Il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio pronta ad accogliere le dimissioni del Presidente Piero de Nicolo
«Sulle assunzioni nelle partecipate niente sconti. Avanti con trasparenza e rispetto delle regole»
venerdì 19 dicembre 2014
9.57
«Ho letto con attenzione la risposta del Presidente De Nicolo sulle assunzioni interinali alla Multiservizi. La apprezzo nei toni e lo ringrazio per i dettagli di una vicenda che, nella sostanza, resta grave. Ho fatto con la città un patto di trasparenza e legalità. E non posso venire meno a questo patto né sopportare i risvolti di una vicenda che lede pesantemente l'immagine dell'Amministrazione e provoca turbamento nell'opinione pubblica. Per questa ragione, visto che in più occasioni nelle ultime ore il Presidente mi ha ribadito la sua disponibilità a dimettersi dall'incarico, credo che questa disponibilità vada accettata. Il rapporto fiduciario, dopo una vicenda del genere, non è più quello di prima. Sarebbe ipocrita attestarsi su una decisione diversa»
«Sono arrabbiata. Tanti disoccupati mi hanno chiesto lavoro in questi mesi e ho provato la frustrazione di non poter aiutare nessuno direttamente. Tante madri mi hanno chiesto aiuto per i loro ragazzi e ho provato il dolore di non poter dare risposte positive anche quando avrei voluto. Per questa ragione ho subito anche minacce e aggressioni. Gente che voleva da me la casa, il lavoro e io, come tanti sindaci, che non ho potuto rispondere alle conseguenze di una crisi che sta creando fasce di nuove povertà. Soprattutto, ho detto sempre, in ogni piazza, negli ultimi due anni, che sarei stato il sindaco dei diritti e non dei favori. E lo ripeto. Questo sono e questo sarò. E ombre sulla mia Amministrazione, su questo tema, non ne posso accettare».
«Ringrazio Piero per il lavoro svolto finora e per la disponibilità a dimettersi. Le sue dimissioni, quando verranno formalizzate, saranno un segnale tangibile di onestà intellettuale e rispetto verso i cittadini e l'Amministrazione. Adesso mi aspetto una presa di distanze delle forze della mia maggioranza da quanto accaduto. Intanto chiedo scusa ai nostri elettori e a tutti i cittadini se questo episodio ha fatto incrinare il rapporto di fiducia con le istituzioni. Non consento né consentirò a nessuno della mia squadra di governo e di maggioranza distrazioni, errori e cedimenti su questo tema, soprattutto quando si tratta di dare un posto di lavoro legato a una azienda pubblica a un parente. Fatto grave e inqualificabile su cui non dobbiamo né possiamo farci sconti. Se queste mie dichiarazioni, così ovvie e scontate e per nulla rivoluzionare, apriranno una crisi di maggioranza come qualcuno teme e scrive in queste ore, ben venga. Che sia una crisi etica e di coscienza».
«Lo dico una volta per tutte: non voglio fare il sindaco a tutti i costi né svendere le mie idee e i miei valori. Non posso sopportare quello che leggo in queste ore. Frasi come "la gente onesta non va da nessuna parte". Oppure "oggi senza la raccomandazione di un politico non si trova lavoro". O, infine: "è finita la favola del cambiamento". Che la gente perbene possa pensare questo di me e della nostra squadra mi ferisce, mi turba e mi addolora. Non capisco esattamente cosa sia accaduto, ma certo è che questa ombra non ci ha fatto bene. Spero che questo episodio faccia riflettere chiunque lavora al mio fianco e al servizio della città. Noi dobbiamo essere esempio per i cittadini. La politica è servizio per gli altri e mai per sé. Troveremo una soluzione adeguata per il Cda della Multiservizi nelle sedi adeguate. Al socio privato e ai lavoratori dell'azienda la garanzia che gestiremo anche questa crisi con serietà, arrivando rapidamente a decisioni che non ledano in alcun modo gli interessi dell'impresa e dell'Ente».
«Sono arrabbiata. Tanti disoccupati mi hanno chiesto lavoro in questi mesi e ho provato la frustrazione di non poter aiutare nessuno direttamente. Tante madri mi hanno chiesto aiuto per i loro ragazzi e ho provato il dolore di non poter dare risposte positive anche quando avrei voluto. Per questa ragione ho subito anche minacce e aggressioni. Gente che voleva da me la casa, il lavoro e io, come tanti sindaci, che non ho potuto rispondere alle conseguenze di una crisi che sta creando fasce di nuove povertà. Soprattutto, ho detto sempre, in ogni piazza, negli ultimi due anni, che sarei stato il sindaco dei diritti e non dei favori. E lo ripeto. Questo sono e questo sarò. E ombre sulla mia Amministrazione, su questo tema, non ne posso accettare».
«Ringrazio Piero per il lavoro svolto finora e per la disponibilità a dimettersi. Le sue dimissioni, quando verranno formalizzate, saranno un segnale tangibile di onestà intellettuale e rispetto verso i cittadini e l'Amministrazione. Adesso mi aspetto una presa di distanze delle forze della mia maggioranza da quanto accaduto. Intanto chiedo scusa ai nostri elettori e a tutti i cittadini se questo episodio ha fatto incrinare il rapporto di fiducia con le istituzioni. Non consento né consentirò a nessuno della mia squadra di governo e di maggioranza distrazioni, errori e cedimenti su questo tema, soprattutto quando si tratta di dare un posto di lavoro legato a una azienda pubblica a un parente. Fatto grave e inqualificabile su cui non dobbiamo né possiamo farci sconti. Se queste mie dichiarazioni, così ovvie e scontate e per nulla rivoluzionare, apriranno una crisi di maggioranza come qualcuno teme e scrive in queste ore, ben venga. Che sia una crisi etica e di coscienza».
«Lo dico una volta per tutte: non voglio fare il sindaco a tutti i costi né svendere le mie idee e i miei valori. Non posso sopportare quello che leggo in queste ore. Frasi come "la gente onesta non va da nessuna parte". Oppure "oggi senza la raccomandazione di un politico non si trova lavoro". O, infine: "è finita la favola del cambiamento". Che la gente perbene possa pensare questo di me e della nostra squadra mi ferisce, mi turba e mi addolora. Non capisco esattamente cosa sia accaduto, ma certo è che questa ombra non ci ha fatto bene. Spero che questo episodio faccia riflettere chiunque lavora al mio fianco e al servizio della città. Noi dobbiamo essere esempio per i cittadini. La politica è servizio per gli altri e mai per sé. Troveremo una soluzione adeguata per il Cda della Multiservizi nelle sedi adeguate. Al socio privato e ai lavoratori dell'azienda la garanzia che gestiremo anche questa crisi con serietà, arrivando rapidamente a decisioni che non ledano in alcun modo gli interessi dell'impresa e dell'Ente».