Il Tribunale del Riesame deve verificare il teste contro Azzollini
Lo ha deciso la Cassazione nel procedimento sulla Casa Divina Provvidenza.
mercoledì 30 marzo 2016
16.58
La Corte di Cassazione ha deciso che il Tribunale del Riesame di Bari provveda a verificare l'attendibilità della testimonianza chiave contro Antonio Azzollini nel procedimento relativo allo scandalo della "Casa Divina Provvidenza" di Bisceglie che vede l'ex sindaco di Molfetta tra gli imputati.
Nella sentenza 11919 della quinta sezione penale, la Suprema Corte ha accolto alcuni dei motivi di ricorso contro la conferma degli arresti domiciliari, chiesti dalla Procura di Trani, nei confronti di Azzollini e ha, altresì, ribadito che i giudici di Bari accertino che il teste non sia mosso "dall'eventuale risentimento per essere stato posto in mobilità dai vertici".
La Cassazione, infine, ha accolto quanto sollevato dai difensori del senatore: "erronea e immotivata" è la considerazione, emersa nel corso delle indagini, che Azzollini avesse di fatto il ruolo di amministratore della struttura biscegliese, "se non è al contempo possibile imputargli direttamente il materiale compimento di atti di gestione".
Nella sentenza 11919 della quinta sezione penale, la Suprema Corte ha accolto alcuni dei motivi di ricorso contro la conferma degli arresti domiciliari, chiesti dalla Procura di Trani, nei confronti di Azzollini e ha, altresì, ribadito che i giudici di Bari accertino che il teste non sia mosso "dall'eventuale risentimento per essere stato posto in mobilità dai vertici".
La Cassazione, infine, ha accolto quanto sollevato dai difensori del senatore: "erronea e immotivata" è la considerazione, emersa nel corso delle indagini, che Azzollini avesse di fatto il ruolo di amministratore della struttura biscegliese, "se non è al contempo possibile imputargli direttamente il materiale compimento di atti di gestione".