In scena la commedia in vernacolo con il collettivo Dino La Rocca”
“Péppine Péppine… Péppine ù ardoccie nèn chemine” all’Anfiteatro di ponente il 4 luglio
lunedì 30 giugno 2014
7.43
E' «una primizia estiva, perché è la prima di una serie di iniziative per festeggiare i quarant'anni di costituzione in gruppo teatrale del Collettivo "La Rocca". Abbiamo previsto anche la messa in scena di due commedie una ad ottobre, l'altra a dicembre per poi arrivare alla quaresima, dove mi piacerebbe proporre alla città "La scala degli angeli"». Così Giorgio Latino, regista e interprete, racconta "Péppine Péppine… Péppine ù ardoccie nèn chemine" commedia in vernacolo che il Collettivo "Dino La Rocca", (in una foto di repertorio) metterà in scena il prossimo 4 luglio presso l'Anfiteatro di Ponente. L'iniziativa è inserita nel cartellone dell'Estate molfettese. Si tratta di una fanta farsa comico- brillante, in due atti, testo di Pino Tatoli.
Da quarant'anni il collettivo "La Rocca" è sinonimo di "molfettesità", perché da sempre riesce a ricostruire spaccati di vita quotidiana, attraverso il linguaggio e la caratterizzazione di personaggi tipici, e mantengono sempre viva l'attenzione sul dialetto, non quello sboccato e italianizzato delle giovani generazioni, ma quello dei nonni.
L'invito che rivolge Giorgio Latino è proprio ai giovani a partecipare all'attività teatrale precisando che «fare teatro non è solo recitare, ma anche stare nel backstage e nell'organizzazione di una commedia che parte dalla scrittura di un opera, per arrivare alla sua messa in scena, ci sono delle fasi intermedie che richiedono anche competenze non squisitamente artistiche, ma di collaborazione come la costruzione delle scene, piuttosto che la ricerca degli abiti, o anche la creazione di un manifesto».
E conclude: «la chiusura del teatro Odeon è stato per noi un altro duro colpo, perché purtroppo Molfetta non ha un altro contenitore culturale di pari capienza. Ora si spera nell'apertura della Cittadella degli artisti».
Non sarà solo una serata di spettacolo ma sono previsti anche stand di artigianato locale e la degustazione di taralli e vino, iniziative promosse con la collaborazione dell'associazione "La voce di Sant'Andrea" e "Radio Idea".
Da quarant'anni il collettivo "La Rocca" è sinonimo di "molfettesità", perché da sempre riesce a ricostruire spaccati di vita quotidiana, attraverso il linguaggio e la caratterizzazione di personaggi tipici, e mantengono sempre viva l'attenzione sul dialetto, non quello sboccato e italianizzato delle giovani generazioni, ma quello dei nonni.
L'invito che rivolge Giorgio Latino è proprio ai giovani a partecipare all'attività teatrale precisando che «fare teatro non è solo recitare, ma anche stare nel backstage e nell'organizzazione di una commedia che parte dalla scrittura di un opera, per arrivare alla sua messa in scena, ci sono delle fasi intermedie che richiedono anche competenze non squisitamente artistiche, ma di collaborazione come la costruzione delle scene, piuttosto che la ricerca degli abiti, o anche la creazione di un manifesto».
E conclude: «la chiusura del teatro Odeon è stato per noi un altro duro colpo, perché purtroppo Molfetta non ha un altro contenitore culturale di pari capienza. Ora si spera nell'apertura della Cittadella degli artisti».
Non sarà solo una serata di spettacolo ma sono previsti anche stand di artigianato locale e la degustazione di taralli e vino, iniziative promosse con la collaborazione dell'associazione "La voce di Sant'Andrea" e "Radio Idea".