"Incendi, bombe e droga. Forse c'è un allarme sicurezza?". Ne discute il Liberatorio

Già 12 le auto incendiate dall'inizio del 2019. Il movimento ne parla domani in via Campanella, alle ore 19.30

lunedì 13 maggio 2019
«Anche se i numeri a volte sembrano non interessare ai più, in questo caso sono quelli che ci permettono di affermare che siamo purtroppo in allarme sicurezza in città». Ad affermarlo, in una nota, è il Liberatorio Politico che invita i cittadini ad un'assemblea pubblica, domani alle ore 19.30 presso la propria sede.

«Dall'inizio dell'anno - continua la nota - i numeri ci dicono che ci sono state già 12 auto danneggiate dai roghi notturni, un'auto è stata distrutta da una bomba carta in pieno giorno, mentre un'altra bomba carta è deflagrata nei pressi della parrocchia Madonna della Rosa, ma non si conosce il destinatario. Se i numeri continueranno con questa frequenza, il 2019 potrebbe risultare il più incendiario e deflagrante degli ultimi 12 anni.

Nelle riflessioni della nostra pagina dedicata "E domani a chi toccherà", non abbiamo mai accettato, e continueremo a non accettare, l'idea che gli incendi in città siano episodi incidentali e casuali oppure dovuti, solo e semplicemente, a corto circuiti, autocombustione o motivi "passionali".

Abbiamo chiesto, più volte alle amministrazioni di turno, di sollecitare l'intervento della Prefettura o della Procura, affinché fosse istituito un fascicolo unico per avviare indagini coordinate, pur contro ignoti, per accertare se si tratti di incendi dolosi provocati da piromani seriali, piromani d'occasione o di emulazione, atti vandalici, ritorsioni o vendette personali.

Oppure se a Molfetta, e nelle città limitrofe, siamo di fronte a operazioni criminali che hanno come obiettivo la creazione di un clima di paura. Al momento nulla di tutto questo ci risulta essere stato fatto, o per lo meno non ci è stata data notizia dai nostri interlocutori istituzionali.

Anche nell'ultima riunione del "Comitato comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali" del 7 maggio scorso, nonostante le nostre sollecitazioni e le ultimissime vicende di microcriminalità, il presidente Nicola Piergiovanni e le altre figure istituzionali presenti, non hanno ritenuto di relazionare sugli episodi di cui ci stiamo occupando.

L'amministrazione comunale e il sindaco Tommaso Minervini in tutti questi mesi, non solo dopo i ripetuti incendi d'auto, ma anche dopo tre pericolosissime sparatorie in città, atti dinamitardi, rapine, furti d'auto e di appartamento, non hanno ritenuto di spendere una sola parola in merito.

Per assurdo, e sarcasticamente, anche se fossimo difronte a incidenti di autocombustione, o corto circuito, lo stesso sindaco dovrebbe chiedere l'intervento della Protezione Civile per capire cosa accade alle nostre auto che prendono fuoco sempre di notte, sia d'estate che d'inverno, o invitare le case costruttrici delle auto bruciate a verificare la loro produzione perché a Molfetta le loro auto s'incendiano da sole procurando danni al patrimonio privato e pubblico».

Per questi motivi il Liberatorio Politico invita i cittadini ad un'assemblea pubblica per discutere degli incendi di auto, degli atti dinamitardi, della criminalità e dello spaccio della droga che ricomincia a riaffacciarsi in città, da tenersi domani alle ore 19.30 presso la sede del movimento in via Campanella n. 50.