Incontri nella Catacombe: la raffineria dell’AlleGrezza
Giovannangelo De Gennaro racconta in musica il Natale in compagnia di Fabulanova
domenica 21 dicembre 2014
8.50
Il Comitato di quartiere Catacombe organizza per il 22 dicembre, alle 19.00, in Piazza delle Erbe (in caso di pioggia presso la scuola di musica Dvorak) un evento musicale con canti natalizi, balli e momenti conviviali nell'ambito degli "Incontri nelle Catacombe".
I canti saranno eseguiti da "La Raffineria dell'AlleGrezza" che da anni sta portando avanti un progetto che si richiama alla tradizione molfettese portando per la città canti e musiche natalizie.
Tra il 13 ed il 23 Dicembre, a Molfetta, è viva la tradizione della Santa Allegrezza, in cui comitive di giovani e meno giovani musicanti girano di casa in casa, tra parenti o conoscenti per cantare brani natalizi tra i quali quello che porta il nome della tradizione stessa. Da qualche anno il musicista molfettese Giovannangelo de Gennaro, esperto di repertori antichi e ricercatore di tradizioni popolari, ha riunito a sè amici musicisti, professionisti e amatori, con i quali anima i presepi nelle case di conoscenti e amici. Nel secolo scorso le quindici strofe della Santa Allegrezza venivano cantate dai necrofori, ad alta voce dietro le porte delle abitazioni contrassegnate da una grande "S" rossa (per indicare Santa Allegrezza); alla fine del canto, seguito dall'invocazione in dialetto la cui traduzione dice "uè padrona, porgici il canestro delle cose buone", i padroni di casa usavano offrire dolci e cibarie agli esecutori.
Ma nell'allegro ritrovo organizzato da de Gennaro non mancano canti africani o sudamericani. Il repertorio si arricchisce anche di chicche antiche (tarantella del seicento, antidotum tarantulae) ma anche di brani popolari non necessariamente natalizi (classici napoletani, garganici, salentini) su cui danzatori si esibiscono con balli tipici.
Oltre ad un nutrito gruppo di cantori, l'estemporaneo collettivo conta strumenti d'ogni sorta (chitarre, mandolini, fisarmonica, organetto, tromba, zampogna, flauti, arpa, ecc.) e percussioni etniche (tamburelli, nacchere, castagnette, surdo e cembali).
I canti saranno seguiti da danze popolari e del Sud Italia e del mondo a cura dell'Associazione Fabulanova, e dalla condivisione del tradizionale "chènistre de re còese bòene" a cui speriamo gli abitanti, le attività commerciali del territorio e chiunque altro vogliano contribuire. Perché con La Raffineria l'AlleGrezza diventa AlleGria!
I canti saranno eseguiti da "La Raffineria dell'AlleGrezza" che da anni sta portando avanti un progetto che si richiama alla tradizione molfettese portando per la città canti e musiche natalizie.
Tra il 13 ed il 23 Dicembre, a Molfetta, è viva la tradizione della Santa Allegrezza, in cui comitive di giovani e meno giovani musicanti girano di casa in casa, tra parenti o conoscenti per cantare brani natalizi tra i quali quello che porta il nome della tradizione stessa. Da qualche anno il musicista molfettese Giovannangelo de Gennaro, esperto di repertori antichi e ricercatore di tradizioni popolari, ha riunito a sè amici musicisti, professionisti e amatori, con i quali anima i presepi nelle case di conoscenti e amici. Nel secolo scorso le quindici strofe della Santa Allegrezza venivano cantate dai necrofori, ad alta voce dietro le porte delle abitazioni contrassegnate da una grande "S" rossa (per indicare Santa Allegrezza); alla fine del canto, seguito dall'invocazione in dialetto la cui traduzione dice "uè padrona, porgici il canestro delle cose buone", i padroni di casa usavano offrire dolci e cibarie agli esecutori.
Ma nell'allegro ritrovo organizzato da de Gennaro non mancano canti africani o sudamericani. Il repertorio si arricchisce anche di chicche antiche (tarantella del seicento, antidotum tarantulae) ma anche di brani popolari non necessariamente natalizi (classici napoletani, garganici, salentini) su cui danzatori si esibiscono con balli tipici.
Oltre ad un nutrito gruppo di cantori, l'estemporaneo collettivo conta strumenti d'ogni sorta (chitarre, mandolini, fisarmonica, organetto, tromba, zampogna, flauti, arpa, ecc.) e percussioni etniche (tamburelli, nacchere, castagnette, surdo e cembali).
I canti saranno seguiti da danze popolari e del Sud Italia e del mondo a cura dell'Associazione Fabulanova, e dalla condivisione del tradizionale "chènistre de re còese bòene" a cui speriamo gli abitanti, le attività commerciali del territorio e chiunque altro vogliano contribuire. Perché con La Raffineria l'AlleGrezza diventa AlleGria!