Il nuovo porto commerciale di Molfetta candidato a polo logistico dell'Adriatico
Annuncio di Minervini. Sono ripresi i lavori di costruzione del secondo braccio
martedì 21 luglio 2020
20.21
Come riportato in una nota pubblicata dal sindaco Tommaso Minervini, proseguono i lavori al nuovo porto commerciale di Molfetta. Sarà collegato alla Zona industriale e il trasporto merci, dal mare direttamente sulle rotaie, e ciò significherà minore inquinamento e uno spostamento veloce dei prodotti che in meno di 24 ore potranno raggiungere anche il Nord Europa.
«La città si candida a diventare il polo logistico più importante del basso Adriatico - spiega il primo cittadino - con il nuovo porto commerciale in costruzione. Dopo il blocco Covid, la Cmc Ravenna ha ripreso i lavori per il secondo braccio del molo di sopraflutto, una grande diga foranea che servirà a proteggere l'interno del porto e il canale di accesso dai venti settentrionali. Lavori con importanti ricadute socio-economiche: daranno lavoro a una quarantina di persone, per lo più del territorio, con stipendi per un totale di due milioni di euro fino a maggio 2022».
«Un benessere di cui beneficeranno anche le cave locali da cui la Cmc si approvvigiona di pietre utili per la realizzazione del nuovo molo: un milione di tonnellate quelle necessarie, pari a un trasporto quotidiano di circa 60 camion. Lavori per i quali serviranno circa 100mila metri cubi di calcestruzzo, anche questo fornito da impianti di betonaggio del posto, per un fabbisogno quotidiano di 2mila tonnellate» conclude Minervini.
«La città si candida a diventare il polo logistico più importante del basso Adriatico - spiega il primo cittadino - con il nuovo porto commerciale in costruzione. Dopo il blocco Covid, la Cmc Ravenna ha ripreso i lavori per il secondo braccio del molo di sopraflutto, una grande diga foranea che servirà a proteggere l'interno del porto e il canale di accesso dai venti settentrionali. Lavori con importanti ricadute socio-economiche: daranno lavoro a una quarantina di persone, per lo più del territorio, con stipendi per un totale di due milioni di euro fino a maggio 2022».
«Un benessere di cui beneficeranno anche le cave locali da cui la Cmc si approvvigiona di pietre utili per la realizzazione del nuovo molo: un milione di tonnellate quelle necessarie, pari a un trasporto quotidiano di circa 60 camion. Lavori per i quali serviranno circa 100mila metri cubi di calcestruzzo, anche questo fornito da impianti di betonaggio del posto, per un fabbisogno quotidiano di 2mila tonnellate» conclude Minervini.