Incidente mortale sulla 16 bis: l'auto ha tentato di schivare un animale

Il centauro 36enne ha cercato di evitare lo scontro, ma non ha avuto il tempo per una disperata frenata. Mezzi sequestrati

mercoledì 21 settembre 2022 10.31
Uno schianto micidiale a ridosso di un'auto, il cui conducente ha perso il controllo per un animale spuntato all'improvviso. La caduta sull'asfalto, poi la morte, praticamente sul colpo. Per Alessio Caio, 36enne ingegnere informatico di Trani, gli operatori del 118 non hanno potuto fare nulla. Vano ogni tentativo di rianimazione.

L'incidente stradale è avvenuto sulla strada statale 16 bis, nel territorio di Giovinazzo, all'altezza dello svincolo di Cola Olidda, in direzione Foggia. Erano le 00.30, quando, per cause in corso di accertamento, l'uomo, in sella alla sua moto, una Aprilia Tuono 1000, è finito violentemente addosso ad una vettura, una Lancia Ypsilon, che procedeva nello stesso senso di marcia.

Secondo le prime ricostruzioni, il conducente dell'auto, di 22 anni, avrebbe perso il controllo del mezzo molto probabilmente dopo aver tentato di evitare un animale (forse un cane, nda) che, proprio in quel momento, ha attraversato la strada: l'uomo è finito contro il guardrail, per poi andare in testacoda fermandosi al centro della carreggiata.

Il motociclista che sopraggiungeva nella stessa direzione ha cercato di evitare lo scontro, ma non ha avuto il tempo per una disperata frenata, colpendo l'auto, ferma di traverso al centro della strada, a velocità sostenuta.

L'impatto tra la moto e la parte laterale destra della vettura deve essere stato a dir poco devastante, tanto che, sbalzato letteralmente di sella e finito sull'asfalto, il 36enne - che indossava regolarmente il casco - ha perso la vita in pochi attimi e quando sono arrivati gli operatori del 118, richiamati sul posto dalle telefonate di alcuni automobilisti di passaggio, ormai era tutto inutile. Troppa violenza, nessuna speranza di salvezza.

Lo scenario circostante, quello di una lunga lingua di asfalto e cemento, la 16 bis, circondata da buie campagne, con le luci della città lontane, sullo sfondo. I sanitari, giunti sul luogo dell'impatto con due ambulanze, non hanno potuto fare nulla per cercare di rianimare l'uomo e si sono limitati a stendere un lenzuolo bianco su quel corpo che, al loro tempestivo arrivo, già non respirava più: il cuore di Alessio aveva ormai cessato di battere a causa di un «politrauma da incidente stradale».

Straziante per gli stessi sanitari, così come per i carabinieri, a cui è toccato anche il compito di comunicare la drammatica ai familiari del giovane. È rimasto ferito, invece, il 22enne alla conduzione della Lancia Ypsilon - che viaggiava da solo - per il quale si è reso necessario il trasporto in ospedale. È stato condotto in codice rosso per dinamica al pronto soccorso del Policlinico di Bari, ma non ha riportato lesioni tali da essere giudicato a rischio per la vita. Il peggio sarebbe stato evitato proprio grazie all'arrivo dei soccorritori.

Sul luogo del sinistro, per eseguire i rilievi, sono giunti i militari della locale Stazione. A loro spetterà il compito di ricostruire e stabilire l'esatta dinamica del dramma, per risalire alle cause dello scontro mortale. Alle operazioni hanno presenziato anche gli uomini della Compagnia di Molfetta, i quali hanno contribuito alla gestione della viabilità, attività impegnativa nonostante l'ora.

Il pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bari, Lanfranco Marazia, ha disposto il sequestro di entrambi i veicoli coinvolti nell'incidente, per le successive perizie. E soprattutto per fornire delle risposte ai familiari di un'altra giovane vita spezzata, ora piegati dal dolore. Tutto ancora da ricostruire, dunque, quest'ennesimo incidente.

Per ora c'è soltanto una certezza. Tanto banale, quanto drammatica. Sulla strada statale 16 bis continua a salire la tragica conta dei sinistri con feriti gravi e, come in questo caso, anche con decessi. La salma del 36enne, intanto, ieri è stata trasportata presso l'istituto di medicina legale del Policlinico di Bari e al termine degli accertamenti e dei sopralluoghi sarà restituita ai parenti della vittima per l'ultimo, assurdo saluto.

La città di Trani è in lutto. Quell'impatto, tanto improvviso, quanto devastante, ha impedito che Alessio, dopo una cena con i suoi colleghi di lavoro, facesse ritorno a casa, dove lo aspettava sua moglie Annamaria. Che in queste ore piange l'inconsolabile morte di un marito.