Il sindaco Minervini dopo i fatti di martedì sera in Piazza Vittorio Emanuele
«Molfetta non può continuare a tollerare questi comportamenti anacronistici»
giovedì 11 maggio 2023
9.59
Dopo i fatti avvenuti martedì sera in Piazza Vittorio Emanuele a Molfetta, riceviamo e pubblichiamo una lettera a firma del sindaco, Tommaso Minervini.
«Quanto è accaduto a ridosso di piazza Vittorio Emanuele, mentre era in corso una manifestazione silenziosa contro l'illegalità, è un atto insopportabile. Non può essere sottaciuto, tollerato, giusitificato. Liberi cittadini, insieme, per sottolineare la necessità di contrastare ogni forma di illegalità, a due passi i carabinieri e sulle loro teste i fuochi esplosi da chi, evidentemente, si sente in diritto di considerare quella piazza e gli spazi circostanti roba loro. E non ha paura a lanciare provocazioni che hanno il sapore della sfida.
Bulli che alla dialettica e al rispetto delle leggi e degli altri sostituisce il rumore dei fuochi pirotecnici. Gentaglia che è necessario fermare per restituire serenità ai residenti di quella parte di città e a quanti, in altri quartieri, sono costretti a subire le stesse arroganti provocazioni.
Cari signori, Molfetta non è cosa vostra. Molfetta è una città civile, fatta di persone oneste che tutti i giorni compiono il loro dovere tra sacrifici, rinunce, successi, insuccessi e rispetto delle regole. Molfetta non è cosa vostra. E' una città che ha una storia. Ha orgoglio e coraggio. E' una città di lavoratori e voi, cari signori, non ne siete degni.
Scriverò immediatamente al Signor Prefetto, a tutte le Forze dell'Ordine e allo stesso Procuratore della Repubblica di Trani affinchè, ciascuno per la propria competenza, intervenga in modo incisivo ed efficace.
Molfetta non può continuare a tollerare questi comportamenti anacronistici e di beffa di tutte le Istituzioni».
«Quanto è accaduto a ridosso di piazza Vittorio Emanuele, mentre era in corso una manifestazione silenziosa contro l'illegalità, è un atto insopportabile. Non può essere sottaciuto, tollerato, giusitificato. Liberi cittadini, insieme, per sottolineare la necessità di contrastare ogni forma di illegalità, a due passi i carabinieri e sulle loro teste i fuochi esplosi da chi, evidentemente, si sente in diritto di considerare quella piazza e gli spazi circostanti roba loro. E non ha paura a lanciare provocazioni che hanno il sapore della sfida.
Bulli che alla dialettica e al rispetto delle leggi e degli altri sostituisce il rumore dei fuochi pirotecnici. Gentaglia che è necessario fermare per restituire serenità ai residenti di quella parte di città e a quanti, in altri quartieri, sono costretti a subire le stesse arroganti provocazioni.
Cari signori, Molfetta non è cosa vostra. Molfetta è una città civile, fatta di persone oneste che tutti i giorni compiono il loro dovere tra sacrifici, rinunce, successi, insuccessi e rispetto delle regole. Molfetta non è cosa vostra. E' una città che ha una storia. Ha orgoglio e coraggio. E' una città di lavoratori e voi, cari signori, non ne siete degni.
Scriverò immediatamente al Signor Prefetto, a tutte le Forze dell'Ordine e allo stesso Procuratore della Repubblica di Trani affinchè, ciascuno per la propria competenza, intervenga in modo incisivo ed efficace.
Molfetta non può continuare a tollerare questi comportamenti anacronistici e di beffa di tutte le Istituzioni».