Il Pulo di Molfetta tra la spazzatura. Ma adesso pronta la rinascita

Le immagini dei rifiuti abbandonati nel sito archeologico

venerdì 25 gennaio 2019
A cura di Danilo de Robertis
La speranza è che in questo 2019 il Pulo di Molfetta possa riprendere vita. Per il bene della città e del suo turismo, per il bene dei suoi cittadini e anche per rispetto della storia di questo sito archeologico e naturalistico.

A fine Settecento questo luogo era diventato addirittura di interesse internazionale, quando nel 1783 venne scoperta una cospicua quantità di salnitro naturale, che attirò per decenni molti scienziati, italiani e stranieri. Soprattutto geologi e professori di storia naturale si recarono al Pulo e scrissero pagine importanti della storia della città. Pazzesco immaginare che poco più di due secoli fa intellettuali provenienti da Francia, Germania e Inghilterra vedessero questo ambiente come una fonte d'ispirazione per i loro trattati scientifici, mentre oggi questo luogo non è altro che un fatiscente accumulo di vegetazione e rifiuti.

Dopo gli ultimi anni di totale chiusura del sito, la flora ha preso il totale controllo su tutti i percorsi turistici e sulle varie aree un tempo dedicate ai visitatori. Ma non solo. Ciò che delude di più è vedere all'ingresso di quello che dovrebbe essere un polo turistico di tutto rispetto immondizia di ogni tipo, indice di ignoranza e inciviltà.
Ci si augura dunque che la messa in sicurezza del Pulo possa riportare in auge anche valori spesso ignorati come il rispetto per la natura e, in generale, per la cultura.
Pulo rifiuti
Pulo rifiuti
Pulo rifiuti
Pulo rifiuti
Pulo rifiuti
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