incontri tra il Dirigente del Servizio Finanziario e gli altri Dirigenti Comunali per approfondire nel dettaglio dove si dovrà intervenire.
Ho approvato il bilancio di previsione 2016, i cui termini erano dal 30 aprile 2016, in quanto l'Ente non era più in esercizio provvisorio, ma in gestione provvisoria. Tale situazione, se protratta, avrebbe portato ad una gravissima limitazione sulla regolare gestione dei servizi pubblici tenuto anche conto che occorreva dare corso all'introito dei trasferimenti da parte dello Stato. In tal modo si prevede l'incasso di questi ultimi a partire dal prossimo mese di settembre. Ho dovuto verificare prima, con molta attenzione, con l'approvazione del Rendiconto 2015, i risultati delle asseverazioni delle Società partecipate, cioè che le stesse non chiudessero in perdita tale da influenzare le previsioni di bilancio 2016.
Una vera e propria "bomba" per la marineria molfettese è stato il sequestro – con la conseguente chiusura – dei cantieri navali. A farne le spese, oltre agli imprenditori e ai dipendenti direttamente interessati, anche i pescatori che in questo periodo effettuano la manutenzione delle imbarcazioni. Con la chiusura dei cantieri devono rivolgersi ad altre strutture con un notevole incremento dei costi. Il Comune può intervenire in qualche maniera?
In relazione ai cantieri navali, indubbiamente si tratta di un'altra emergenza, peraltro anche questa ben nota, della Città di Molfetta. Ho già incontrato alcuni operatori. Altri stanno scrivendo al Comune facendo presente le loro problematiche per il ripristino dei luoghi sotto il profilo igienico sanitario e della sicurezza. Riguardo al sequestro giudiziario in senso stretto l'Amministrazione comunale non può interloquire. Ma dopo alcuni incontri con alcuni operatori e con la Guardia costiera, si è deciso l'attivazione di un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti gli interessati e dei soggetti istituzionali coinvolti per favorire e agevolare per quanto possibile, d'intesa, i lavori necessari ed il superamento delle anomalie e criticità ben note da tempo a tutti. Il criterio anche qui sarà la concertazione nel rispetto delle regole e delle norme in materia. Il tavolo avrà avvio dagli inizi di settembre. Mentre le scrivo sto valutando una proroga dell'ordinanza già adottata al riguardo.
Altro problema che coinvolge numerose famiglie, sia quelle dei dipendenti sia quelle degli utenti, è la chiusura delle piscine comunali. Tra l'altro, allo stato attuale, non ci risulta ci sia ancora un servizio di guardiania o custodia, cosa che favorisce atti vandalismo. Quali sono i tempi previsti perché tutto possa tornare alla normalità?
Per le Piscine comunali sono intervenuto anche qui personalmente. È incredibile che l'Amministrazione si debba difendere dai vandali che non si capisce per quale motivo, se non perverso e del tutto anomalo, devastano quanto è rimasto di una struttura al servizio della Città e dei Cittadini. Dobbiamo fare presto! L'Ufficio sta valutando l'installazione di un sistema di allarme con intervento di sorveglianza immediato per 24 ore al giorno. Ciò sarà più economico di un servizio di guardiania armato anche solo notturno. Nel frattempo si dovrà bandire una gara per la gestione in tempi ristretti. Tutto ciò è all'attenzione degli Uffici competenti.
Veniamo alla ormai annosa questione del porto commerciale. Nonostante il dissequestro del cantiere, è ancora tutto bloccato. Quali prospettive si aprono, soprattutto dopo il parere dell'ANAC e di quello del legale nominato dalla precedente amministrazione?
La questione del Porto di Molfetta è sicuramente una delle priorità tra le varie situazioni e temi altrettanto delicati ed importanti che stiamo trattando. Forse la prima delle priorità. È stata intanto depositata una istanza alla Procura per un chiarimento sulle opere di messa in sicurezza per le quali si è operato il dissequestro. La problematica come sapete è molto complessa dal punto di vista giuridico, amministrativo e contabile. I pareri resi finora dall'ANAC e dai consulenti sono in fase di approfondimento dettagliato da parte della gestione commissariale. Il criterio che verrà seguito è il rispetto della legalità prima di tutto attraverso il sistema della concertazione di tutte le istituzioni e le Amministrazioni coinvolte, unitamente agli esperti ed ai consulenti già nominati. Le iniziative da assumere saranno attentamente ponderate nei giusti tempi necessari per l'approfondimento rigoroso in corso, in attesa di avviare l'apposito tavolo di lavoro e di coordinamento con tutti gli Enti e Amministrazioni interessate.
Da molto tempo è stato bandito il concorso per incrementare l'organico della Polizia Locale. Poi, tra blocco del turn over nella pubblica amministrazione e difficoltà di bilancio, non se ne è saputo più nulla. Cosa possiamo dire ai tanti giovani che si erano iscritti e sono ancora in attesa delle prove?
Mi risulta siano state esaminate le domande presentate ai fini dell'ammissione. Contemporaneamente era stata programmata l'assunzione di 8 vigili per il 2016, 1 nel 2017 e 1 nel 2018. Ora si ritiene opportuno, ove possibile, fare in modo che la procedura possa andare avanti ed in questo senso ho investito il Segretario Generale dell'Ente e gli Uffici competenti.
Molfetta si è divisa sulla gestione dei rifiuti e sulla scelta della raccolta differenziata porta a porta. Qual è il suo parere in merito?
La scelta del porta a porta è condivisibile in quanto diretta a garantire i migliori risultati in termini di differenziazione dei rifiuti e riduzione di costi nel tempo. Ciononostante per ottenere i migliori risultati deve necessariamente seguire la massima collaborazione degli utenti e, quindi, deve essere condivisa per quanto possibile con tutti. È importante, quindi, la metodologia seguita e la concertazione. Per questo nel dare corso alle scelte già effettuate nel tempo sto raccogliendo le richieste degli utenti, che risultano sensate e opportune, per introdurre e far seguire ove possibile eventuali correttivi organizzativi. Nel frattempo sto affrontando le questioni contabili e organizzative dell'Azienda i cui amministratori devono essere rinnovati. Ritengo necessario anche in questa materia, attraverso il dialogo, superare steccati politici o meno che dividono la città, ricercando maggiore unità sulle scelte nel superiore interesse pubblico di Molfetta e per il suo sviluppo.
Il sistema del "Porta a Porta", che non può essere e non è esclusivo del solo Comune di Molfetta, in quanto trattasi di percorso condiviso anche dagli altri Comuni e dal quale non si può prescindere, costituisce oggi testimonianza generale della crescita e della sensibilità umana nei confronti dell'ambiente. Invero in tutte le Regioni d'Italia tale sistema è ormai ampiamente consolidato e sperimentato, anche in considerazione del principio più si differenzia e meno si paga in discarica. Del resto le norme regionali sui rifiuti prevedono l'utilizzo di detto sistema.
Va aggiunto, inoltre, che Mercoledì 2 luglio 2016 la Commissione dell'Unione europea ha approvato una serie di misure per aumentare il tasso di riciclo negli Stati membri e facilitare la transizione verso "un'economia circolare": un modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Si tratta di un sistema opposto a quello definito "lineare", che parte dalla materia e arriva al rifiuto.
Tra le proposte della Commissione ce ne sono alcune che dovrebbero diventare giuridicamente vincolanti per gli Stati dell'UE: il riciclaggio del 70 per cento dei rifiuti urbani e dell'80 per cento dei rifiuti di imballaggio (vetro, carta, plastica ecc.) entro il 2030 e, a partire dal 2025, anche il divieto di collocare in discarica i rifiuti riciclabili e biodegradabili. Le proposte passeranno ora al Consiglio e al Parlamento europeo per l'approvazione.
Grande è l'attenzione da Lei mostrata nell'ascoltare le istanze di tanti cittadini e comitati di quartiere. Quali sono, secondo Lei, le esigenze più sentite dai molfettesi?A quali si potrà dare adeguata risposta e in che tempi?
Caro Direttore La ringrazio molto per l'intervista. Come Lei sa, per esperienza diretta nel corso di miei precedenti incarichi, proprio nell'ambito della comunicazione, credo molto nella funzione dei mass media come massima espressione del diritto all'informazione corretta dei cittadini e come strumento anche di trasparenza. In tal senso ho predisposto un "modulo di ascolto" al servizio dei cittadini in cui questi ultimi possono segnalare criticità, anomalie o suggerimenti. I moduli vengono inviati agli Uffici per i necessari interventi. È stata aperta anche sul sito una rubrica in cui raccogliere, in via sperimentale in forma anonima, le segnalazioni pervenute non in maniera sconosciuta, raccogliendone gli esiti e le iniziative adottate dagli Uffici. Un sistema per favorire la partecipazione e migliorare il funzionamento degli Uffici.
Per quanto concerne le esigenze e le priorità della Città di Molfetta, sicuramente una parte importante sono quelle che qui abbiamo trattato. Penso anche alla sicurezza urbana. In tal senso verrà riesaminato anche il sistema di videosorveglianza della Città e ove possibile implementato.
Ma in questo primissimo percorso di gestione commissariale sono stati affrontati altri argomenti altrettanto importanti e delicati per la Città. Penso all'iter procedurale di valorizzazione e conferma delle Società partecipate, che al momento ha portato alla approvazione del Bilancio della Multiservizi ed al rinnovo dei suoi amministratori con persone di elevato profilo professionale e con risparmio per l'Azienda. Infatti, anticipando le nuove norme in materia che nel frattempo sono state emanate, relative ai requisiti, controlli e verifiche proprio sulle società partecipate di Enti pubblici, si è provveduto alla necessarie modifiche statutarie e alla previsione di un Amministratore unico il cui corrispettivo è stato determinato in 30.000 euro annue, rispetto agli oltre 100.000 del Cda precedente, con possibilità di raggiungere al massimo euro 45.000 in caso solo di conseguimento del bilancio positivo. Insomma comunque il risparmio sarà superiore al 50% seppure impiegando professionalità qualitativamente significative. Stesso discorso vale per il collegio sindacale e stesso procedimento è in corso per le altre Società partecipate che dovranno conformarsi alla nuova disciplina normativa.
A proposito desidero qui rassicurare, come peraltro fatto negli incontri sindacali, i lavoratori delle Aziende per il rinnovo dei contratti e per la salvaguardia dei posti di lavoro.
Vorrei solo aggiungere in ultimo e non ultimo il tavolo tecnico avviato a seguito del nubifragio che ha interessato l'area industriale nei giorni 16 e 17 luglio scorso. Si sono svolti ben due tavoli tecnici in comune con la partecipazione di tutti gli Interessati, oltre alle riunioni in Regione. Procederemo in sintonia con tutti, da ultimo anche Legambiente che siede al tavolo, a concertare e condividere l'adozione di progetti mirati per la riduzione del rischio sismico. In tal senso il comune ha pubblicato un avviso finalizzato all'affidamento dell'incarico professionale di supporto per la progettazione delle opere di mitigazione indispensabili. Desidero ringraziare tutti quanti stanno collaborando fattivamente agli atti e ai procedimenti, sia all'interno che all'esterno dell'Amministrazione e i due sub Commissari incaricati dalla Prefettura e la Prefettura stessa.
Come si vede c'è un Governo ed è un Governo forte della Città intenzionato a lavorare ed a collaborare con tutti, volto ad agire concretamente. Una gestione tecnica, non politica, il cui solo fine è evitare qualsiasi perdita di opportunità per Molfetta, in modo da poterla consegnare ai nuovi Amministratori nel migliore stato possibile. Mi fermo qui per il momento per ragioni di tempo e spazio, rinviando a momenti più opportuni per altre tematiche da affrontare ed in corso d'opera come per esempio l'organizzazione della struttura comunale confermata nel suo complesso, l'organizzazione e la ripresa del Centro disabili e gli interventi nel welfare, l'uso e la gestione dei centri sportivi e dei beni immobili dell'Ente e tanti altri.