Il presepe artistico di San Domenico, una tradizione che si rinnova
Si potrà visitare fino al 10 gennaio
mercoledì 6 gennaio 2016
Il celebre presepe artistico della chiesa San Domenico, allestito anche quest'anno sull'altare maggiore, attrae a Molfetta numerosi visitatori, conquistati dal fascino dei personaggi di Emanuele Mastropasqua. Attraverso un'ambientazione curata nei minimi dettagli, resa ancor più realistica dalla riproduzione di suoni contestuali, prende forma una tradizione risalente al 1920 che si rinnova ad ogni Natale per volontà di don Franco Sancilio.
È uno storico presepe molfettese quello della chiesa di San Domenico, la raffigurazione che per il 2015 promette di ripetere l'incanto degli anni precedenti. Sotto un cielo colorato di un blu intenso, personaggi e animali di terracotta affollano lo spazio che circonda la capanna di Betlemme. In processione per salutare l'arrivo del bambinello o immortalati in scene di vita quotidiana, catturano l'attenzione con le loro fattezze verosimili.
Gli sguardi di Giuseppe e Maria, pieni di amore e ammirazione, si rivolgono a Gesù, adagiato su una culla di legno e paglia. Accanto a loro, gli angeli e i re Magi si avvicinano alla capanna, guidati dalla stella cometa. Tutti vogliono donare qualcosa: anche i personaggi più umili benedicono l'arrivo del Salvatore, facendo omaggio di derrate alimentari e prodotti realizzati con l'arte del proprio mestiere. Dall'altro lato, s'ode il vocio di una famiglia che cena attorno alla tavola imbandita e quelle delle donne che stendono la biancheria, persone che presto saranno catechizzate dalla predicazione di Cristo. Si potrà visitare fino al 10 gennaio prossimo.
È uno storico presepe molfettese quello della chiesa di San Domenico, la raffigurazione che per il 2015 promette di ripetere l'incanto degli anni precedenti. Sotto un cielo colorato di un blu intenso, personaggi e animali di terracotta affollano lo spazio che circonda la capanna di Betlemme. In processione per salutare l'arrivo del bambinello o immortalati in scene di vita quotidiana, catturano l'attenzione con le loro fattezze verosimili.
Gli sguardi di Giuseppe e Maria, pieni di amore e ammirazione, si rivolgono a Gesù, adagiato su una culla di legno e paglia. Accanto a loro, gli angeli e i re Magi si avvicinano alla capanna, guidati dalla stella cometa. Tutti vogliono donare qualcosa: anche i personaggi più umili benedicono l'arrivo del Salvatore, facendo omaggio di derrate alimentari e prodotti realizzati con l'arte del proprio mestiere. Dall'altro lato, s'ode il vocio di una famiglia che cena attorno alla tavola imbandita e quelle delle donne che stendono la biancheria, persone che presto saranno catechizzate dalla predicazione di Cristo. Si potrà visitare fino al 10 gennaio prossimo.