Il maestro pizzaiolo, Vincenzo Florio, ambasciatore della cicoria puntarella di Molfetta nel mondo

Riconoscimento conferito dal sindaco di Molfetta, Minervini, e dal presidente dell’Associazione, De Ruvo

sabato 22 febbraio 2020 9.55
A cura di Rosanna Buzzerio
Sarà il maestro pizzaiolo Vincenzo Florio l'ambasciatore della cicoria puntarella molfettese nel mondo, che sta proseguendo il suo iter per il riconoscimento dell'Igp.

A spiegare da dove nasce questa "onorificenza" sono Mauro Giuseppe De Ruvo e Ignazio Cirillo, rispettivamente presidente e componente dell'Associazione per la valorizzazione e la promozione della cicoria puntarella molfettese, «al nostro percorso mancava un tassello importante, abbiamo cercato di creare un'ulteriore sinergia con lo scopo di mettere insieme la produzione primaria e l'utilizzo finale di questo ortaggio.

Siamo rimasti particolarmente colpiti da Vincenzo perché non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio artista. Da subito abbiamo pensato che potesse rappresentarci portando in giro per il mondo ciò per cui noi ci siamo messi insieme, sicuramente potrà dare visibilità all'ortaggio che noi coltiviamo».

E aggiungono: «perché proprio Vincenzo Florio? Perché ha molta attenzione e valorizzazione per le tipicità del nostro territorio, ma anche nelle potenzialità che si possa dare nel ritorno di natura economica portando la nostra cicoria puntarella nel mondo».

Non dimentichiamo che il progetto per il riconoscimento dell'Igp è riuscito a raccogliere tutte le risorse del territorio che si occupano del mondo agricolo e ora anche il mondo della ristorazione.

Particolarmente soddisfatto di questo riconoscimento è il primo cittadino di Molfetta, Tommaso Minervini, che vede realizzarsi sempre più quel senso di comunità, obiettivo primario del suo mandato, ossia "pezzi" di diversa natura e differente provenienza che si mettono insieme per raggiungere un obiettivo comune, in questo caso il riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta della cicoria puntarella molfettese. Il sindaco puntualizza anche «questo è un micro esempio di come dalla valorizzazione di un prodotto tipicamente nostro, un prodotto identitario, lo stare insieme sia un valore aggiunto».

Visibilmente emozionato è il diretto interessato, conscio non solo di portare la sua esperienza decennale nel settore della ristorazione, in particolare la pizzeria, ma da ieri di proseguire con più forza e più tenacia la sua difesa e valorizzazione dei prodotti tipici della nostra terra. Vincenzo Florio nelle sue creazioni, guarda al passato, al presente e soprattutto al futuro. Quel futuro che non è solo per se stesso ma anche di speranza per gli altri perché in questi anni attraverso la sua International Pizza Academy ha formato giovani pizzaioli ed ha aperto nuove opportunità a chi è rimasto senza lavoro.

Un maestro pizzaiolo certamente non poteva non rendere omaggio alla "regina" della serata, la cicoria puntarella, con la realizzazione di una pizza dedicata. La pizza cicoria puntarella racchiude quattro consistenze: la crema, la polvere cruda e una chips di foglia di cicoria, con burrata affumicata di Andria e mosto cotto di fichi. Bella da vedersi e dal profumo che parla della nostra città, del nostro territorio, delle nostre tradizioni gastronomiche, chiaramente con un pizzico di innovazione.

«Il mio obiettivo- dice il maestro pizzaiolo Florio, a conclusione dell'evento- è quello di far arrivare i nostri prodotti tipici oltre i confini è quello che farò con la cicoria puntarella molfettese».