Iniziato il percorso per il riconoscimento di qualità del "Calzone alla Molfettese"
Nel primo pomeriggio incontro con gli addetti ai lavori nella sede di Lama Scotella
giovedì 9 novembre 2017
15.15
Un percorso lungo ma su cui l'amministrazione Minervini è assolutamente decisa: far conquistare dal "calzone alla molfettese" il riconoscimento di qualità che consentirebbe al prodotto di essere ancora più conosciuto e tutelato.
E' questo quanto emerso nel primo incontro di quello che è stato definito un "vero e proprio viaggio", avvenuto nel primo pomeriggio tra gli addetti ai lavori e il sindaco Tommaso Minervini, il vice sindaco Sara Allegretta, l'assessore al marketing e al commercio Pasquale Mancini, l'assessore ai lavori pubblici Mariano Caputo e Carmela Germano, assessore con deleghe alle politiche giovanili, pari opportunità, vivibilità e tempi della città.
I panificatori molfettesi hanno presentato i loro prodotti, sottoposti poi a una valutazione dell'aspetto, del sapore del ripieno e di quello dell'impasto. Di qui la raccolta dei dati per creare un disciplinare tra le varie ricette da dove partire per chiedere poi il riconoscimento di slow food, il maggiore reso a un prodotto tradizionale.
«Direi che qui davanti a noi ci sono tutti gli ingredienti di ciò che vogliamo fare: il lavoro, il sapere e la serenità. E' ciò che noi vogliamo fare per questa città: mettere insieme il lavoro, l'esperienza, l'identità e portarla fuori con serenità in tutti i campi. Come? Con l'ingrediente più importante: facendo sinergia, facendo rete, mettendoci insieme perchè dobbiamo tornare a essere una grande comunità per esaltare la nostra identità», ha affermato Tommaso Minervini.
A fare gli onori di casa Tommaso Amato.
E' questo quanto emerso nel primo incontro di quello che è stato definito un "vero e proprio viaggio", avvenuto nel primo pomeriggio tra gli addetti ai lavori e il sindaco Tommaso Minervini, il vice sindaco Sara Allegretta, l'assessore al marketing e al commercio Pasquale Mancini, l'assessore ai lavori pubblici Mariano Caputo e Carmela Germano, assessore con deleghe alle politiche giovanili, pari opportunità, vivibilità e tempi della città.
I panificatori molfettesi hanno presentato i loro prodotti, sottoposti poi a una valutazione dell'aspetto, del sapore del ripieno e di quello dell'impasto. Di qui la raccolta dei dati per creare un disciplinare tra le varie ricette da dove partire per chiedere poi il riconoscimento di slow food, il maggiore reso a un prodotto tradizionale.
«Direi che qui davanti a noi ci sono tutti gli ingredienti di ciò che vogliamo fare: il lavoro, il sapere e la serenità. E' ciò che noi vogliamo fare per questa città: mettere insieme il lavoro, l'esperienza, l'identità e portarla fuori con serenità in tutti i campi. Come? Con l'ingrediente più importante: facendo sinergia, facendo rete, mettendoci insieme perchè dobbiamo tornare a essere una grande comunità per esaltare la nostra identità», ha affermato Tommaso Minervini.
A fare gli onori di casa Tommaso Amato.