Impianti autonomi per la depurazione delle acque provenienti dell'area industriale?
Incontro tra Regione, Comune e Confindustria per decidere sulla strategia da adottare
giovedì 5 ottobre 2017
18.18
L'assessore ai Lavori Pubblici, Risorse idriche e tutela delle acque, Difesa del suolo e rischio sismico, Anna Maria Curcuruto ha tenuto oggi un incontro con i rappresentanti dei comuni di Molfetta, Bitonto e Modugno, appartenenti al Consorzio ASI di Bari, alla presenza del Presidente di Confindustria Puglia, ing. Domenico De Bartolomeo, finalizzato a verificare la possibilità di realizzare impianti autonomi di depurazione delle acque provenienti dalle aree industriali.
All'incontro hanno preso parte anche i rappresentanti di Aqp e Autorità idrica.
«Partendo dalle situazioni emergenziali dei territori di Molfetta e Bari – ha dichiarato l'assessore - si è convenuto che la strategia di intervento sulle criticità della depurazione delle acque dovrà essere una strategia "integrata" che consenta di intervenire sì nel breve periodo per la soluzione delle emergenze relative all'inquinamento ambientale di Molfetta e al sovraccarico del depuratore di Bari quali modelli sperimentali replicabili, ma che contempla azioni di sistema nel medio e lungo periodo e soprattutto che coinvolga l'intero territorio regionale nelle sue aree ASI e industriali di rilievo».
A tal fine occorrerà la predisposizione da parte dei consorzi ASI della progettazione preliminare di impianti di depurazione in relazione alle diverse situazioni di utenze industriali verificando altresì la possibilità di accedere ai finanziamenti previsti dal fondo di rotazione regionale.
All'incontro hanno preso parte anche i rappresentanti di Aqp e Autorità idrica.
«Partendo dalle situazioni emergenziali dei territori di Molfetta e Bari – ha dichiarato l'assessore - si è convenuto che la strategia di intervento sulle criticità della depurazione delle acque dovrà essere una strategia "integrata" che consenta di intervenire sì nel breve periodo per la soluzione delle emergenze relative all'inquinamento ambientale di Molfetta e al sovraccarico del depuratore di Bari quali modelli sperimentali replicabili, ma che contempla azioni di sistema nel medio e lungo periodo e soprattutto che coinvolga l'intero territorio regionale nelle sue aree ASI e industriali di rilievo».
A tal fine occorrerà la predisposizione da parte dei consorzi ASI della progettazione preliminare di impianti di depurazione in relazione alle diverse situazioni di utenze industriali verificando altresì la possibilità di accedere ai finanziamenti previsti dal fondo di rotazione regionale.