Individuati nuovi residui bellici nelle nostre acque
A segnarli la Capitaneria di porto di Molfetta
giovedì 19 gennaio 2017
23.47
Con l'ordinanza n. 1/2017, emessa giorno 13 gennaio scorso e pubblicata ieri presso l'Albo Pretorio del Comune di Molfetta, è stata integrata, con l'aggiunta di nuove coordinate, l'ordinanza n. 3/2011, e le sue successive modifiche, di cui ultima la n. 73/2016 in data 23.12.2016.
Con tali provvedimenti infatti sono stati resi noti i posizionamenti degli ordigni residuati bellici individuati "nell'ambito del progetto per la realizzazione del nuovo porto commerciale di Molfetta, nonché nell'ambito dell'Accordo di Programma per la caratterizzazione e bonifica degli ordigni bellici di aree portuali pugliesi (stipulato tra Ministero dell'Ambiente, Regione Puglia, ISPRA e ARPA Puglia)" così come si legge nell'ordinanza n.1/2017.
I molfettesi ormai conoscono fin troppo bene la situazione attuale delle acque molfettesi nello specifico ed adriatiche in generale: da anni infatti, procedono i lavori di individuazione e rimozione dei residui bellici nelle acque del mar Adriatico. La realizzazione del nuovo porto ha poi ulteriormente accelerato tale operazione per le acque della nostra costa.
Sono sette i nuovi punti segnalati dalla Capitaneria alla Procura la quale dovrà ora adoperarsi per bonificare anche questi nuovi siti avvalendosi del lavoro del Ministero della Difesa.
Per chi vuole provare ad individuare geograficamente i punti, può rilevarli tramite i moderni sistemi di localizzazione GPS, come Google Maps, inserendo appunto le coordinate visibili nell'ordinanza allegata a questo articolo. Cosi facendo si può notare come i punti riguardano tutti una zona vicina all'imbocco dell'area portuale.
Una zona di certo delicata.
Con tali provvedimenti infatti sono stati resi noti i posizionamenti degli ordigni residuati bellici individuati "nell'ambito del progetto per la realizzazione del nuovo porto commerciale di Molfetta, nonché nell'ambito dell'Accordo di Programma per la caratterizzazione e bonifica degli ordigni bellici di aree portuali pugliesi (stipulato tra Ministero dell'Ambiente, Regione Puglia, ISPRA e ARPA Puglia)" così come si legge nell'ordinanza n.1/2017.
I molfettesi ormai conoscono fin troppo bene la situazione attuale delle acque molfettesi nello specifico ed adriatiche in generale: da anni infatti, procedono i lavori di individuazione e rimozione dei residui bellici nelle acque del mar Adriatico. La realizzazione del nuovo porto ha poi ulteriormente accelerato tale operazione per le acque della nostra costa.
Sono sette i nuovi punti segnalati dalla Capitaneria alla Procura la quale dovrà ora adoperarsi per bonificare anche questi nuovi siti avvalendosi del lavoro del Ministero della Difesa.
Per chi vuole provare ad individuare geograficamente i punti, può rilevarli tramite i moderni sistemi di localizzazione GPS, come Google Maps, inserendo appunto le coordinate visibili nell'ordinanza allegata a questo articolo. Cosi facendo si può notare come i punti riguardano tutti una zona vicina all'imbocco dell'area portuale.
Una zona di certo delicata.