Inaugurato il cantiere di "Palazzo Dogana": sarà un hotel extra lusso e un contenitore culturale
Fine dei lavori a dicembre 2018. Apertura prevista nei primi mesi del 2019
lunedì 5 giugno 2017
13.55
E' stato inaugurato questa mattina, attorno alle ore 11.30, il cantiere di Palazzo Dogana su Banchina Seminario.
Una cerimonia semplice durante la quale don Liborio, parroco del Duomo, ha benedetto le stanze.
Da dicembre scorso l'immobile è stato oggetto di attenzioni con il lavoro certosino di aziende di pulizia specializzate per liberare i vani, colmi di acqua e guano.
Nei prossimi giorni, invece, arriveranno gli operai e le gru con i lavori che termineranno a dicembre 2018 mentre l'apertura è prevista per i primi mesi del 2019.
Palazzo Dogana diventerà un hotel extra lusso, 4 stelle superiore: 32 stanze di cui 4 destinate a essere suite con affacci direttamente sul porto, una hall di 140 metri quadrati, e una spa di 155 metri quadrati e un ristorante con 100 coperti. Tutto, come è ovvio, nel rispetto del valore architettonico e storico del bene: in particolare esiste ancora l'originaria scalinata, modello "alla napoletana", ormai unica nel genere in tutta la Puglia.
Tuttavia l'immobile diventerà anche un contenitore culturale che ospiterà mostre ed eventi aperti a tutta la città.
A occuparsene la società "Dogana vecchia s.r.l.", guidata dall'Avvocato Girolamo Rubini, presidente del Consiglio di amministrazione, la quale nel 2009 ha siglato l'atto di concessione e valorizzazione dell'edificio, di proprietà dell'agenzia del Demanio passata poi alla stessa "Dogana vecchia s.r.l." dal dicembre 2016.
Una operazione legata allo sviluppo del centro storico e del turismo fortemente voluta dall'allora amministrazione Azzollini. L'immobile, tra l'altro, è l'unico ubicato nel Mezzogiorno che rientra nel progetto nazionale "Valore Paese", sottoscritto dallo stesso Senatore Antonio Azzollini.
«Quando c'è sinergia tra le istituzioni e il privato accadono queste cose», ha affermato il Senatore Azzollini che si è detto orgoglioso e anche commosso.
Oltre a lui presenti anche tutti i vertici della società "Dogana Vecchia", il Commissario prefettizio del Comune di Molfetta Mauro Passerotti e l'assessore regionale al turismo Loredana Capone.
«La gestione commissariale ha dato importanza agli investimenti sul territorio e questo è molto importante perchè è un dovere del rapporto tra la pubblica amministrazione e le risorse private, soprattutto in un periodo storico ed economico come questo. L'evento di oggi deve essere l'emblema della sviluppo e della ripresa di questa città», ha spiegato Passerotti.
Orgogliosa anche Loredana Capone, a rappresentare la Regione Puglia: Palazzo Dogana, infatti, tornerà a splendere anche grazie alle agevolazioni regionali del PIA per il turismo, fondi che vengono messi a disposizione per la valorizzazione dei siti.
«Molfetta può diventare una città turistica ambita, grazie a un centro storico unico. Questo è un progetto concreto che vede con lungimiranza la vocazione del territorio», ha ribadito più volte l'assessore.
«Questo progetto permetterà di mettere a frutto le grandi potenzialità del territorio pugliese. I turisti cercano e vogliono la Puglia perchè noi offriamo qualcosa di diverso, ovvero l'essere parte di una comunità, il vivere nelle nostre città, nei nostri luoghi», ha affermato la Capone.
«Ma, soprattutto, abbiamo tolto dal degrado l'immobile e lo abbiamo messo a profitto in un settore il cui trand è in crescita: questo significa più occupazione e più lavoro», ha concluso l'assessore regionale al turismo.
Una cerimonia semplice durante la quale don Liborio, parroco del Duomo, ha benedetto le stanze.
Da dicembre scorso l'immobile è stato oggetto di attenzioni con il lavoro certosino di aziende di pulizia specializzate per liberare i vani, colmi di acqua e guano.
Nei prossimi giorni, invece, arriveranno gli operai e le gru con i lavori che termineranno a dicembre 2018 mentre l'apertura è prevista per i primi mesi del 2019.
Palazzo Dogana diventerà un hotel extra lusso, 4 stelle superiore: 32 stanze di cui 4 destinate a essere suite con affacci direttamente sul porto, una hall di 140 metri quadrati, e una spa di 155 metri quadrati e un ristorante con 100 coperti. Tutto, come è ovvio, nel rispetto del valore architettonico e storico del bene: in particolare esiste ancora l'originaria scalinata, modello "alla napoletana", ormai unica nel genere in tutta la Puglia.
Tuttavia l'immobile diventerà anche un contenitore culturale che ospiterà mostre ed eventi aperti a tutta la città.
A occuparsene la società "Dogana vecchia s.r.l.", guidata dall'Avvocato Girolamo Rubini, presidente del Consiglio di amministrazione, la quale nel 2009 ha siglato l'atto di concessione e valorizzazione dell'edificio, di proprietà dell'agenzia del Demanio passata poi alla stessa "Dogana vecchia s.r.l." dal dicembre 2016.
Una operazione legata allo sviluppo del centro storico e del turismo fortemente voluta dall'allora amministrazione Azzollini. L'immobile, tra l'altro, è l'unico ubicato nel Mezzogiorno che rientra nel progetto nazionale "Valore Paese", sottoscritto dallo stesso Senatore Antonio Azzollini.
«Quando c'è sinergia tra le istituzioni e il privato accadono queste cose», ha affermato il Senatore Azzollini che si è detto orgoglioso e anche commosso.
Oltre a lui presenti anche tutti i vertici della società "Dogana Vecchia", il Commissario prefettizio del Comune di Molfetta Mauro Passerotti e l'assessore regionale al turismo Loredana Capone.
«La gestione commissariale ha dato importanza agli investimenti sul territorio e questo è molto importante perchè è un dovere del rapporto tra la pubblica amministrazione e le risorse private, soprattutto in un periodo storico ed economico come questo. L'evento di oggi deve essere l'emblema della sviluppo e della ripresa di questa città», ha spiegato Passerotti.
Orgogliosa anche Loredana Capone, a rappresentare la Regione Puglia: Palazzo Dogana, infatti, tornerà a splendere anche grazie alle agevolazioni regionali del PIA per il turismo, fondi che vengono messi a disposizione per la valorizzazione dei siti.
«Molfetta può diventare una città turistica ambita, grazie a un centro storico unico. Questo è un progetto concreto che vede con lungimiranza la vocazione del territorio», ha ribadito più volte l'assessore.
«Questo progetto permetterà di mettere a frutto le grandi potenzialità del territorio pugliese. I turisti cercano e vogliono la Puglia perchè noi offriamo qualcosa di diverso, ovvero l'essere parte di una comunità, il vivere nelle nostre città, nei nostri luoghi», ha affermato la Capone.
«Ma, soprattutto, abbiamo tolto dal degrado l'immobile e lo abbiamo messo a profitto in un settore il cui trand è in crescita: questo significa più occupazione e più lavoro», ha concluso l'assessore regionale al turismo.