In prima linea contro il gioco d’azzardo
La Fondazione antiusura chiede aiuto
martedì 22 aprile 2014
11.08
Trentanove casi risolti, più di 30 le famiglie che hanno evitato, per debiti, l'esproprio della propria abitazione, 350 persone «ascoltate» direttamente e un altro centinaio inviate a diversi centri d'ascolto. Sono questi i numeri che la «Fondazione antiusura Santi Medici e San Nicola», ha elaborato nel bilancio delle attività del 2013. Uno sforzo rivolto all'aiuto di persone finite nella spirale degli usurai, che è anche economico. La fondazione infatti sostiene con somme di denaro proprie coloro che a diverso titolo sono sull'orlo del baratro. Nonostante le rimesse statali siano insufficienti e l'assenza di fondi regionali da destinare alla lotta contro l'usura. Una lotta che vede in prima linea le parrocchie e le diocesi di tutta la provincia di Bari a cominciare da quella di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi, Ruvo. Tra le cause che fanno proliferare il fenomeno dell'usura, il gioco d'azzardo.
La «Fondazione» ha stimato che nello scorso anno la Puglia ha registrato un incremento di spesa delle famiglie proprio il gioco d'azzardo del 20%. Che, tradotto in denari, significa che per gratta e vinci, slot-machine e scommesse varie, sono stati spesi 3.850.000 miliardi di euro. Nella sola Puglia. Non a caso proprio le parrocchie hanno intrapreso quella iniziativa che ha visto, nella sola Dicesi locale, raccogliere oltre 5000 firme per promuovere una legge di iniziativa popolare che quanto meno limiti il proliferare di sale giochi e centri scommesse. In attesa che la legge prenda corpo e venga approvata, la «Fondazione» continua il suo lavoro di ascolto. Ma tutto non venga vanificato, arriva la richiesta di fondi.
«Siamo consapevoli dell'immane lavoro che la lotta all'usura comporta – è l'appello della Fondazione - Abbiamo sempre cercato e continuiamo a cercare la collaborazione di tutte le Istituzioni locali presenti sul territorio. È nostra intenzione creare un apposito centro d'ascolto che aiuti le persone ad uscire da quella malattia che risponde al nome di ludopatia. Per questo chiediamo a tutti di destinare alla "Fondazione antiusura" il 5x1000 con la dichiarazione dei redditi». In attesa che lo Stato e la Regione destini somme certe per combattere quel fenomeno destabilizzante per famiglie e persone che risponde al nome di usura.
La «Fondazione» ha stimato che nello scorso anno la Puglia ha registrato un incremento di spesa delle famiglie proprio il gioco d'azzardo del 20%. Che, tradotto in denari, significa che per gratta e vinci, slot-machine e scommesse varie, sono stati spesi 3.850.000 miliardi di euro. Nella sola Puglia. Non a caso proprio le parrocchie hanno intrapreso quella iniziativa che ha visto, nella sola Dicesi locale, raccogliere oltre 5000 firme per promuovere una legge di iniziativa popolare che quanto meno limiti il proliferare di sale giochi e centri scommesse. In attesa che la legge prenda corpo e venga approvata, la «Fondazione» continua il suo lavoro di ascolto. Ma tutto non venga vanificato, arriva la richiesta di fondi.
«Siamo consapevoli dell'immane lavoro che la lotta all'usura comporta – è l'appello della Fondazione - Abbiamo sempre cercato e continuiamo a cercare la collaborazione di tutte le Istituzioni locali presenti sul territorio. È nostra intenzione creare un apposito centro d'ascolto che aiuti le persone ad uscire da quella malattia che risponde al nome di ludopatia. Per questo chiediamo a tutti di destinare alla "Fondazione antiusura" il 5x1000 con la dichiarazione dei redditi». In attesa che lo Stato e la Regione destini somme certe per combattere quel fenomeno destabilizzante per famiglie e persone che risponde al nome di usura.