In che condizioni versa davvero il Pulo di Molfetta?

Degrado e abbandono totale tra la dolina e il Fondo Azzollini

venerdì 31 agosto 2018
A cura di Matteo Diamante
E' una storia triste che in molti oggi continuano a non spiegarsi perchè inconcepibile per chi ha nel suo territorio un gioiello di cotanta valenza storica come il Pulo di Molfetta.
Eppure non ci sono altre parole per descrivere la situazione di degrado in cui versa la dolina neolitica, ormai abbandonata, vandalizzata e quasi dimenticata.
Ad infierire su una situazione già pesantemente compromessa, l'incendio datato 5 giugno 2017 che coinvolse il Fondo Azzollini ovvero l'area sovrastante la stessa dolina.

Le immagini che si palesano facendo una passeggiata da quelle parti parlano chiaro e confermano inesorabilmente quanto appena descritto.

Chiunque oggi, in modo totalmente illegale, può accedere al Pulo: esattamente quello che sta accadendo. Ovviamente chi lo fa non è interessato al tesoro storico e naturalistico della dolina e, nella maggior parte dei casi, supera le recinzioni (anch'esse danneggiate) soltanto per depredare quanto ancora di importante è rimasto.
Rifiuti in ogni dove, servizi igienici completamente distrutti, vegetazione fittissima, segno ulteriore di degrado ed incuria. Eppure sul Pulo di Molfetta tanto si era lavorato per restituire non soltanto alla Città ma sopratutto a turisti e scolaresche un bene prezioso, unico ma non di proprietà del Comune.

L'inizio di una situazione complessa da gestire affonda le sue radici già nel 1980 quando il terremoto dell'Irpinia rese il Pulo pericolante ed inaccessibile. Chi tra le più vecchie generazioni non ricorda quei suggestivi presepi viventi organizzati proprio nel Pulo? Qualcosa di unico, che in tanti ricordano ancora.

La storia attuale inevitabilmente si intreccia con politica e burocrazia, un connubio troppo spesso devastante per la gestione di situazioni come questa.