Il molfettese Fabio Petruzzella e la Nazionale Trapiantati in visita da Papa Francesco
La squadra in vista nella Santa Sede
domenica 10 aprile 2022
Esperienza da ricordare per il molfettese Fabio Petruzzella, ricevuto da Papa Francesco insieme alla Nazionale Italiana Calcio Trapiantati di cui fa parte dal 2019 in quanto donatore.
La visita al Santo Padre è avvenuta il 30 Marzo 2022 presso la Sala Nervi a seguito della sua udienza del mercoledì. "La Nazionale ha avuto l'invito dal Vaticano a recarsi a Roma per l'incontro con il Pontefice in mattinata e la sera abbiamo giocato una partita di beneficenza contro la squadra del Vaticano per sensibilizzare la gente alla cultura sul dono" ci racconta.
"Siamo stati ringraziati per il nostro costante impegno nel promuovere la cultura della donazione di organi e tessuti dal Papa e dal suo entourage nonché dal Presidente della squadra del Vaticano. L'incontro con il Pontefice è difficilmente descrivibile, poiché è veramente come sembra quando lo vedi in Tv, cordiale, amichevole, umile e soprattutto interessato a ciò che noi facciamo e promuoviamo e alle storie dei miei compagni di squadra che hanno subito un trapianto" aggiunge Fabio.
"Come ripeto a tutta la gente che me lo chiede - conclude - bisogna eliminare il tabù che ancora è presente nella nostra società a proposito della donazione degli organi e pensare che con la sfortunata morte di una persona possono essere salvate fino a 7 vite".
La visita al Santo Padre è avvenuta il 30 Marzo 2022 presso la Sala Nervi a seguito della sua udienza del mercoledì. "La Nazionale ha avuto l'invito dal Vaticano a recarsi a Roma per l'incontro con il Pontefice in mattinata e la sera abbiamo giocato una partita di beneficenza contro la squadra del Vaticano per sensibilizzare la gente alla cultura sul dono" ci racconta.
"Siamo stati ringraziati per il nostro costante impegno nel promuovere la cultura della donazione di organi e tessuti dal Papa e dal suo entourage nonché dal Presidente della squadra del Vaticano. L'incontro con il Pontefice è difficilmente descrivibile, poiché è veramente come sembra quando lo vedi in Tv, cordiale, amichevole, umile e soprattutto interessato a ciò che noi facciamo e promuoviamo e alle storie dei miei compagni di squadra che hanno subito un trapianto" aggiunge Fabio.
"Come ripeto a tutta la gente che me lo chiede - conclude - bisogna eliminare il tabù che ancora è presente nella nostra società a proposito della donazione degli organi e pensare che con la sfortunata morte di una persona possono essere salvate fino a 7 vite".