In fiamme il chiosco dell'ortofrutta di via Caduti sul Mare
Il rogo all'01.45, sul posto Vigili del Fuoco e Carabinieri. La Natalicchio su Facebook: «Si faccia chiarezza, subito»
domenica 19 maggio 2019
11.20
«Appena rientrata da tre iniziative di campagna elettorale, mentre parcheggio sotto casa mia, a Molfetta, intorno all'01.30, lo scenario è questo. A fuoco uno dei chioschi del "mercato diffuso". Altissime le fiamme. Altissima la consapevolezza che in città sta succedendo qualcosa di grave. Si faccia chiarezza, subito».
Il racconto, postato sul proprio profilo Facebook, è di Paola Natalicchio, già sindaco di Molfetta ed attualmente consigliere comunale di Sinistra Italiana. Nella notte appena trascorsa, infatti, è stato completamente distrutto dalle fiamme il chiosco dell'ortofrutta di via Caduti sul Mare, poco distante dal parco di Ponente, una delle aree per gli insediamenti del cosiddetto "mercato diffuso", destinati a punti vendita di frutta e verdura da parte di ambulanti regolarmente autorizzati.
Il rogo, per cause attualmente in corso d'accertamento, si è sviluppato alle ore 01.30 con le fiamme che hanno avvolto l'intera struttura, di proprietà comunale, completa di banconi e servizi igienici, rendendola inutilizzabile. La stessa - solo qualche mese fa, all'inizio del 2019 - era stata oggetto di alcuni lavori straordinari e urgenti tra i quali la sostituzione delle tende oramai vetuste e pericolose per la pubblica e privata incolumità.
In breve i locali sono stati invasi dalle fiamme. Questa mattina non è rimasto quasi più nulla, se non un cumulo di infissi inceneriti e parte della struttura portante. Il più è andato distrutto. Le alte lingue di fuoco hanno attirato diversi passanti che hanno richiesto soccorso attraverso i numeri d'emergenza gratuiti 112 e 115. Non c'era ovviamente nessuno, all'interno del chiosco di via Caduti sul Mare, ma la situazione ha destato paura e apprensione.
Sul posto si sono diretti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta che hanno spento le fiamme, per poi avviare gli accertamenti di rito (i caschi rossi hanno passato al setaccio l'intero perimetro del box senza trovare alcun innesco, ndr) e i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, per indagini più approfondite: i militari escludono, al momento, l'ipotesi della bravata, privilegiando l'ipotesi dei rancori e delle antipatie fra gli operatori del settore ortofrutticolo.
Gli uomini della Compagnia di Molfetta, proprio in queste ore, stanno scandagliando le immagini di varie telecamere di videosorveglianza della zona. Insomma, l'attività investigativa è frenetica. Al momento le cause precise che hanno scatenato l'incendio non sono chiare. Il danno totale è ingente è ancora da quantificare con precisione. Anche perché a farne le spese non sono state solo le strutture, ma anche attrezzature e banconi.
«Di chi è la responsabilità di questo attentato? Chi volevano colpire? - si chiede ancora la Natalicchio -. Mentre i Vigili del Fuoco e i Carabinieri continuano il loro lavoro, sento forte l'inquietudine, lo sgomento, la rabbia. Il bisogno di capire, reagire, stare dalla parte della legalità».
Il racconto, postato sul proprio profilo Facebook, è di Paola Natalicchio, già sindaco di Molfetta ed attualmente consigliere comunale di Sinistra Italiana. Nella notte appena trascorsa, infatti, è stato completamente distrutto dalle fiamme il chiosco dell'ortofrutta di via Caduti sul Mare, poco distante dal parco di Ponente, una delle aree per gli insediamenti del cosiddetto "mercato diffuso", destinati a punti vendita di frutta e verdura da parte di ambulanti regolarmente autorizzati.
Il rogo, per cause attualmente in corso d'accertamento, si è sviluppato alle ore 01.30 con le fiamme che hanno avvolto l'intera struttura, di proprietà comunale, completa di banconi e servizi igienici, rendendola inutilizzabile. La stessa - solo qualche mese fa, all'inizio del 2019 - era stata oggetto di alcuni lavori straordinari e urgenti tra i quali la sostituzione delle tende oramai vetuste e pericolose per la pubblica e privata incolumità.
In breve i locali sono stati invasi dalle fiamme. Questa mattina non è rimasto quasi più nulla, se non un cumulo di infissi inceneriti e parte della struttura portante. Il più è andato distrutto. Le alte lingue di fuoco hanno attirato diversi passanti che hanno richiesto soccorso attraverso i numeri d'emergenza gratuiti 112 e 115. Non c'era ovviamente nessuno, all'interno del chiosco di via Caduti sul Mare, ma la situazione ha destato paura e apprensione.
Sul posto si sono diretti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta che hanno spento le fiamme, per poi avviare gli accertamenti di rito (i caschi rossi hanno passato al setaccio l'intero perimetro del box senza trovare alcun innesco, ndr) e i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, per indagini più approfondite: i militari escludono, al momento, l'ipotesi della bravata, privilegiando l'ipotesi dei rancori e delle antipatie fra gli operatori del settore ortofrutticolo.
Gli uomini della Compagnia di Molfetta, proprio in queste ore, stanno scandagliando le immagini di varie telecamere di videosorveglianza della zona. Insomma, l'attività investigativa è frenetica. Al momento le cause precise che hanno scatenato l'incendio non sono chiare. Il danno totale è ingente è ancora da quantificare con precisione. Anche perché a farne le spese non sono state solo le strutture, ma anche attrezzature e banconi.
«Di chi è la responsabilità di questo attentato? Chi volevano colpire? - si chiede ancora la Natalicchio -. Mentre i Vigili del Fuoco e i Carabinieri continuano il loro lavoro, sento forte l'inquietudine, lo sgomento, la rabbia. Il bisogno di capire, reagire, stare dalla parte della legalità».