In Australia per crescere e imparare, la scelta di Giada: «Qui mi sento libera»
La storia della 28enne di Molfetta, dall'altra parte del mondo per unire lavoro e passione
mercoledì 6 dicembre 2023
9.00
Da Molfetta all'Australia, passando per Milano. Si potrebbe riassumere così il lungo percorso che ha condotto la molfettese Giada Del Rosso dall'altra parte del mondo per iniziare un nuovo percorso di vita ma sempre senza mai dimenticare le sue origini e i suoi sogni nel cassetto. Anzi, proprio l'intensità dei suoi desideri di realizzazione è alla base di questa sua scelta insolita di ripartire nella terra dei canguri.
Classe 1995, ha lasciato Molfetta nel 2018 dopo aver conseguito la Laurea triennale in Scienze motorie presso l'Università di Foggia e, consapevole della difficoltà di poter fare carriera nel suo settore al Sud, ha scelto di trasferirsi a Milano: «Non è stata una scelta facile per me ma la ripeterei visto che lì ho avuto la possibilità di lavorare presso la Virgin, una delle più grandi palestre nel panorama nazionale che mi ha permesso di seguire di versi corsi di formazione per crescere tantissimo dal punto di vista professionale».
La prima svolta c'è stata nel 2020 con la pandemia, momento in cui Giada ha iniziato a frequentare la Laurea magistrale in Management dello sport, poi conseguita con successo. A quel punto, ha iniziato a sentire "stretta" anche la sua permanenza a Milano: «Senza dubbio è una città che offre tantissimo da ogni punto di vista, tanto più per quanto concerne l'ambito lavorativo. Al tempo stesso, però, vivere lì significa dover affrontare quotidianamente spese molto alte e avere uno stile di vita fin troppo frenetico e stressante. Da quel momento è nato in me il desiderio di cambiare ambiente ma avrei dovuto adottare una soluzione creativa per poterlo fare».
Ecco dunque l'inizio del suo percorso come istruttrice fitness online: «Poter seguire le persone a distanza, con videochiamate o messaggi, permette sicuramente di ampliare la propria utenza visto che si ha la possibilità di programmare il lavoro con chiunque, senza problemi di distanza geografica. Devo ammettere di essermi sorpresa io stessa del seguito ricevuto e così ho deciso di avviare una nuova esperienza all'estero. Sarei tornata volentieri anche nella mia Molfetta ma ero titubante sulle possibilità che avrei trovato nel mio territorio».
«Volendo abbinare a queste mie intenzioni la mia grande passione per i viaggi, oltra al desiderio di apprendere meglio l'inglese, ho scelto l'Australia che consente di ricevere un visto vacanza-lavoro che rispondeva perfettamente al mio progetto di vita. Insieme a Martina, che ha voluto condividere con me questa esperienza, ho deciso di partire per questo nuovo mondo dove sono arrivata circa due mesi fa. L'unico obbligo di questo visto è quello di realizzare 88 giorni di lavoro all'anno in specifici settori e determinate regioni previste dalla legge australiana. Appena sono atterrata a Perth, dunque, ho avviato tutto l'iter burocratico per inserirmi in questo nuovo meccanismo».
Giada ha così immediatamente trovato lavoro nella città di Bunbury, in un'azienda edile dove si sta costruendo il più grande ponte dell'Australia occidentale: «Nelle parentesi di tempo libero extra-lavoro proseguo con la mia attività di personal coaching a distanza, anche se ho dovuto limitarla in questa fase a causa del minor tempo disponibile. Ma devo dire che ho trovato in pochissimi giorni il posto che cercavo, perché qui mi sento realmente libera in una terra molto diversa dalla nostra».
«Qui ho trovato una mentalità straordinaria - ha concluso Giada - perché c'è davvero tanta predisposizione all'accoglienza e si consente a chiunque di imparare un nuovo lavoro pur partendo senza basi. C'è chi ti forma e a queste persone conta vedere l'impegno che si mostra nell'apprendere e nella dedizione quotidiana. Anche con l'inglese non ho avuto problemi perché ho ricevuto tanta comprensione che mi ha agevolato nell'inserimento. Molfetta mi manca ma in questo angolo di mondo mi sento felice. Intanto, con Martina raccontiamo quotidianamente il nostro viaggio sulla pagina Instagram @leaveandgo_ che è una sorta di diario di bordo di questa nostra esperienza».
Classe 1995, ha lasciato Molfetta nel 2018 dopo aver conseguito la Laurea triennale in Scienze motorie presso l'Università di Foggia e, consapevole della difficoltà di poter fare carriera nel suo settore al Sud, ha scelto di trasferirsi a Milano: «Non è stata una scelta facile per me ma la ripeterei visto che lì ho avuto la possibilità di lavorare presso la Virgin, una delle più grandi palestre nel panorama nazionale che mi ha permesso di seguire di versi corsi di formazione per crescere tantissimo dal punto di vista professionale».
La prima svolta c'è stata nel 2020 con la pandemia, momento in cui Giada ha iniziato a frequentare la Laurea magistrale in Management dello sport, poi conseguita con successo. A quel punto, ha iniziato a sentire "stretta" anche la sua permanenza a Milano: «Senza dubbio è una città che offre tantissimo da ogni punto di vista, tanto più per quanto concerne l'ambito lavorativo. Al tempo stesso, però, vivere lì significa dover affrontare quotidianamente spese molto alte e avere uno stile di vita fin troppo frenetico e stressante. Da quel momento è nato in me il desiderio di cambiare ambiente ma avrei dovuto adottare una soluzione creativa per poterlo fare».
Ecco dunque l'inizio del suo percorso come istruttrice fitness online: «Poter seguire le persone a distanza, con videochiamate o messaggi, permette sicuramente di ampliare la propria utenza visto che si ha la possibilità di programmare il lavoro con chiunque, senza problemi di distanza geografica. Devo ammettere di essermi sorpresa io stessa del seguito ricevuto e così ho deciso di avviare una nuova esperienza all'estero. Sarei tornata volentieri anche nella mia Molfetta ma ero titubante sulle possibilità che avrei trovato nel mio territorio».
«Volendo abbinare a queste mie intenzioni la mia grande passione per i viaggi, oltra al desiderio di apprendere meglio l'inglese, ho scelto l'Australia che consente di ricevere un visto vacanza-lavoro che rispondeva perfettamente al mio progetto di vita. Insieme a Martina, che ha voluto condividere con me questa esperienza, ho deciso di partire per questo nuovo mondo dove sono arrivata circa due mesi fa. L'unico obbligo di questo visto è quello di realizzare 88 giorni di lavoro all'anno in specifici settori e determinate regioni previste dalla legge australiana. Appena sono atterrata a Perth, dunque, ho avviato tutto l'iter burocratico per inserirmi in questo nuovo meccanismo».
Giada ha così immediatamente trovato lavoro nella città di Bunbury, in un'azienda edile dove si sta costruendo il più grande ponte dell'Australia occidentale: «Nelle parentesi di tempo libero extra-lavoro proseguo con la mia attività di personal coaching a distanza, anche se ho dovuto limitarla in questa fase a causa del minor tempo disponibile. Ma devo dire che ho trovato in pochissimi giorni il posto che cercavo, perché qui mi sento realmente libera in una terra molto diversa dalla nostra».
«Qui ho trovato una mentalità straordinaria - ha concluso Giada - perché c'è davvero tanta predisposizione all'accoglienza e si consente a chiunque di imparare un nuovo lavoro pur partendo senza basi. C'è chi ti forma e a queste persone conta vedere l'impegno che si mostra nell'apprendere e nella dedizione quotidiana. Anche con l'inglese non ho avuto problemi perché ho ricevuto tanta comprensione che mi ha agevolato nell'inserimento. Molfetta mi manca ma in questo angolo di mondo mi sento felice. Intanto, con Martina raccontiamo quotidianamente il nostro viaggio sulla pagina Instagram @leaveandgo_ che è una sorta di diario di bordo di questa nostra esperienza».