Incarichi Asl, Damascelli: «Silenzi sui criteri per le nomine dirigenziali»

Il consigliere regionale: «All'ospedale di Molfetta operate assegnazioni di comodo»

mercoledì 27 aprile 2016 15.27
«A dicembre scorso, ho depositato un'interrogazione consiliare per avere lumi sulle verifiche dei curricula dei dirigenti dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari. Partendo da un caso che si è verificato nell'ospedale di Corato, chiedevo controlli e verifiche per tutti gli incarichi affidati dall'azienda barese.

Ad oggi, però, non risultano ancora riscontri concreti e dettagliati in merito alla totalità delle nomine ed ho ritenuto di presentare una nuova interrogazione, auspicando che si esca da un silenzio che non concorre a soddisfare il principio di trasparenza nel settore pubblico».

Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli: «Il DPR 445/2000 - aggiunge - ai fini di prova selettiva per progressioni di carriera stabilisce che i candidati possano autocertificare l'attività di servizio svolta nella disciplina, oltre che il proprio rispettivo curriculum professionale, ma che la pubblica amministrazione (art. 71) ha l'obbligo di esaminare e controllare autonomamente la veridicità e l'attendibilità delle autodichiarazioni conferite da ciascun candidato.

In caso di falsità delle dichiarazioni, scatta la decadenza dall'incarico. Orbene, perché agli altri quesiti della mia interrogazione, con cui chiedevo se fossero rispettati i criteri stabiliti dalla Legge per tutti gli incarichi dirigenziali delle Aziende Sanitarie Locali pugliesi, non è stata data risposta?

Ritengo improcrastinabile che la Giunta regionale attivi ogni iniziativa utile per svolgere i controlli in questione. Si tratta di ruoli delicati e di grande responsabilità - prosegue Damascelli - e per questo è necessaria la massima trasparenza a tutela della salute dei cittadini e dei principi di equità e meritocrazia».

Questa la replica del direttore generale dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari, Vito Montanaro: «Noi operiamo secondo le regole - replica - e tutte le nomine che abbiamo fatto rispondono ai criteri di legge». Damascelli, però, non è d'accordo: «Mi risulta che all'ospedale di Molfetta siano state operate assegnazioni di comodo, a danno di altri, per favorire residenti nella stessa Molfetta».

Montanaro: Non ci risultano spostamenti di favore, ma assegnazioni coerenti con i turni che ci vengono imposti dalla direttiva europea. Ad ogni modo, se ci arrivano segnalazioni specifiche, forniremo le informazioni richieste».