Inchiesta Dirty Water. Avviso di conclusione delle indagini per dodici persone
Ora venti giorni per produrre memorie difensive
domenica 12 aprile 2015
7.31
Avviso di conclusione delle indagini per dodici persone nell'ambito dell'inchiesta Dirty Water" (acqua sporca sul cattivo funzionamento del depuratore di Molfetta. Ora gli indagati avranno venti giorni per chiedere al pubblico ministero l'interrogatorio e supplemento d'indagini nonché per produrre memorie difensive. Solo dopo il pm Savasta, titolare dell'inchiesta deciderà se e per chi formulare richiesta di rinvio a giudizio.
Indagine Dirty Water interessa, con altri indagati, anche i depuratori di Trani, Bisceglie, Barletta ed Andria.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Antonio Savasta, ha destinato alla notifica l'avviso di conclusione delle indagini all'ingegner Vincenzo Balducci, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Molfetta; all'ing. Rocco Altomare, già dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Molfetta, all'ing. Fulvio Attanasio, legale rappresentante, dal 26 luglio 2010, della Spa Eurodepuratori in liquidazione; all'ing. Gennaro Pisano, presidente del CdA della stessa società fino al 26 luglio 2010; alla dr.ssa Maria Antonia Iannarelli ex dirigente del Servizio Tutela Acque della Regione Puglia e coordinatrice dell'ufficio del Commissario per l'Emergenza Ambientale in Puglia; al dr. Paolo Perrone, presidente dell'Autorità Idrica Pugliese; all'ing. Vito Colucci direttore generale e direttore tecnico ad interim dell'Autorità Idrica Pugliese; all'ing. Cecilia Passeri, funzionario tecnico dell'Autorità Idrica Pugliese e responsabile del passaggio di gestione del depuratore molfettese; all'ing. Massimiliano Baldini, dal 30 marzo 2014 amministratore unico della società barese Pura Depurazione; al dr. Giuseppe Valentini, direttore operativo reti distribuzione fognatura impianti dell'Acquedotto Pugliese; all'ing. Elena Bergamasco responsabile territoriale dell'AQP; al molfettese, Domenico Amato, dipendente di AQP, responsabile/capo impianto del depuratore di Molfetta.
Secondo l'accusa, a vario titolo, sarebbero stati responsabili del malfunzionamento e della carenza degli opportuni controlli al depuratore, fonte di varie forme d'inquinamento, nel 2013 finì sotto i sigilli della magistratura ma con facoltà d'uso.
Indagine Dirty Water interessa, con altri indagati, anche i depuratori di Trani, Bisceglie, Barletta ed Andria.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Antonio Savasta, ha destinato alla notifica l'avviso di conclusione delle indagini all'ingegner Vincenzo Balducci, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Molfetta; all'ing. Rocco Altomare, già dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Molfetta, all'ing. Fulvio Attanasio, legale rappresentante, dal 26 luglio 2010, della Spa Eurodepuratori in liquidazione; all'ing. Gennaro Pisano, presidente del CdA della stessa società fino al 26 luglio 2010; alla dr.ssa Maria Antonia Iannarelli ex dirigente del Servizio Tutela Acque della Regione Puglia e coordinatrice dell'ufficio del Commissario per l'Emergenza Ambientale in Puglia; al dr. Paolo Perrone, presidente dell'Autorità Idrica Pugliese; all'ing. Vito Colucci direttore generale e direttore tecnico ad interim dell'Autorità Idrica Pugliese; all'ing. Cecilia Passeri, funzionario tecnico dell'Autorità Idrica Pugliese e responsabile del passaggio di gestione del depuratore molfettese; all'ing. Massimiliano Baldini, dal 30 marzo 2014 amministratore unico della società barese Pura Depurazione; al dr. Giuseppe Valentini, direttore operativo reti distribuzione fognatura impianti dell'Acquedotto Pugliese; all'ing. Elena Bergamasco responsabile territoriale dell'AQP; al molfettese, Domenico Amato, dipendente di AQP, responsabile/capo impianto del depuratore di Molfetta.
Secondo l'accusa, a vario titolo, sarebbero stati responsabili del malfunzionamento e della carenza degli opportuni controlli al depuratore, fonte di varie forme d'inquinamento, nel 2013 finì sotto i sigilli della magistratura ma con facoltà d'uso.