Il Papa a Molfetta, macchina organizzativa al lavoro. Minervini: «Massimo impegno»
Giorni di riunione e incontri. Il Sindaco ne parla anche su "Luce&Vita"
martedì 13 febbraio 2018
10.44
E' con un lungo editoriale, pubblicato sulle pagine del giornale diocesano "Luce&Vita", che Tommaso Minervini racconta l'emozione per l'arrivo di Papa Francesco. Come ormai noto, il Santo Padre sarà a Molfetta il 20 aprile in occasione del venticinquesimo dies natalis di don Tonino.
«Noi ci prepariamo all'evento con commossa e responsabile gioia. Non solo per quel giorno, ma per il senso profondo che tale evento rappresenta. Si materializza, in una sorta di miracoloso incrocio di strade diverse, l'incontro della storia migliore del passato, la rigenerazione del presente e la "organizzazione della speranza", come incitava don Tonino, sul futuro di questa nostra splendida Comunità», scrive il primo cittadino impegnato in questi giorni in una serie di riunione tecniche per l'organizzazione.
«Nella convivialità delle differenze, nei valori dell'Uomo e della Umanità, in una sorta di profezia che si avvera, questa Città deve saper cogliere i valori veri della vita individuale e collettiva. Questi eventi ci stanno indicando la strada giusta. Noi, consapevolmente, la stiamo seguendo, vogliamo seguirla sino in fondo, anzi sino in cima, come soleva dire don Tonino. Ora più che mai dobbiamo essere uniti, ut unum sint. Per rigenerare nel modo migliore la Città e far germogliare i semi lasciati sul cammino dal grande Vescovo».
Poi spazio all'emozione personale perchè «Per me l'incontro con Papa Francesco ha dell'incredibile, un segno che intendo custodire e testimoniare nell'impegno per questa Città: ho incontrato da Sindaco nella Cattedrale di Buenos Aires il Cardinale Bergoglio, ripercorrendo il viaggio di don Tonino; incontro da Sindaco il Papa Francesco a Molfetta, per testimoniare le virtù di don Tonino. Allora ho ringraziato il mio traghettatore in Argentina, il compianto don Gino Martella», si legge ancora su "Luce&Vita".
«Oggi ringrazio ed abbraccio forte, a nome della Città, l'autore di questa venuta, il nostro Vescovo don Mimmo Cornacchia, al quale assicuro il massimo impegno mio, di tutta l'Amministrazione e del Consiglio a rappresentare unitariamente la gratitudine e l'impegno di tutta la Città», conclude.
«Noi ci prepariamo all'evento con commossa e responsabile gioia. Non solo per quel giorno, ma per il senso profondo che tale evento rappresenta. Si materializza, in una sorta di miracoloso incrocio di strade diverse, l'incontro della storia migliore del passato, la rigenerazione del presente e la "organizzazione della speranza", come incitava don Tonino, sul futuro di questa nostra splendida Comunità», scrive il primo cittadino impegnato in questi giorni in una serie di riunione tecniche per l'organizzazione.
«Nella convivialità delle differenze, nei valori dell'Uomo e della Umanità, in una sorta di profezia che si avvera, questa Città deve saper cogliere i valori veri della vita individuale e collettiva. Questi eventi ci stanno indicando la strada giusta. Noi, consapevolmente, la stiamo seguendo, vogliamo seguirla sino in fondo, anzi sino in cima, come soleva dire don Tonino. Ora più che mai dobbiamo essere uniti, ut unum sint. Per rigenerare nel modo migliore la Città e far germogliare i semi lasciati sul cammino dal grande Vescovo».
Poi spazio all'emozione personale perchè «Per me l'incontro con Papa Francesco ha dell'incredibile, un segno che intendo custodire e testimoniare nell'impegno per questa Città: ho incontrato da Sindaco nella Cattedrale di Buenos Aires il Cardinale Bergoglio, ripercorrendo il viaggio di don Tonino; incontro da Sindaco il Papa Francesco a Molfetta, per testimoniare le virtù di don Tonino. Allora ho ringraziato il mio traghettatore in Argentina, il compianto don Gino Martella», si legge ancora su "Luce&Vita".
«Oggi ringrazio ed abbraccio forte, a nome della Città, l'autore di questa venuta, il nostro Vescovo don Mimmo Cornacchia, al quale assicuro il massimo impegno mio, di tutta l'Amministrazione e del Consiglio a rappresentare unitariamente la gratitudine e l'impegno di tutta la Città», conclude.