Imu, nuova stangata in arrivo sulla seconda casa?
Indiscrezioni parlano di un aumento dell'aliquota fino al 10,60%
venerdì 18 luglio 2014
15.03
È in arrivo una nuova "minaccia" legata alla contestata Imu, la tassa sugli immobili, ora potrebbe materializzarsi in quello che per tanti cittadini rappresenta un vero dramma: l'eventuale aumento dell'aliquota sulla seconda casa al 10,60%. I proprietari di seconde case potrebbero ritrovarsi di fronte a nuove spese ingenti a cui dovrebbero andare incontro a causa proprio dell'Imu.
Secondo indiscrezioni nella riunione di maggioranza utile per avviare la discussione sul Piano triennale delle opera pubbliche, sarebbe stata evidenziata la necessità di portare al 10,60% l'aliquota IMU sulle seconde case. La notizia almeno per il momento è ufficiosa, tanto da passare nel massimo "silenzio" della politica. Senza dubbio qualora l'indiscrezione fosse confermata ci sarebbero forti malumori nella popolazione (soprattutto per il ceto medio). Sempre secondo indiscrezioni , l'amministrazione starebbe pensando di far pagare l'Imu in base alle fasce di reddito facendo riferimento al modello Isee.
In ogni caso ogni eventuale rincaro sarà conseguenza del Decreto Salva Roma che prevede un aumento delle aliquote TASI del +0,08% rispetto ai tetti precedentemente fissati dalla Legge di Stabilità. In particolare, per la per la prima casa, l'aliquota base per la TASI è dello 0,1%, quella massima è dello 0,25%, anche se i Comuni possono alzarla di un ulteriore +0,08%, portandola quindi allo 0,33%. Per gli altri immobili, invece, la somma di TASI e IMU non può superare l'1,06%, ma i Comuni hanno la possibilità di applicare uno +0,08% aggiuntivo, portando la tassazione all'1,14%. Tra l'altro, siccome l'aumento del +0,08% dovrà essere spalmato fra prime e seconde case, i Comuni non potranno alzare di questa percentuale entrambe le aliquote.
Secondo indiscrezioni nella riunione di maggioranza utile per avviare la discussione sul Piano triennale delle opera pubbliche, sarebbe stata evidenziata la necessità di portare al 10,60% l'aliquota IMU sulle seconde case. La notizia almeno per il momento è ufficiosa, tanto da passare nel massimo "silenzio" della politica. Senza dubbio qualora l'indiscrezione fosse confermata ci sarebbero forti malumori nella popolazione (soprattutto per il ceto medio). Sempre secondo indiscrezioni , l'amministrazione starebbe pensando di far pagare l'Imu in base alle fasce di reddito facendo riferimento al modello Isee.
In ogni caso ogni eventuale rincaro sarà conseguenza del Decreto Salva Roma che prevede un aumento delle aliquote TASI del +0,08% rispetto ai tetti precedentemente fissati dalla Legge di Stabilità. In particolare, per la per la prima casa, l'aliquota base per la TASI è dello 0,1%, quella massima è dello 0,25%, anche se i Comuni possono alzarla di un ulteriore +0,08%, portandola quindi allo 0,33%. Per gli altri immobili, invece, la somma di TASI e IMU non può superare l'1,06%, ma i Comuni hanno la possibilità di applicare uno +0,08% aggiuntivo, portando la tassazione all'1,14%. Tra l'altro, siccome l'aumento del +0,08% dovrà essere spalmato fra prime e seconde case, i Comuni non potranno alzare di questa percentuale entrambe le aliquote.