Il profilo di Luigi Nasato Fazio, il presunto omicida di Vincenza Saracino
Classe 1991, nato in Venezuela ma con i parenti in Veneto
martedì 1 ottobre 2024
10.57
Nato il 29 novembre 1991 in Venezuela, Luigi Nasato Fazio è il presunto assassino di Vincenza Saracino, la 50enne originaria di Molfetta che è stata senza vita il 3 luglio scorso in un casolare abbandonato all'estrema periferia di Treviso, dove viveva da anni con la famiglia.
L'uomo, che tra meno di due mesi compirà 33 anni, è stato catturato lunedì 30 settembre a Maracay, nello stato venezuelano di Aragua, grazie a un'operazione coordinata dall'Interpol. L'arresto è avvenuto in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura di Treviso: il sospettato, descritto dai conoscenti come psichicamente fragile, è un parente dei vicini di casa della vittima.
Ciò che rende questo caso particolarmente complesso è la tempistica della fuga di Nasato Fazio. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'uomo sarebbe riuscito a lasciare l'Italia prima ancora che il corpo della Saracino fosse scoperto. Il cadavere della donna è stato infatti rinvenuto solo il giorno successivo alla sua scomparsa e questo aspetto sembra confermare la premeditazione del gesto, pur mancando ancora un movente.
Gli investigatori hanno basato i loro sospetti su Nasato Fazio principalmente grazie alle immagini delle 150 telecamere di sorveglianza ispezionate: queste avrebbero catturato il sospettato e la vittima mentre conversavano nelle vicinanze del luogo del delitto.
L'uomo, che tra meno di due mesi compirà 33 anni, è stato catturato lunedì 30 settembre a Maracay, nello stato venezuelano di Aragua, grazie a un'operazione coordinata dall'Interpol. L'arresto è avvenuto in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura di Treviso: il sospettato, descritto dai conoscenti come psichicamente fragile, è un parente dei vicini di casa della vittima.
Ciò che rende questo caso particolarmente complesso è la tempistica della fuga di Nasato Fazio. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'uomo sarebbe riuscito a lasciare l'Italia prima ancora che il corpo della Saracino fosse scoperto. Il cadavere della donna è stato infatti rinvenuto solo il giorno successivo alla sua scomparsa e questo aspetto sembra confermare la premeditazione del gesto, pur mancando ancora un movente.
Gli investigatori hanno basato i loro sospetti su Nasato Fazio principalmente grazie alle immagini delle 150 telecamere di sorveglianza ispezionate: queste avrebbero catturato il sospettato e la vittima mentre conversavano nelle vicinanze del luogo del delitto.